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mercoledì 19 aprile 2023

My Review: Ond Cirkel - Barriärer

Ond Cirkel - Barriärer


Two girls, two boys, Swedes, have taken the Gothenburg sky and set it on fire: fuck kindness, it's time for sincerity, extreme, to which the old scribe welcomes. Joyfully! Steel is scratched with guitars and drums, the rest is a subtle sorrow that condenses into a sonic stretch the size of a pin-prick clap. Vertigo of idyllic tension swims in Sanna Lodin's voice to complete the miracle: 1980 is resurrected, it's even much better than we remembered it, and Killing Joke are certainly celebrating this track in a sincere embrace of this Sweden band in an amazing state of form!


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

19th April 2023


https://ondcirkel.bandcamp.com/album/barri-rer




venerdì 20 gennaio 2023

La mia Recensione: IAMTHESHADOW - The Wide Starlight

 IAMTHESHADOW - The Wide Starlight


La classe, la Dea misteriosa che non pesca mai a caso, benedice chi la riceve e invita a usarla, a scrutarne l’essenza e aggiungerci del proprio per aumentarne le dimensioni.

Pedro Code non fa altro che eseguire tutto questo, portando la sua creatura IAMTHESHADOW nella zona della perfezione con l’ultimo album della band portoghese che è coraggioso, profondo, con le dodici canzoni che sono tutte baci con il rossetto nero e il binocolo che ci fa vedere da lontano i particolari dell’animo umano. Ascoltandole qualcosa nella mente si accende e si capisce che solo nel buio dell’anima si possa vedere cosa serve per davvero in questa esistenza. La crescita del gruppo è vistosa, tutto è compatto e levigato, le lacrime che cadono sono vestite di un gusto non troppo amaro: Pedro ha calibrato perfettamente i gusti e ha dato alla Darkwave il compito di essere gentile. In realtà si nuota dentro concetti che non possono essere relegati a definizioni musicali. Ovviamente esistono allacciamenti a branche di questo genere, ma è l’ultima delle cose su cui mettere l’accento.

Ciò che conquista è che non ci sono sconti: tutto è crudo e reale, ma posto con una decadenza brillante che porta ad accettare questo vento grigio che sfiora la pelle. 

Un concept sonoro perché tutto suona come una lunga traccia, un racconto sulle illusioni e i tumulti interiori con quei desideri consapevoli nei confronti di ciò che è possibile e di cosa non lo è.

In tutto questo la musica strega: sposata ai testi, diventa una montagna che abbraccia il mare in una stretta gotica ma accessibile anche a chi non ha questo genere musicale tra i preferiti. E anche questo è un miracolo che vive dentro questo disco, un riassunto perfetto del cammino compiuto negli anni, la capacità di offrire qualcosa di diverso e la certezza che Pedro sappia come istruire la progettualità del lavoro per coniugarla al talento.

Le chitarre sono accenni di raggi, mai presuntuose, mai violente, sempre delicate, con un sorriso che tende verso il basso, dove le zone di cupezza sono appese ai lati. I synth sono i pittori del progetto, ingegneri del suono e maestri di melodie semplici e quindi umane, credibili, dove è il concetto che guida le dita a creare linee che avvolgono in un ascolto caldo. Il basso, sempre potente, è un guardiano attento, viaggia dagli anni ’80 ed è esperto, sostiene le canzoni quasi con maggior forza rispetto agli altri lavori.

Quì tutto ammalia, conquista, e gli ascolti si fanno intensi e numerosi, perché avere il bisogno di ripeterli questa volta non è dato dal piacere bensì dalla necessità. Ecco: IAMTHESHADOW produce qualcosa di vero e l’applauso diventa un nuovo play…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

21 Gennaio 2023


https://iamtheshadow.bandcamp.com/album/the-wide-starlight




My Review: IAMTHESHADOW - The Wide Starlight

 IAMTHESHADOW - The Wide Starlight


Class, the mysterious Goddess who never picks at random, blesses those who receive it and invites them to use it, to scrutinise its essence and add something of themselves to increase its dimensions.

Pedro Code does nothing more than accomplish all of this, taking his creature IAMTHESHADOW into the zone of perfection with the Portuguese band's latest album, which is bold, profound, with its twelve songs that are all kisses with black lipstick and binoculars that let us see the details of the human soul from afar. Listening to them, something in the mind lights up and you realise that only in the darkness of the soul  you can see what you really need in this existence. The growth of the band is noticeable, everything is compact and smooth, the tears that fall are dressed in a not too bitter taste: Pedro has calibrated the tastes perfectly and given Darkwave the task of being gentle. In reality, one swims within concepts that cannot be relegated to musical definitions. Of course there are connections to branches of this genre, but that is the least of the things to emphasise.

What conquers is that there are no discounts: everything is rough and real, but placed with a brilliant decadence that leads one to accept this grey wind that brushes against the skin. 

A sonic concept because everything sounds like one long track, a tale about illusions and inner turmoil with those conscious desires about what is possible and what is not.

In all of this, the music bewitches: married to the lyrics, it becomes a mountain that embraces the sea in a gothic grip but is also accessible to those who do not have this genre of music among their favourites. And this, too, is a miracle that lives inside this record, a perfect summary of the path taken over the years, the ability to offer something different and the certainty that Pedro knows how to instruct the work to combine it with talent.

The guitars are hints of rays, never boastful, never violent, always delicate, with a smile that tends downwards, where areas of gloom hang on the sides. The synths are the painters of the project, sound engineers and masters of simple and therefore human and believable melodies, where it is the concept that guides the fingers to create lines that wrap around a warm listening experience. The bass, always powerful, is a careful guardian, travelling from the 80s and experienced, supporting the songs almost more strongly than in other works.

Here, everything charms, seduces and our listening becomes intense and numerous, because the need to repeat it this time is not from pleasure but from necessity. Here: IAMTHESHADOW produces something real and the applause turns into a new play...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

21st January 2023


https://iamtheshadow.bandcamp.com/album/the-wide-starlight















La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...