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martedì 30 maggio 2023

My Review: Happy Phantom - VICIOUS LIES

 

Happy Phantom - VICIOUS LIES


Once upon a time there was SEVIT, and this is history.
Then Jackie Legos took his talents and started writing new prayers with muffled vocals, pins and gushes of putrid water and spawned the Happy Phantom, a weird, anomalous, sour and malignant mass that struck the old scribe's heart. Off we run, into the corridors of these Post-Punk parchments, unrolling needles and liquids of gothic properties. There are three components in this work, but the sensation is that of listening to a crowd racked by feelings of the world crawling inside these scorching seeds, in which the voice sounds like that of a Robert Smith relieved of certain horrors, but ravenous to be a landfill that throws itself into fears as an act of joy, uncontrollable.
The music enjoys electronic inserts, and at times the drums seem to help a bending towards a Darkwave that winks at Coldwave, but these are hesitations that last for only a few moments: the twelve compositions are a sampler that has its DNA in a sweet murderous Post-Punk form, deprived of certain banalities, depraved because it is highly cerebral, in a direction of total loss of senses, and tried by life that tires and annihilates enthusiasms.
At times the sequence of chords and the blades of the guitar seem willing to kiss deathrock: extraordinary this illusion, as it lasts only a few moments, we find ourselves in their zone made of lead without tar but still dirty, that dirt that attracts and conquers. We pick up twists, vehemence, screams thrown into the dry rhythms and melodies, in a funnel full of toxins and whiffs of decadent life.
The minutes tick by and you can hear a quivering, an approximation to the Cure more in breath than in musical form, and if there is a reference to be made, it is certainly in the area of Pornography. But the piano, the way the synths are used shifts the conviction and then you reflect, finding that their personality wins out over any baloney theory and you meet their style, which in the end makes this album a delightful fright…

Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
30th May 2023

https://darkentryrecords.bandcamp.com/album/happy-phantom-vicious-lies?from=search&search_item_id=2783952250&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2629224591&search_page_no=1&search_rank=1&search_sig=ffbdadd4158a40d2ac501b35bd1d01b0



La mia Recensione: Happy Phantom - VICIOUS LIES

 

Happy Phantom - VICIOUS LIES


C'erano una volta i SEVIT, e questa è storia.

Poi Jackie Legos ha preso il suo talento e ha cominciato a scrivere nuove preghiere con la voce ovattata, spilli e zampilli di acqua putrida e ha generato gli Happy Phantom, una messa stramba, anomala, acida e maligna che ha colpito il cuore del vecchio scriba. Via, si corre, nei corridoi di queste pergamene Post-Punk, che srotolandosi mostrano aghi e liquidi di gotiche proprietà. In questo lavoro sono tre i componenti, ma la sensazione è quella di ascoltare una folla arrovellata per sentimenti del mondo che strisciano dentro queste sementi roventi, in cui la voce sembra quella di un Robert Smith alleggerito da certi orrori, ma famelico di essere una discarica che si butta nei timori come un atto di gioia, incontrollabile.

Le musiche godono di inserti elettronici e alcune volte la batteria sembra aiutare una flessione verso una Darkwave che ammicca alla Coldwave, ma sono esitazioni che durano per pochi attimi: le dodici composizioni sono un campionario che ha il suo DNA in una dolce assassina forma Post-Punk, privata di certe banalità, depravata perché altamente cerebrale, in una direzione di perdita dei sensi totale, e provata dalla vita che stanca e annichilisce gli entusiasmi.

A volte la sequenza degli accordi e le lame della chitarra parrebbero volenterose di baciare il Deathrock: straordinaria questa illusione, in quanto dura pochi attimi, ci ritroviamo nella lora zona fatta di piombo senza catrame ma comunque sporca, quello sporco che attrae e conquista. Si captano torsioni, veemenze, urla gettate nei ritmi e nelle melodie secche, in un imbuto pieno di tossine e soffi di vita decadente.

I minuti scorrono e si sente un fremito, un avvicinamento ai Cure più nel respiro che non nella forma musicale, e se c’è da fare un riferimento sicuramente si è nella zona di Pornography. Ma il piano, la modalità dell’utilizzo dei synth spostano la convinzione e allora si riflette trovando che la loro personalità vinca su ogni teoria balorda e si incontra il loro stile che in conclusione rende questo album uno spavento delizioso…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
30 Maggio 2023

https://darkentryrecords.bandcamp.com/album/happy-phantom-vicious-lies?from=search&search_item_id=2783952250&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2629224591&search_page_no=1&search_rank=1&search_sig=ffbdadd4158a40d2ac501b35bd1d01b0






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