Visualizzazione post con etichetta Burning City - Burning City. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Burning City - Burning City. Mostra tutti i post

lunedì 24 aprile 2023

La mia Recensione: Burning City - Burning City

 Burning City - Burning City


Bisogna riconoscere che spesso la musica seduce, evoca, riporta alla mente, conquista per le sue molteplici capacità. Nel caso di questa band Tedesca tutto si evidenzia, alla massima potenza, in quanto è innegabile che, seppur nulla appaia come nuovo, alla fine ci si ritrovi all’interno di un perimetro cerebrale/emotivo e sensoriale enorme, che qualifica la nostra esistenza per i richiami e i giochi di potere stabiliti dalle chitarre, dall’armonia robusta, dalla perversa e piacevole volontà di un cantato che sa essere sognante, mentre tutta la tristezza ci frena addosso. 

Un Post-Punk puro che poi si lascia contaminare da un sentimento elettronico, finendo per atterrare in un luogo che pare iniziare alla fine degli anni Settanta ed è capace di saltare gli ultimi Vent’anni. Sono cinque fili arrugginiti, con una passata di olio sulla pelle, per far diminuire il dolore di chi le ascolta ma… quanta bellezza incontenibile!

Il crooning di Don’t Get Lost sembra uscire dalle corde vocali di Stan Ridgway. Le musiche di questo EP sono eclissi di buio, la Germania ti compare in sogno, mentre tutto scivola verso la prateria del nostro privilegio…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

24th April 2023


https://burningcity.bandcamp.com/album/burning-city






My Review: Burning City - Burning City

Burning City - Burning City


It must be acknowledged that music often seduces, evokes, brings to mind, and conquers by its multiple capabilities. In the case of this German band, everything is highlighted, to the utmost power, as it is undeniable that, although nothing appears to be new, in the end we find ourselves inside an enormous cerebral/emotional and sensorial perimeter, which qualifies our existence for the reminders and power games established by the guitars, the robust harmony, the perverse and pleasant will of a vocal that knows how to be dreamy, while all the sadness holds us back. 

A pure Post-Punk that then lets itself be contaminated by an electronic feeling, ending up landing in a place that seems to start in the late Seventies and is capable of skipping the last Twenty Years. It's five rusty strands, with a wipe of oil on the skin, to lessen the listener's pain, but... so much irrepressible beauty!

The crooning of Don't Get Lost seems to come out of Stan Ridgway's vocal chords. The music on this EP are eclipses of darkness, Germany appearing to you in a dream, as everything slides towards the prairie of our privilege...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

24th April 2023


https://burningcity.bandcamp.com/album/burning-city




La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...