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domenica 19 marzo 2023

My Review: Damien Hearse - Trauma Harness

 Damien Hearse - Trauma Harness


Inevitable premise: the old scribe has lost his mind with this track, you are warned.


Great turmoil, petals pregnant with immense violence wisely channelled into the electronic rivers that suck in gothic motions, and generous impetus that sequesters the existential whole in this song, mother and daughter of a delirium that cringes and rages, the kind that can bring satisfaction without hurting.

It was only February when Pro Life Death Camp was spoken of, and this was at the time the last demonstration of class by the American artist, who has surpassed himself here, annihilating all resistance with a magnificent single example of a robotic pulse that defeats all friction.

Mechanical dance, with a guitar intro that sounds like a salute to Deathrock, but no: you head elsewhere, take the plane and go straight to Germany, where you fall into the arms of a highly effective electro attitude. Don't look for references: they would laugh in your face, as Damien has so much class that he doesn't fall into the trap of a blatant imitation.

Synth that in the refrain becomes syringe, following and anticipating a dirty joy that paralyses and conquers time.

The vocal, full of electric wires, oscillates between low and high registers, to electrocute and scorch the surrounding air.

Now dear Damien, all you have to do is give us an album, because with you we have a continue desire.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

19th March 2023


https://damienhearse.bandcamp.com/track/trauma-harness





La mia Recensione: Damien Hearse - Trauma Harness

 Damien Hearse - Trauma Harness


Premessa inevitabile: il vecchio scriba ha perso il lume della ragione con questo brano, siete avvertiti.


Grande trambusto, petali gravidi di immensa violenza incanalata con sapienza dentro i fiumi elettronici che aspirano gotiche movenze, e generoso impeto che sequestra il tutto esistenziale in questa canzone, madre e figlia di un delirio che strugge e mette rabbia, quella capace di sortire soddisfazione senza ferire.

Era solamente Febbraio quando si parlò di Pro Life Death Camp, quello che al tempo era l’ultima dimostrazione di classe dell’artista statunitense che qui si è superato, arrivando ad annichilire ogni resistenza con un magnifico unico esempio di un pulsare robotico che sconfigge ogni attrito.

Meccanica danza, con un intro di chitarra che parrebbe un saluto al Deathrock e invece no: ci si dirige altrove, si prende l'aereo e si va direttamente in Germania, dove si cade tra le braccia in una attitudine elettro di grande efficacia. Non si cerchino riferimenti: vi riderebbero in faccia, in quanto Damien ha talmente tanta classe da non cadere nel tranello di una bieca imitazione.

Synth che nel ritornello diventa siringa, seguendo e anticipando una gioia sporca che paralizza e conquista il tempo.

Il cantato, pieno di cavi elettrici, oscilla tra il registro basso e quello alto, per fulminare e rendere l’aria circostante bruciata.

Ora caro Damien non devi far altro che donarci un album, perché l’acquolina in bocca con te non basta mai…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

19 Marzo 2023


https://damienhearse.bandcamp.com/track/trauma-harness





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