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lunedì 20 novembre 2023

La mia Recensione: Ethica - Aether



Ethica - Aether

Prendiamo la mente e portiamola nel ghiacciaio Russo, dove le nuvole sono armonici silenzi in avanzamento, e lo spazio un raccoglitore di trame musicali in cerca di un aeroporto mentale. Il passaporto che ci serve deve testimoniare la nostra capacità di separare la realtà e il circolo polare onirico, con quest'ultimo come unico interesse, il protagonista del nostro impegno. Siamo qui per parlare di una band in grado di fare dei miracoli, pressando la storia e facendola divenire un vasto prato sulla pelle nuda del ghiaccio. Trame intense, ritmi coinvolgenti e chitarre in ascesa sono la base su cui si poggia una voce figlia di angeli incantatori.
Provengono da Niznij Novgorod, una città nel cuore della Russia centrale, e non poteva essere diversamente in quanto tutto vibra all’interno di un organo così bisognoso di attenzioni e le loro creature sonore giungono proprio da lì. Sono pennellate di vivaci interazioni con il dominante trasporto di musiche che cambiano la realtà della gravità, per separarci dalla quotidianità e sedersi accanto al suono. Epicentri shoegaze e dream pop consentono la partecipazione di un pop educato al contenimento, riuscendo però a generare coinvolgimento: una vicenda rara, la sorpresa nel constatare vertici e oscillazioni che si baciano per far diventare queste otto canzoni fiumi celesti. Ciò che fa correre brividi piacevoli è la volontà della band di creare intrecci continui, all’interno di traiettorie stilistiche chiare ma sempre disponibili a non voler limitare per forza il loro lavoro in un genere musicale. E così ci ritroviamo spesso con la sensazione di ascoltare una miriade di riferimenti che paiono voler sfuggire alla riconoscibilità, per trovare il sistema di un'identità diversa e rispettata. Un album intenso, veloce, sognante e profondo, con arpeggi, scatti, scie fluorescenti a farci sorridere, intenerire, danzare per poi consegnarci, come dono regale, la sensazione di aver visto la pioggia divenire una raccolta di baci e abbracci. Se è tangibile la loro propensione a connettere gli anni Novanta ai giorni nostri, altrettanto visibile è la loro fabbrica mentale determinata a cercare accorgimenti (una volta si sarebbe potuto ipotizzare la parola arrangiamenti) per lasciare i brani liberi di seguire pulsioni lontane dai confini restrittivi di stili e generi che soffocherebbero queste pulsioni che non sono per nulla adolescenziali. Il suono svela un legame con il mondo, un abitare la distanza dal paese di appartenenza che forse non gradisce questa contaminazione europea e americana. Potrebbero provenire addirittura da un pianeta illuminato da uno stato di grazia indiscutibile. Freschi, dotati di talento, questi ragazzi scrivono una lettera alla Dea della bellezza: canzoni come un bacio dell’anima a un mondo che ha dimenticato di sognare…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

20 Novembre 2023


ALBUM DELL'ANNO 2023 N.3

https://ethica.bandcamp.com/album/aether?search_item_id=2917726266&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2978194855&search_page_no=0&search_rank=2&logged_in_mobile_menubar=true


My Review: Ethica - Aether



Ethica - Aether

Let us take the mind and bring it to the Russian glacier, where clouds are harmonious advancing silences, and space a collector of musical textures in search of a mental airport. The passport we need must testify to our ability to separate reality and the dreamlike polar circle, with the latter as the sole interest, the protagonist of our engagement. We are here to talk about a band capable of performing miracles, pressing history and making it become a vast meadow on the bare skin of ice. Intense textures, engaging rhythms and soaring guitars are the foundation on which a voice that is the daughter of enchanting angels is based. They come from Nizhny Novgorod, a city in the heart of central Russia, and it could not be otherwise as everything vibrates within such a needy organ and their sound creatures come from there. They are brushstrokes of lively interactions with the dominant transport of music that changes the reality of gravity to separate us from the everyday and sit next to the sound. Shoegaze and dream pop epicenters allow the participation of a pop educated to containment, yet managing to generate involvement: a rare affair, the surprise in noticing vertices and oscillations kissing to make these eight songs become heavenly rivers. What sends pleasant shivers running is the band's willingness to create continuous weaves, within clear stylistic trajectories but always willing to not necessarily want to limit their work in one musical genre. And so we often find ourselves with the feeling of listening to a myriad of references that seem to want to escape recognition, to find the system of a different and respected identity. An intense, fast, dreamy and deep album, with arpeggios, snaps, fluorescent trails to make us smile, tenderize, dance and then deliver us, as a regal gift, the feeling of having seen the rain become a collection of kisses and hugs. If their propensity to connect the 1990s to the present day is tangible, equally visible is their mental factory determined to seek out arrangements (once one might have assumed the word arrangements) to leave the songs free to follow impulses far from the restrictive confines of styles and genres that would stifle these impulses that are by no means adolescent. The sound reveals a connection to the world, an inhabiting of distance from the country of origin that perhaps does not like this European-American contamination. They might even come from a planet illuminated by an unquestionable state of grace. Fresh, talented, these boys write a letter to the Goddess of Beauty: songs like a soul kiss to a world that has forgotten to dream...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

20th November 2023


ALBUM OF THE YEAR 2023 N. 3


https://ethica.bandcamp.com/album/aether?search_item_id=2917726266&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2978194855&search_page_no=0&search_rank=2&logged_in_mobile_menubar=true



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