Still Corners - Dream Talk
Londra sorride, scalda i motori del suo cuore frenetico e rallenta l’ansia, la precipitazione e il caos continuamente aggiornato, per dare il benvenuto a un album che spazzerà via tutto il negativo di questa importante capitale musicale.
Accadono cose strepitose: la capacità di trasportare il benessere fisico e mentale, i sogni, la delicatezza dentro un fascio positivo di luci che chiedono spazio. L’atmosfera delle dieci canzoni è un dondolio continuo, con la capacità di calibrare ritmi e melodie attraverso un percorso composto di elettronica addomesticabile e leggera, atomi di pop intriganti ma mai eccessivi, con un impasto che offre una sensazione eterea di oscillazioni dream pop in morbido avanzamento. La strega diventa un angelo, il suo nome è Tessa Murray e di mestiere fa l’incantatrice, con i suoi accenni canori semplici, armoniosi, e le note che escono dalla sua ugola che sono carezze continue. Il compagno che l’affianca nel progetto, dal 2007, è Greg Hughes, artigiano di miscele sonore improntate alla profondità nella ricerca degli accostamenti dei generi musicali, un fabbro che dà del tu al ritmo e alle armonie, tracciando sorprese continue con i suoi cambi di direzione, manipolando i nostri cuori verso il più piacevole degli abbandoni. Musica come cascata che ha una gittata lunga: si parte dal lontano c-86 mascherato, si entra nei confini del Trip-Hop sempre senza essere eccessivi, si usano le chitarre come sciabole gentili, e tutto si assesta per essere divorato senza alcuna volontà di cedimento. I due artisti più sognanti, più addentro a un lavoro ricco di schemi, ma sempre donando la sensazione che per essi il processo creativo sia innanzitutto un divertimento educato al rispetto delle regole. Con loro la forma canzone non supportata dal Vecchio Scriba trova invece un inchino e un ringraziamento: se esiste una modalità perfetta per poterla vivere in fluttuante gioia è proprio quella proposta dal duo Londinese.
Palesano chilometri di fantasia mentre rincorrono dettati poetici del vivere in armonia con l’ambiente, il tempo, in una danza che sa mostrare intuizioni verso luoghi carichi di mistero, tra il verde più spontaneo e antiche rocce distribuite nella fantastica mente di fiabe per adulti. Rimane, convintamente, l’idea che tutto ciò regali una seduta ipnotica dove non si indaga, ma si beneficia di emozioni che la realtà nasconde.
Registrato in quattro località distanti tra loro, le composizioni annientano in modo gentile la fisicità di tutto questo, tessendo uno scivolo sonoro che le colleghi velocemente.
Un album davvero delizioso, di cui tutti necessitano e che saprà rendere questo nostro tempo un sorriso inciso nel cuore…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
5 Aprile 2024