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domenica 30 aprile 2023

My Review:Die Letzten Ecken - Talisman

Die Letzten Ecken - Talisman


Berlin insists, it churns out bands and works as if it were a river in a perpetual state of birth. A city that shapes and informs the world, has huge arms that know how to encircle restlessness, loneliness, mystery, sows dense fluids of gentle weed, like the one present in the nine songs. A journey through the history of that capital, an advance within the intensity of rhythms, of sounds, of perceptions that make the human being increasingly aware. The synthesisers are mighty waves, to form houses as if they were dance halls, in which one feeds on electronics, on Kraut Rock (could it and should it have been missing? Certainly not!), ending up oxygenating Post-Punk, making it an obedient slave. The glass shatters, as do the balances, and one travels hopelessly upset by this cleverly diluted Dark-Electro pile-up. Their massive intelligence definitively emerges with the fourth arrow, the Zirkus, which elevates their concept, behaviour and poise, as it can compress the file of that place and, once the pen drive is removed, everything remains memorised. One experiences moments of elegant cybernetic poetry (Brennender Kummer), in which the female voice presses to become a dry recitation. And when you get to listen to Talisman, you enter the eighties as if it were a Spin-Off of an eventual film about that decade.

Don't hesitate: go to Germany and get a vitamin boost with this wonderful trio, because you'll be just fine...


Alex Dematteis
Musicshockworld
Supino
30th April 2023










La mia Recensione: Die Letzten Ecken - Talisman

Die Letzten Ecken - Talisman


Berlino insiste, sforna band e lavori come se fosse un fiume in perenne stato di nascita. Una città che forma e informa il mondo, ha braccia enormi che sanno cingere l’inquietudine, la solitudine, il mistero, semina fluidi densi di gramigna gentile, come quella presente nelle nove canzoni. Un cammino nella storia di quella capitale, un avanzare dentro l’intensità dei ritmi, dei suoni, di percezioni che rendono l’essere umano sempre più consapevole. I sintetizzatori sono ondate poderose, per formare case come se fossero delle dance hall, nelle quali ci si nutre di elettronica, del Kraut Rock (poteva e doveva mancare? Certamente no!), finendo per ossigenare il Post-Punk, rendendolo uno schiavo ubbidiente. I vetri si rompono, come gli equilibri, e si viaggia perdutamente sconvolti da questo ammasso di Dark-Electro sapientemente dilatato. La loro massiccia intelligenza emerge definitivamente con la quarta freccia, quella Zirkus, che eleva il loro concetto, il loro comportamento e portamento, in quanto sa comprimere il file di quel luogo e, tolta la pen drive, tutto rimane memorizzato. Si vivono momenti di poesia cibernetica elegante (Brennender Kummer), in cui la voce femminile preme per divenire una recitazione secca. E quando si arriva all’ascolto di Talisman, si entra negli anni Ottanta come se fosse uno Spin-Off di un eventuale film su quella decade.

Non esitate: andate in Germania e prendetevi una scossa vitaminica con questo meraviglioso terzetto, perché starete benissimo…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Supino
30 Aprile 2023





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