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martedì 6 settembre 2022

My Review: Pale Blue Eyes - Souvenirs

 My Review:


Pale Blue Eyes - Souvenirs


The will to live, compromised, bruised, poisoned, dampened and hopelessly destined to lose vitality can draw support from art, and often music conveys precious energy.

In the case of the English band's debut album, we cannot but take advantage of the propensity for positivity, with the creation of songs that tend to make us open our mouths in generous smiles and to dance tirelessly.

We have the certainty (God knows, if he exists, how much we need it) of finding in the quality of the compositions of this effervescent trio a range of sounds, effective arrangements and strobe light effects in the waves of notes full of joy.

The musical genres are under the banner of the revival of certain 80s intuitions and the 90s attitude of rediscovering the will to dream: from a skillful use of electronic music (we have many references to Kraut-Rock in an excellent way), to the most velvety Post-Punk, to Shoegaze relieved of a certain tension and heaviness, to a Pop-Dance with imprints of wisdom, everything is governed by a careful production that conveys freshness.

One can hear the specific and well-articulated work, the will of a celestial circuit made of stars, planets and a sun that gives tons of strength to cope with a complex existence.

It is time to go and specify this colourful and majestic circus.


Song by Song 


Globe


A stinging synth, Matt Board's dreamy vocals, Lucy's effective drumming and Aubrey Simpson's leaking bass make the opener track a gem that makes us lift our lower limbs in a confetti-filled dance.



Tv Flicker


The flamboyantly dressed 90s show themselves with enthusiasm in a corollary of clear solutions to lead us to the dream vibrating in the air: energy and the chorus of notes perfectly sealed together.



Little Gem


The initial drumming takes us back to Da Da Da of the never forgotten Trio, but then comes the perfect combination of Synthpop and Dreampop and paradise is granted to us with subtle vocals.



Dr Pong


It's magical, filled with reminders of The Legendary Pink Dots (relieved of their dramatic nature), and then ensnares us with enchanting electronic sprinkles, leading to the magnetic and sensual refrain.



Honeybear 


The guitar becomes heavier, more incisive (Shoegaze seems here to be one of the trio's endless possibilities to make it catchy and light), and the dreamy vocals are the perfect counterpoint.



Star Vehicle


Robert Smith's band appears at the beginning of the track to take us on a conscious, harmonious ride, and in this song we really get the impression that youth does not mean immaturity: sounds and propensities full of quality, which make our hearts vibrate.



Champagne 


We toast with effervescent drops of notes that rise into the galaxy, in the perfect interplay between bass, guitar and synth, capable of keeping us at the edges of our seats and throwing us into the never excessive lightness.



Sing It Like We Used To


Perhaps the moment of greatest intensity, shivers and immense joy that surround us copiously, for a song that seems a sudden gift: a chorus of voices, a guitar with an alternative movement and the bass which captures  us pushing its notes into our stomachs.



Undern Northern Sky


The 80s, the ones that were swollen with hazy rays, come in, revisited and corrected, like vibrating waves that, through Synthwave, psychedelia and softness, provide nostalgia and joy at the same time, in a sublime contradiction.



Chelsea


The surprise of slowing down the rhythm and a delicate atmosphere comes with the last track, a Shoegaze dive that brings Slowdive back within dreaming distance. But then the guitar makes us realise that the three are mainly interested in finding their own style and they do it perfectly.




Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6th September 2022


https://paleblueeyesmusic.bandcamp.com/album/souvenirs


https://open.spotify.com/album/3ygeCJvvmY78sdfbvpFdYN?si=it-hk5e8QxajTuxSrQ20lg





La mia Recensione: Pale Blue Eyes - Souvenirs

 La mia Recensione:


Pale Blue Eyes - Souvenirs


La voglia di vivere, compromessa, acciaccata, avvelenata, smorzata e irrimediabilmente destinata a perdere vitalità può trarre supporto dall’arte, e spesse volte la musica veicola energie preziose.

