Musicshockworld: Mantarochen

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lunedì 3 aprile 2023

My Review: Mantarochen - Porzellan

Mantarochen - Porzellan

Ah the twinge in the heart, the twinge in the heart!

When Germany knocks, one immediately opens one's heart, mind, arms and trusts, a verb that is now almost completely dead. But over there they still know how to do things well, because they study, they have memory, they recognise the qualities one must have and develop them, creating fertility and quality as a legitimate consequence. Dedication is the first manifest ability of the band from Leipzig, a Post-Punk stronghold that knows no wear and tear of time. We witness the battles of the guitars, the rhythm section that plays not to waste time, producing muscle and effort, to bring into their circle of sonic friends all the fragrance of an ancient, credible, massive charm. The keyboard is the magic whiplash, which does not hurt, but rather produces the glue between styles that look at each other in need. The track is full of the fatuous smoke of this now abused, badly used genre, and yes, it does take the Germans to wipe out bad copies.

Like the shots from a machine gun, the drum shots reach their target supported by a cylindrical structure in which the melody is a perfectly oiled need that is just as malignant.

A shot to the heart, to the heart, to die happy...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

3rd April 2023

https://mantarochenband.bandcamp.com/track/porzellan

La mia Recensione: Mantarochen - Porzellan

Mantarochen - Porzellan

Ah la fitta al cuore, la fitta al cuore!

Quando la Germania bussa, si spalanca immediatamente il cuore, la mente, le braccia e ci si fida, un verbo ormai quasi del tutto morente. Ma da quelle parti sanno ancora come fare bene le cose, perché studiano, hanno memoria, riconoscono le qualità che occorre avere e le sviluppano creando, come legittima conseguenza, la fertilità e la qualità. La dedizione è la prima manifesta capacità della band di Leipzig, roccaforte Post-Punk che non conosce l’usura del tempo. Assistiamo alle battaglie delle chitarre, alla sezione ritmica che gioca a non perdere tempo, producendo muscoli e fatica, per portare nella loro cerchia di amiche sonore tutta la fragranza di un fascino antico, credibile, massiccio. La tastiera è il colpo di frusta magico, che non ferisce, bensì produce il collante tra stili che si guardano tra loro bisognosi. Il brano è ricco del fumo fatuo di questo genere ormai bistrattato, usato malamente e sì, ci vogliono proprio i tedeschi a spazzare via copie malfatte.

Come gli spari di una mitragliatrice, i colpi della batteria raggiungono il bersaglio sorretti da una struttura cilindrica nella quale la melodia è un bisogno perfettamente oliato e capace di essere altrettanto maligno.

Uno sparo al cuore, al cuore, per morire contenti…