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venerdì 30 dicembre 2022

La mia Recensione: Loom - The Dream Is Over

 Loom - The Dream Is Over


Kalmar è un luogo sconosciuto, impervio e insostenibile, come tutto ciò che è distante.

La musica rimpicciolisce le cose che sembrano irraggiungibili e portandole al petto ci regalano un abbraccio imprevisto.

Da ventisette anni quattro ragazzi, affacciati al loro Mar Baltico, rovistano tra i sentimenti e li accordano all’intenzione di renderli visibili, praticabili e solenni. Adoperano archi di intelligenza musicale che fa sì che non abbiano limiti ad attraversare l’acqua composta di particelle di Shoegaze malinconico, con il Postpunk a sorvegliare, spizzichi di sale che contengono viaggi di un Alternative elegante. E infine stratificano l’indie Rock per lasciare un senso di muscolosità che sta bene con tutto, come un completo classico sulle scarpe da ginnastica.

L’ultimo loro incanto omicida è The Dream Is Over, che per il vecchio scriba è assolutamente la canzone a cui ha dato il difficile ruolo di rappresentare la più splendente dell’anno.

Un testo che fa scivolare le lacrime dal cervello alla punta dei piedi: un nuovo lago salato nel quale tuffarci, nel quale trovare i sogni paralizzati da una realtà che si oppone, opprime, scalcia per raggiungere l’obiettivo di spegnere anche la più robusta delle fedi.

In un corollario di chitarre scintillanti, capaci di essere ritmiche e frastornanti, si danza ingobbiti ma rassicurati dalla voce miracolosamente angelica di Evelina Nicklasson che sale e precipita come le sue parole, tatuate sui precipizi ritmici di Frederick Axelsson, il guardiano di ogni pulsione omicida, perché spesso si arriva a credere che il feedback e il suo wah-wah siano coltelli affilati volti a difenderci da gesti insensati. Ma si potrebbe pensare invece che sia proprio lui a causarli: mistero della musica, da contemplare.

Roland Klein, Henrik Viberg e Eddie Wilmin (produttore e musicista aggiunto) sono i muratori che innalzano l’impianto sonoro per condurlo al cielo, in una cantilena che arriva all’emozione con spruzzi virulenti e malinconici.

E si affoga in una fuga che sconfigge ogni intenzione, con il Mar Baltico a benedire la struggente canzone con una scossa tellurica che abiterà la vostra estasi colorata di lacrime nordiche, perfette…

Alex Dematteis 

Musicshockworld

Salford

30 dicembre 2022




My Review: Loom - The Dream Is Over

 My Review:


Loom - The Dream Is Over


Kalmar is an unknown place, impervious and unbearable, like everything that is distant.

Music shrinks things which seem unreachable and, bringing them to our chests, gives us an unexpected embrace.

For twenty-seven years four young men, facing their Baltic Sea, have been rummaging through feelings, tuning them to the intention of making them visible, practicable and solemn. They employ arcs of musical intelligence that makes them have no limits to cross the water composed of particles of melancholic Shoegaze, with Postpunk which supervises the whole and sprinkles of salt that contain journeys of an elegant Alternative. And finally they layer indie Rock to leave a sense of muscularity that goes with everything, like a classic suit over sneakers.

Their latest murderous charm is The Dream Is Over, which for the old scribe is absolutely the song he gave the difficult role of representing the brightest tune of the year.

Lyrics that make tears flow from our brain to the tips of our toes: a new salt lake in which we can dive, in which we can find dreams paralyzed by a reality that opposes, oppresses, kicks to reach the goal of extinguishing even the strongest faith.

In a corollary of shimmering guitars, capable of being rhythmic and dizzying, one dances curved but reassured by Evelina Nicklasson's miraculously angelic voice that rises and plummets like her words, tattooed on the rhythmic precipices of Frederick Axelsson, the guardian of every murderous impulse, because we often come to believe that feedback and his wah-wah are sharp knives aimed at defending us from senseless gestures. But one might think instead that he is the one who actually causes them: a mystery of music, to be contemplated.

Roland Klein, Henrik Viberg and Eddie Wilmin (producer and additional musician) are the masons who raise the sound system to lead it to the sky, in a chant that reaches the emotion with virulent and melancholic splashes.

And we drown in an escape that defeats all intentions, with the Baltic Sea blessing this poignant song with a telluric current that will inhabit your ecstasy colored with Nordic and perfect tears...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

30th December 2022

https://loom2.bandcamp.com/track/the-dream-is-over

https://open.spotify.com/album/1wVr4HHOIm1vJlcbKoYIOE?si=qpE7c2_FTBaQOCmHGLPeDw





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