Visualizzazione post con etichetta Bonnie Trash - Hail. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bonnie Trash - Hail. Mostra tutti i post

lunedì 6 marzo 2023

La mia Recensione: Bonnie Trash - Hail, Haile!

 Bonnie Trash - Hail, Haile!


I gemelli: che mistero infinito, un'esplorazione continua di ciò che magnetizza, sorprende, stupisce. Se poi tutto ciò lo guardiamo nel contesto musicale allora c’è da impazzire, come nel caso delle sorelle Bortolon-Vettor, che con Bonnie Trash hanno trovato modo di infettare il suono con sbarramenti, veleni continui e le loro inclinazioni a fare dell’ascolto un trauma piacevole, generando ingordigia all’insegna del trascinamento dei sensi verso le zone folli.

Dopo lo strepitoso album Malocchio dello scorso anno, arrivano tre canzoni a ispessire il caos, per generare l’estasi che seduce e che ci rende obbedienti. Spaziano nei generi musicali, adoperano soluzioni che mortificano i pensieri di sopravvivenza e fanno del loro operato artistico lapidi in cammino, con le reminiscenze che vengono messe in pausa per generare un senso di libertà totalmente cruda e vibrante. Tre brani e tre allucinazioni, per fare in modo che lo spazio diventi il luogo in cui le loro catene ci stringono i polsi ma anche la gola: la bellezza può uccidere. Che sia Post-Punk, Industrial o che contengano piume Shoegaze, poco importa: non è musica questa, ma un delizioso cratere nel quale affogare è il piacere sublime!

Il meraviglioso inganno incomincia con una danza che suscita emozione come colla calda, tra i bagliori gotici e le vesti del Post-Punk che sopravvive al tempo. La voce è un semaforo delle vibrazioni, un saliscendi, con le chitarre balbuzienti e taglienti a tramortire.

Il secondo incontro sonoro  non è che un delirio ipnotico uscito dalle vene di Genesis P-Orridge in un giorno mentre i lupi sfidano le luci del giorno: un suono perverso, continuo, un recitato che annichilisce le preghiere fanno di tutto ciò un irresistibile sentiero pagano per dare alla follia il suo regno. Poi arriva il crescendo che annienta e spacca il cielo in mille pezzi…

L’EP geme, tra soffi di vento e rumori tiepidamente roventi, per trovare il suo ultimo respiro con la terza esibizione di forza cupa: la canzone che dà il titolo al progetto è un cortocircuito dei pensieri, un’esibizione di atomi Neo Folk inclini al ricovero obbligatorio in un ospedale psichiatrico, con il suo incedere che rimanda a un gregge di iene nel deserto. Lamenti, ferraglia, colpi nella notte, tensione e ipnosi per convogliare il tutto verso la ricerca sistematica della paura che si presenta: il vecchio scriba sbava dal piacere per questa marcia cacofonica che rende schiumanti i pensieri…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6 Marzo 2023


https://handdrawndracula.bandcamp.com/album/hail-hale




My Review: Bonnie Trash - Hail, Haile!

 Bonnie Trash - Hail, Haile!


Twins: what an infinite mystery, a continuous exploration of what magnetises, surprises, amazes. If we then look at all this in the musical context, then we can go crazy, as in the case of the Bortolon-Vettor sisters, who with Bonnie Trash have found a way to infect the sound with barrages, continuous poisons and their inclinations to make listening a pleasurable trauma, generating greed in the name of dragging the senses towards crazy areas.

After last year's resounding album Malocchio, three songs arrive to thicken the chaos, to generate the ecstasy that seduces and makes us obedient. They range across musical genres, employ solutions that deaden survival thoughts and make their artistic work tombstones on the road, with reminiscences being put on hold to generate a sense of totally raw and vibrant freedom. Three tracks and three hallucinations, so that space becomes the place where their chains grip our wrists but also our throats: beauty can kill. Whether Post-Punk, Industrial or containing shoegaze feathers, it matters little: this is not music, but a delicious crater in which drowning is the sublime pleasure!

The marvellous deception begins with a dance that stirs up emotion like hot glue, amidst the gothic flashes and robes of Post-Punk that survives time. The vocals are a semaphore of vibrations, an up and down, with stuttering, edgy guitars to stun.

The second sonic encounter is nothing but a hypnotic delirium spilling out of Genesis P-Orridge's veins in a day while wolves defy daylight: a perverse, continuous sound, a prayer-annihilating recitative make it all an irresistible pagan path to give madness its reign. Then comes the crescendo that annihilates and smashes the sky into a thousand pieces....

The EP groans, amidst gusts of wind and tepidly searing noises, to find its last breath with the third performance of sombre force: the title song is a short-circuit of thoughts, a display of Neo Folk atoms prone to compulsory admission to a psychiatric hospital, its gait reminiscent of a herd of hyenas in the desert. Wailing, clanking, blows in the night, tension and hypnosis to channel it all towards the systematic search for the fear that presents itself: the old scribe drools with pleasure at this cacophonous march that makes thoughts foam...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6th March 2023


https://handdrawndracula.bandcamp.com/album/hail-hale




La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...