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giovedì 1 giugno 2023

My Review: Скубут - Na kryshe

Скубут - Na kryshe


Blessed be Mikhail Shlepin, for what he produces is always cause for an absolute and thunderous need for repeated listening.

It may be his way of bestowing music with an outrageous sacredness, his defiance of clichés by entering into them through the voice that commands hell with mysticism, but in the end each of his tracks is an icy gust of wind in our minds.

Let's talk about Na kryshe.

The introduction is water vapour as it prepares for the rhythmic lash that arrives, with the guitar triggered to turn into dirty water bubbles of manageable evil but pressing on our breath: delicious, irresistible, undeniable. 

A double-velocity chant starts from the daytime streets and enters the nighttime ones to visit restlessness through the six strings with anti-rust, while synths open the ice. The voice? That one is capable of burying the mightiest of demons because you can't choke it, you can't escape its charms. And it's contortion, pelvic bonding, for this classy performance that makes Darkwave the legitimate daughter of Post-Punk, here in great form, knowing also how Coldwave is certainly not left out. What's certain is what this listen creates: perdition, sudden melancholy and a sick joy, leading us towards a book full of leaves ready to be read while hovering over Vienna, with Mikhail and his electric jumpers for a pleasant shake...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

1st June 2023


https://skubut.bandcamp.com/track/na-kryshe


La mia Recensione: Скубут - Na kryshe

 Скубут - Na kryshe


Sia benedetto Mikhail Shlepin, perché ciò che produce è sempre motivo di una assoluta e fragorosa necessità di ascolti ripetuti.

Sarà il suo modo di conferire alla musica una sacralità oltraggiosa e sghemba, il suo sfidare i cliché entrando dentro di loro mediante la voce che comanda l’inferno con fare mistico, ma alla fine ogni sua traccia è un colpo di vento gelido nella nostra mente.

Parliamo di Na kryshe.

L'introduzione è vapore acqueo mentre prepara la frustata ritmica che arriva, con la chitarra attivata per trasformarsi in bolle di acqua sporca di malvagità gestibile ma che preme sul nostro respiro: deliziosa, irresistibile, innegabile. 

Una cantilena a doppia velocità parte dalle strade diurne ed entra in quelle notturne per visitare l’inquietudine attraverso le sei corde con l’antiruggine, mentre i synth aprono i ghiacci. La voce? Quella è capace di sotterrare il più potente dei demoni perché non puoi strozzarla, non puoi fuggire dal suo fascino. Ed è contorsione, legame pelvico, per questa esibizione di classe che rende la Darkwave figlia legittima del Post-Punk, qui in grande stato di forma, sapendo anche far pensare a come la Coldwave non rimanga di certo tagliata fuori. Quello che è certo è cosa crea questo ascolto: la perdizione, la malinconia improvvisa e una gioia malata, che ci porta verso un libro pieno di foglie pronto ad essere letto mentre si volteggia sopra Vienna, con Mikhail e i suoi maglioni elettrici per poter prendere una piacevole scossa…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

1 Giugno 2023


https://skubut.bandcamp.com/track/na-kryshe




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