domenica 24 luglio 2022

La mia Recensione: Morrissey - This Is Not Your Country

La mia recensione 


MORRISSEY - This is not your country 


Il titolo è tratto dal film australiano sugli skinhead intitolato "Romper Stomper".

L’eleganza di un respiro che dura il tempo di una canzone è sempre un grandissimo e prezioso appuntamento, anche quando è composta di parole al vetriolo camuffate.

L’ascolto deve sempre essere un quinquennio, minimo, di studio, dove imparare non significhi solo saperne un po’ di più ma diventare intimi con essa, fiori che toccano l’eternità, l’unica concessa, perché una splendida canzone può essere infinita nel tempo e durare millenni.

Il Maestro dell’incanto, il poeta del sorriso storto, il condottiero delle cause perse ma sempre vincitore per il suo coraggio continuo ed estremo, Mr. Morrissey, da Stredford, ci ha consegnato una raccolta di ferite con saggezza in pochi minuti.

Con questo brano siamo testimoni, inermi e addolorati, principi cupi senza trono, le mani bucate che parlano del nostro incessante sbandamento, la strada che, diventata sentiero, ci disperde tutti.

Qui non troverete varianti, momenti esaltanti dove poter cantare, solo una fiumana di lacrime mute, bollenti dentro gli occhi ed una voce che farà sentire il brivido di un dolore aggiunto a questa storia che, sia che unisca o che divida, è molto più di una fotografia, è un raggio X impietoso, una tac, quello che vi fa più comodo pensare.

Rimane l’amarezza e la bellezza che si trovano contemporaneamente nello stesso posto. Moz li fa stare lì per sette minuti e ventitré secondi, un infinito che scende tra le sue note e parole per non morire…

Alain Whyte, musicista dotato di mille petali e sensibilità ormai rare, scrisse questo vento di piume con una breve successione di accordi, un arrangiamento struggente, dando così a Moz la possibilità di devastarci, di inchiodarci alla collina dei pensieri, dove fa freddo e piove tutto il giorno.

E poi lei, unica, inimitabile e qui più struggente che mai: la voce, con il suo cantato trascinato, le piccole incursioni verso saliscendi di tonalità di registro, senza però mai togliere dal suo timbro una cupezza quasi insostenibile, arriva nella mente, prima che nel cuore, per essere quel graffio che potrebbe svegliare le nostre coscienze.

Prodotta in modo magistrale da Danton Paul Supple, capace di dare brillantezza ad un suono mentre cavalca la nebbia e di completare l’arrangiamento, la canzone parte buttandoci sin da subito, nei primissimi secondi, in musica da film thriller. D’altronde siamo in quei dintorni, con le parole di Morrissey che, guardando e annotando lo schifo crescente, non può che fissare il tutto con parole con la testa bassa. 

Chitarre e tastiere che cercano un richiamo alla musica popolare inglese, tintinnii a illuminare le tristi scene, sino a graffi e tamburi che prepotenti si affacciano per calcare la mano.

Quando un brano profuma di rassegnazione, il soldato britannico punta la sua arma e non ci resta che cucirci la bocca: davanti a questa canzone si può rimanere solo muti.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

24 Luglio 2021



https://open.spotify.com/track/23gGkKRkuelLmEV1VTA11Z?si=H-DXkQWrS96Y8Auak26Vww



Road blocks and fire

Barbwire upon barbwire

This is not your country

Armoured cars, corrugated scars

Graffiti scrawls:

"This is not your country"

"Home sweet fortress"

"Gunshot" - "We hate your kind"

"Get back!"

"This is not your country"

I need some air 

And I'm stopped and repeatedly questioned 

Born and raised

But this is not MY country 

We're old news 

All's well 

Say BBC scum 

One child shot, but so what?

Laid my son 

In a box, three feet long 

And I still don't know why 

A short walk home becomes a run 

And I'm scared 

In my own country 

We're old news 

All's well 

Say BBC scum 

Everybody's under control 

Of our surveillance globes 

We're old news 

All's well 

And thirty years could be a thousand 

And this Peugeot ad 

Spins round in my head 

British soldier pointing a gun 

And I'm only trying to post a letter 

A short walk home becomes a run 

And I'm scared, and I'm scared, I'm scared 

Old news 

All's well 

BBC scum 

You've got more than the dead, so zip up your mouth 

Zip up your mouth 

Zip up your mouth 

Zip up your mouth 

You've got more than the dead, so zip up your mouth 

Zip up your mouth 

Zip up your mouth 

Zip up your mouth 

You've got more than the dead, so zip up your mouth 

Zip up your mouth 

Zip up your mouth 

Zip up your mouth 

You've got more than the dead, so zip up your mouth

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