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lunedì 5 giugno 2023

My Review: Lana Del Rabies - Strega Beata

 Lana Del Rabies - Blessed Witch


Sam An is a goddess who dwells beyond the stratosphere, occasionally appearing to ease our needs, and now we find ourselves with her third ampoule (again named Lana Del Rabies), filled with communities of olive, purple and orange rays with black breath. The nerves of her voice become decoded vocals that ride apnoea-ridden electronic splashes (Reckoning), stuttering sinfully, in a vegetative state of coma that we cannot make cease: the circuits of the synapses are comprehensible only to her, to us it is up to devotion, as the ancients used to do towards the divinities.

An album that seems like a collection of studies, notes of a perfectly structured jolt here, a dance of thought that annihilates history in order to corner it. An equation that does not lead to a result, but to a continuous tumult, with the Gothic spirit hovering in the night of a scorching full moon. Glimpses of witches sacrificed and made immortal by this masked Trip Hop (A Plague), which has tested its diversity by annexing experimental electronics gushing from chasms full of Noise. Altars for sacrifices under the hands of bats suspended in their flight, their breath held (Mother), so as not to interrupt any chaotic function. The breath-taking cloak becomes unbearably intriguing in the prodigious Mourning, the island of mystery that takes more than nine minutes to traverse, and where the inhabitants of a lost reflection, struck by discharges from mighty industrial cloaks, converge in a slow procession.

The most 'accessible' part of this molecular earthquake seems to be the last track, the hypnotic Forgive, which accesses a minimalist floral melody, leafless but with the ability to perfume the stunner you have just experienced.

If you want to avoid meteorites that seem to be travelling with the handbrake on, then don't listen to the apocalyptic Master: around this huge boulder in the sky, thunder and lightning hint at how dangerous it is...

Silent tidal waves are not absent, here portrayed by the crazy Grace The Teacher, who seems sly and asleep but, if you listen well to the arrows of that initial 'noise' (a vaporous mantra that numbs your awareness), you can't help but suffocate in the heavy waters of these notes.

It may not be a masterpiece but it sounds like it, hell it sounds like it, because let's not forget, witches do not miss their appointment with perfection...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

5th June 2023




La mia Recensione: Lana Del Rabies - Strega Beata

 Lana Del Rabies - Strega Beata


Sam An è una dea che abita oltre la stratosfera, ogni tanto appare per easudire i nostri bisogni e ora ci ritroviamo con la sua terza ampolla (sempre a nome Lana Del Rabies), piena di comunità di raggi olivastri, viola e arancione con il respiro nero. I nervi della sua voce diventano vocalizzi decodificati che cavalcano schizzi elettronici in apnea (Reckoning), balbuzienti in modo peccaminoso, in uno stato vegetativo del coma che non possiamo far cessare: i circuiti delle sinapsi sono comprensibili solo a lei, a noi tocca la devozione, come usavano gli antichi nei confronti delle divinità.

Un album che sembra la raccolta di studi, appunti di un sussulto qui perfettamente strutturato, una danza del pensiero che annichilisce la storia per metterla con le spalle al muro. Un’equazione che non porta a un risultato, bensì a un tumulto continuo, con lo spirito gotico che aleggia nella notte di un plenilunio rovente. Bagliori di streghe sacrificate e rese immortali da questo Trip Hop mascherato (A Plague), che ha collaudato la sua diversità annettendo a sé un’elettronica sperimentale che sgorga da voragini piene di Noise. Altari per sacrifici sotto le mani di pipistrelli sospesi nel loro volo, con il fiato trattenuto (Mother), per non interrompere nessuna funzione caotica. 

La cappa che toglie il respiro diviene insostenibilmente intrigante nella prodigiosa Mourning, l’isola del mistero per percorrere la quale occorrono più di nove minuti, e dove confluiscono in una processione lenta gli abitanti di una riflessione perduta, colpiti da scariche fuoriuscite da mantelli Industrial poderosi.

La parte più “accessibile” di questo sisma molecolare pare  essere l’ultima traccia, l’ipnotica Forgive, che accede a una melodia minimalista floreale, senza foglie ma con la capacità di profumare lo stordimento appena vissuto.

Se volete evitare meteoriti che sembrano viaggiare con il freno a mano tirato, non ascoltate allora l’apocalittica Master: attorno a questo enorme masso nel cielo i tuoni e i lampi fanno intendere quanto sia pericoloso…

Non sono assenti i maremoti silenti, qui raffigurati dalla pazzesca Grace The Teacher, che pare sorniona e addormentata ma, se ascoltate bene le frecce di quel “rumore” iniziale (un mantra vaporoso che addormenta la consapevolezza), non potrete che soffocare tra le acque pesanti di queste note.

Non sarà un capolavoro ma ci assomiglia, Diavolo se ci somiglia, perché è bene non scordarlo, le streghe non mancano di certo all’appuntamento con la perfezione…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

5 Giugno 2023


https://lanadelrabies.bandcamp.com/album/strega-beata






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