La mia recensione
Stella Diana - Sleepless Girl
Nell’attesa si potrebbe avvertire l’ostacolo della passività, della speranza e della fiducia: non ostacoli enormi ma difficoltà da saper gestire con attenzione e capacità.
Ma poi, meno male, tutto svanisce e ciò che si attendeva arriva.
È così per il trio Stella Diana che, dopo quasi quattro anni dall’uscita del loro ultimo album 57, anticipano il prossimo Nothing to Expect con il singolo Sleepless Girl, che conferma la loro attitudine a melodie che si fissano nella mente e stupiscono per la capacità di creare un finale di brano che sposta l’immaginazione e la destinazione che i minuti precedenti avevano creato.
Echi dei Cure del periodo Faith fanno sobbalzare il cuore, ma ciò che ci rende davvero contenti è la personalità e lo stile dei tre che con una chitarra ricca di personalità, un basso estremamente efficace ed un drumming semplice ma con un suono spettacolare ci avvolgono come una nebbia dalla pelle malinconica.
Dario Ardias Thorre con il suo cantato ipnotizza e al contempo ci rassicura donandoci una linea melodica efficace per pilotare i nostri sogni.
La tastiera appare con brevi tocchi e sublima la strofa.
Nel ritornello la musica accende l’antico Dna Shoegaze ed è una esplosione improvvisa e salutare.
E quella esplosione di chitarre come la cera colante rimane nella successiva strofa.
Poi un breve solo di chitarra mette sottobraccio il Dreampop e lo Shoegaze per brevi, intensissimi secondi.
Il finale consta degli ultimi 73 secondi ed è un rituale sonoro, un atto di testimonianza della nebbia che ha concluso il suo percorso, i suoni si fanno dilatati ed il basso alza la voce, la chitarra diventa un ventaglio per farci concludere l’ascolto in piena estasi.
Con un presupposto del genere il nuovo album avrà tutte le carte per ribadire il nostro amore per loro e per stordirci di bellezza necessaria.
Disponibile da domani, Mercoledì 16 Febbraio 2022
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
15 Febbraio 2022