Visualizzazione post con etichetta Neraneve - Neraneve. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Neraneve - Neraneve. Mostra tutti i post

giovedì 9 novembre 2023

My Review: Neraneve - Neraneve

Neraneve - Neraneve


There are high altitude breaths among the sound beams of which the songs are composed, capable of making gravity a molecule full of wind. It happens in this debut EP by a band coming from Ciociaria, from the city of Frosinone always eager to carve out a slice of consideration. Five delicate intentions aimed at probing melancholy and sadness, removing from them the lead that is usually generously offered by precise musical genres. Instead, the three musicians/artists lean toward brightening it up by opting for shoegaze, interspersed with dreampop beats, for a result that is truly surprising.
The range of smells coming out of the compositions seems to come from different places, from a temporal range that includes the last three decades: great is the vibration they know how to place in every single episode, for a scrupulous and powerful fabric, worthy of being put in front of more lofty names. Bold, meticulous, with a great care for sound, everything flows, like a pleasant seizure of the soul, with the eyes looking at the void to fill it with the wake of these songs, twins of the moon's rays and cousins of the sun's. One passes between light and shadow lightly, piloting the mood towards understanding a sensory state filled with sensitivity.It is music that makes clear the absence of a lazy attitude because of the fantasy and rhythmic attitude that leads to a dreamy dance, intent on pausing on a cloud that oscillates between gray and yellow spots.
It all begins with Vento, an emotional probe that, through hinted electronics, opens the lungs in an embrace reminiscent of Slowdive’s Souvlaki, to deliver memories a foothold in the mantra that governs the entire piece. It overpowers the pain and arrives at an awareness of the choices to be made. Dreamy and vibrant, it is an assured smash hit, in which sadness smiles between these sublime seconds...
With Quasi niente the pace picks up, the guitars prove extremely capable of taking the melody and bringing the soft part of existence to the sides of a sombre play, but generous at the same time in giving the impression that one hears it all on the back of the clouds. Magliocchetti's voice is a talkative, genuine caress, with tears adopting joy, almost hidden (as is customary in shoegaze), but extremely gifted in knowing how to intrigue the auditory apparatus.

Atmosfera is a slow plunge, a letting loose of sweet sparkling tears, into the field where the reverberation grows in tone, dresses up, and descends into the valley. As curled up, on a sleet-filled day, it succeeds in a sweetest miracle: bringing an American attitude to the centre of the ciociara city, with shoegaze triumphing without needing to generate walls of chaos and distortion.
From the hieratic Grandine we receive a solemn embrace: we ascend to the Garden of the Gods in less than four minutes, but there is no doubt that, starting with the brief, oceanic introduction, we arrive well poised in the zone where drumming, vocals and guitars establish contact with the grandeur of a truly remarkable composition. Reading and London, as well as Boston and Chicago, look on enviously...Concluding this sampler of beauty is Ologramma, which, after the very first few seconds that seem to bring Visage to mind, mixes certain heavy attitudes of The Cure’s Disintegration with the more subtle ones of Churchhill Garden, to knock on the doors of a dreamlike trend that makes our breathing thin. Interweaving wandering, sensual guitars over a syncopated rhythm stick the need for a quick listen again, and another...
The guitars of Giacomo Tiberia and Marcello Iannotta are a gift from heaven: enchanting textures and sounds to visit and keep in the heart. A truly well-structured work, with the beauty of the feeling that we have discovered outliers: let the intelligence be given to embrace this trio...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

9th November 2023


https://neraneve.bandcamp.com/album/neraneve-ep?search_item_id=1146832973&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2954368309&search_page_no=0&search_rank=1&logged_in_mobile_menubar=true






