GRMLN - Dark Moon
Stati Uniti e Australia, Korea e Giappone.
Tutto questo concerne un artista solo, Yoodoo Park, talento e fuoriclasse che ha appena pubblicato Dark Moon, da cui il vecchio scriba è rimasto folgorato. Sarà per via di una ricerca melodica che ben si sposa con la morbidezza di un Dreampop dal volto moderno, fresco, arrotondato da un riverbero dalla pelle Shoegaze per quanto riguarda il cantato. Arpeggi veloci su ritmi che amano lo stop and go, fanno delle chitarre sorelle gemelle che vibrano e si spostano indietro nel tempo, verso Sheffield e Londra, le due città britanniche che tra la metà degli anni ’80 hanno incominciato a spostare i confini arrivando in tutto il mondo. Yoodoo alterna pure chicche Alternative con una attitudine rock alleggerita da ogni gravità, per coniugarsi al Dreampop: miscele multiple, generose, che spiegano perfettamente la cifra stilistica di queste brevi nove composizioni. Non si supera mai i quattro minuti, perché al loro interno tra varianti varie e impianti scenici dalle molte sfumature si ha nell’ascolto un panorama già di per sé generosissimo. Atti artistici come Fevers strizzano l'occhio a echi di musica alternative degli anni ’90 facendo assentare il Dreampop. Con Phase I si entra nell’aria fresca di correnti dei mai dimenticati Blueboy della Sarah Records. Sin dalle prime note di Dark Moon, canzone che apre l’album, tutto è chiaro: saranno spazi senza tempo, che non creeranno nostalgia ma appariranno sempre giovani, attuali, efficaci. È tuttavia con Beauty che il cuore scatta in piedi e applaude: tra richiami anni ’70 e la brina sulle chitarre, il cantato conquista e si abbracciano le stelle che sembrano uscire dai polpastrelli del talento ora abitante in Australia. Sono onde schiumanti di quel bellissimo Paese che scivolano tra i secondi di un brano accattivante. Se poi volete mistero, coralità e un’emozione da stadio ecco la gigantesca New Human che pare nipote degli Smiths in certi fraseggi della chitarra, ma facendo attenzione a non essere una volgare imitazione.
Con una produzione atta a far percepire l’album come un compatto concept musicale, dalle mille diramazioni ma con l’incontestabile merito di non cadere nella tentazione di pericolose fuoriuscite di stile, ci si ritrova a vedere aggiornati generi musicali e i loro bisogni di abbracci e di contaminazione.
In poco più di ventitré minuti percorrerete un paesaggio sonoro che vorrete riascoltare: in fondo non è che una metafora della vita moderna che ha bisogno di cose veloci per non appesantire la capacità di attenzione. E il risultato è piacevole, raccomandato ai sognatori…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
9 Gennaio 2023
https://grmln.bandcamp.com/album/dark-moon-2
https://open.spotify.com/album/0xBUPE1W2vx1LAuDwzrhw0?si=jdY3dCh8Tx6PnLsEUPt97Q