Nel caso dell’album di esordio della band inglese non possiamo che approfittare della propensione alla positività, con la scrittura di canzoni che tendono a farci aprire la bocca in generosi sorrisi e a farci danzare senza sosta.

Abbiamo la certezza (solo Dio sa, se esiste, quanto ne abbiamo bisogno) di trovare nella qualità delle composizioni di questo effervescente terzetto una gamma di suoni, di arrangiamenti efficaci e di giochi di luci stroboscopiche nelle onde di note pregne di allegria.

I generi musicali sono all’insegna della ripresa di certe intuizioni degli anni ’80 e l’attitudine degli anni ’90 a ritrovare la volontà di sognare: da un uso sapiente dell’elettronica (quanti richiami al Kraut-Rock in modo eccellente), al Post-Punk più vellutato, allo Shoegaze sollevato da una certa tensione e pesantezza, a un Pop-Dance con impronte di saggezza, tutto è governato da una attenta produzione che regala freschezza.

Si sente il lavoro specifico e ben articolato, la volontà di un circuito celeste fatto di stelle, pianeti e di un sole che regala tonnellate di forze che servono per affrontare un’esistenza complessa.

È tempo di andare a specificare questo circo colorato e maestoso.


Song by Song 


Globe


Synth pungente, il cantato di Matt Board che si fa onirico, l’efficace drumming di Lucy e il basso colante di Aubrey Simpson fanno della opener track un gioiello che ci fa sollevare gli arti inferiori in una danza piena di coriandoli.



Tv Flicker


Gli anni ’90 dall’abito sgargiante si mostrano con impeto in un corollario di soluzioni limpide per condurci al sogno vibrando nell’aria: energia e la coralità di note perfettamente sigillate tra loro.



Little Gem


L’iniziale drumming ci riporta a Da Da Da dei mai dimenticati Trio, ma poi arriva la perfetta combinazione tra il Synthpop e il Dreampop e il paradiso ci viene concesso con un cantato sottile.



Dr Pong


È magica, colma di richiami sulla sponda dei Legendary Pink Dots (alleggeriti della loro drammaticità), per poi incatenarci con spruzzate elettroniche ammalianti, per giungere al ritornello magnetico e sensuale.



Honeybear 


La chitarra si fa più pesante, incisiva (lo Shoegaze sembra qui una delle possibilità infinite del trio di renderlo accattivante e leggero), e il cantato sognante fa da perfetto contraltare.



Star Vehicle


La band di Robert Smith si affaccia all’inizio del brano per condurci dentro una corsa, consapevole e armoniosa, e in questa canzone abbiamo proprio l’impressione che giovinezza non significa immaturità: suoni e propensioni colme di qualità, che ci fanno vibrare il cuore.



Champagne 


Si brinda con gocce effervescenti di note che salgono nella galassia, nel perfetto gioco fatto di rimpalli tra basso, chitarra e synth, capaci di tenerci con il fiato sospeso e di buttarci nella mai eccessiva leggerezza.



Sing It Like We Used To


Forse il momento di maggior intensità, brividi e immensa gioia che copiosamente ci circondano, per un brano che sembra un regalo improvviso: coralità delle voci, chitarra dal movimento Alternative e il basso che cattura spingendo le sue note dentro il nostro stomaco.



Undern Northern Sky


Gli anni ’80, quelli che erano gonfi di raggi nebulosi, entrano, rivisitati e corretti, come onde vibranti che, tra Synthwave, psichedelia e morbidezza, procurano nostalgia e al contempo gioia, in una contraddizione sublime.



Chelsea


La sorpresa del rallentamento del ritmo e di una atmosfera delicata arriva con l’ultimo brano, un tuffo Shoegaze che riporta gli Slowdive a portata di sogno. Poi però la chitarra ci fa capire che ai tre interessa soprattutto trovare il proprio stile e lo fanno perfettamente.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6 Settembre 2022


https://paleblueeyesmusic.bandcamp.com/album/souvenirs


https://open.spotify.com/album/3ygeCJvvmY78sdfbvpFdYN?si=jtpByeaZSfCWI8t81h0Xzg






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