La mia Recensione: Neraneve - Neraneve

Neraneve - Neraneve

Ci sono respiri ad alta quota, tra i fasci sonori di cui sono composte le canzoni, capaci di rendere la gravità una molecola piena di vento. Accade in questo EP di esordio di una band che arriva dalla Ciociaria, da quella Frosinone sempre desiderosa di ritagliarsi uno spicchio di considerazione. Cinque delicate intenzioni volte a sondare la malinconia e la tristezza, togliendo loro il piombo che solitamente viene generosamente offerto da precisi generi musicali. I tre musicisti/artisti propendono, invece, a rischiarare il tutto optando per lo shoegaze, inframezzato da battiti dreampop, per un risultato che è davvero sorprendente. 
Il ventaglio di odori che esce dalle composizioni sembra provenire da diversi luoghi, da un range temporale che include gli ultimi tre decenni: grande è la vibrazione che sanno collocare in ogni singolo episodio, per un tessuto forbito e potente, degno di essere messo di fronte a nomi più altisonanti. Audaci, meticolosi, con una gran cura del suono, tutto scorre, come un piacevole sequestro dell’anima, con gli occhi a guardare il vuoto per riempirlo della scia di questi brani, gemelli dei raggi lunari e cugini di quelli solari. Si passa tra la luce e l’ombra con leggerezza, pilotando l’umore verso la comprensione di uno stato sensoriale colmo di sensibilità. È musica che rende evidente l’assenza di un atteggiamento neghittoso per via della fantasia e dell'attitudine ritmica che conduce a una danza sognante, intenzionata a sostare su una nuvola che oscilla tra macchie grigie e gialle.
Tutto comincia da Vento, sonda emotiva che, attraverso una elettronica accennata, apre il polmone in un abbraccio che ricorda gli Slowdive di Souvlaki, per consegnare ai ricordi un appiglio nel mantra che governa l’intero pezzo. Si soverchia il dolore e si giunge alla consapevolezza delle scelte da fare. Sognante e vibrante, è un colpo di fulmine assicurato, in cui la tristezza sorride tra questi sublimi secondi…
Con Quasi niente il ritmo si alza, le chitarre risultano estremamente capaci di prendere la melodia e di portare la parte soffice dell’esistenza dalle parti di un gioco cupo, ma generoso al contempo nel donare l’impressione che si ascolti il tutto sulla schiena delle nuvole. La voce di Magliocchetti è una carezza loquace, genuina, con lacrime che adottano la gioia, quasi nascosta (come consuetudine dello shoegaze), ma estremamente dotata nel saper incuriosire l’apparato uditivo.
Atmosfera è un tuffo lento, un far libare dolci lacrime frizzanti, nel campo dove il riverbero cresce di tono, si veste e scende a valle. Come raggomitolato, in una giornata piena di nevischio, riesce in un miracolo dolcissimo: portare un atteggiamento americano nel centro della città ciociara, con lo shoegaze che trionfa senza aver bisogno di generare muri di caos e di distorsioni.
Dalla ieratica Grandine riceviamo un abbraccio solenne: si sale verso il giardino degli Dei in meno di quattro minuti, ma non vi è dubbio che, partendo dalla breve e oceanica introduzione, si arrivi bene in equilibrio nella zona dove il drumming, le voci e le chitarre stabiliscono il contatto con la grandezza di una composizione davvero notevole. Reading e Londra, così come Boston e Chicago, guardano invidiose…
A concludere questo campionario di bellezza ci pensa Ologramma che, dopo i primissimi secondi che sembrano portare alla memoria i Visage, mischiano certe attitudini pesanti dei Cure di Disintegration con quelle più sottili dei Churchhill Garden, per bussare alle porte di un andamento onirico che rende sottile il nostro respiro. Intrecci di chitarre vagabonde e sensuali, su un ritmo sincopato, appiccicano il bisogno di un rapido riascolto, e un altro ancora…

Le chitarre di Giacomo Tiberia e di Marcello Iannotta sono un regalo del cielo: trame e suoni incantevoli, da visitare e mantenere nel cuore. Un lavoro davvero ben strutturato, con la bellezza della sensazione che abbiamo scoperto dei fuoriclasse: si dia all’intelligenza il compito di abbracciare questo trio…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

9 Novembre 2023


https://neraneve.bandcamp.com/album/neraneve-ep?search_item_id=1146832973&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2954368309&search_page_no=0&search_rank=1&logged_in_mobile_menubar=true





La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...