Visualizzazione post con etichetta Kill Shelter & Death Loves Veronica - The Sex Tape Sessions EP. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kill Shelter & Death Loves Veronica - The Sex Tape Sessions EP. Mostra tutti i post

mercoledì 15 marzo 2023

La mia Recensione: Kill Shelter & Death Loves Veronica - The Sex Tape Sessions EP

 Kill Shelter & Death Loves Veronica - The Sex Tape Sessions EP


Il vecchio scriba adora Pete Burns: un veicolo di tensioni necessarie, il fedele suddito del Dio della bellezza sporca, il magnete che sviluppa la più dolce delle dipendenze.

Con lui si è sempre in attesa, come fatto primario, delle sue composizioni, per poter assaggiare il lato cittadino del vivere, dato dalla scia di acute osservazioni che sa trasformare in cupe danze.

Con l’EP The Sex Tape Sessions eccoci a godere della voce di Veronica Stich, come sempre la domatrice, che sa governare e plasmare gli istinti per trasformarli in atti di ardori incommensurabili. Lei e Pete stabiliscono un piano di attacco e prendono il mondo degli amplessi, delle frustrazioni, del contatto fisico, del registro delle emozioni e lo gettano in un riff elettronico che ha il compito di essere il loop magistrale sul quale la voce diventa un battitore libero, tra il cantato sensuale e dolcemente immalinconito e l’atto dell’inspirazione saggiamente perversa, che guida i nostri pensieri in un ballo sfrenato che, come da copione, ci trasforma in animali semoventi.

Ci troviamo così in una dark electro capace di suggestioni, una calamita che chiama a sé, in modo davvero attraente (non poteva essere diversamente), un filo con molecole ebm e un altro pregno di un synthpop lieve ma concreto. Si celebri un capriccio delizioso: un pensiero minimalista dentro una robotica sequenza che induce all’abbandono di ogni volontà, lasciandoci come unica possibilità quella di essere corpi in movimento alla ricerca di un contatto fisico, che probabilmente sarà all’interno di giochi mentali gotici.

I due creano una dolce e malata perversione: si entra in un ascolto continuo e tutto scompare, mentre davanti ai nostri occhi si installano immagini provocanti, nelle quali la canzone si tuffa per stabilire un contatto intenso. 

Abbiamo modo di ascoltare la complessità di creazioni che vestono i generi cercando di immergerli in un bagno che li renda perfettamente funzionanti, eterogenei, indipendenti e al contempo in grado di vivere insieme. Veronica e Pete si dividono i compiti, costruendo un muro elettronico che rende la musica un continente di suoni e di flussi in costante perlustrazione, con il compito di esaltare il trinomio Musica - Voce - Clima, riuscendo a far arrivare un’onda continua di meccaniche oliate e verificate. Ci si ritrova con pulsioni vertiginose: uno stordimento che la coppia artistica sa come procurare, senza sbavature. 

The Sinner è una collina erotica che cola con il suo andamento robotico fluorescente, con tracce di Ebm che pare arrivino dall’abbraccio ipotetico di Londra con Edimburgo nel finire del decennio scorso: amletica, conquista senza avere opposizioni. 

Il brano che dà il titolo all’EP presenta due versioni: gemelle dalla pelle diversa, entrambe in grado di scatenare una rissa orgasmatica dei sensi, perché è un diluvio di nubi sulle dance hall, un precipitare dentro il mistero della fisicità che parla con la mente. La versione Remix potrebbe essere la colonna sonora di un viaggio spaziale, dove tutto si fa assordante in un modo ineccepibile. 

Death Kiss è il trionfo: i generi musicali si buttano nella voce di Veronica ed è un mulino a vento, di forma sintetica, che ammalia e spinge la danza a farsi robusta, con un piano melodico dato dalle sue corde vocali, che si combinano perfettamente alla musica: due suicidi che fanno vivere emozioni accattivanti. Il Synthpop e la Dark Electro vengono uniti senza creare stupide gelosie, ed e delirio, ed è trionfo.

Con Resist la perfezione si legge, si ascolta, si vede, come un temporale elettronico che cerca poesia e la trova: schegge di Darkwave avanzano con lampi e bagliori che illuminano questo incanto che oltrepassa il cielo. Sul finire un synth pare voler far accomodare la Coldwave e si cede innanzi alla perfezione.


Concludendo: questo lavoro è un sublime trattato di elettrodi Dark Electro che accendono la luce del mistero: la voce di Veronica è una pellicola di seta che aspira l’aria, mentre l’onda musicale è in grado di portarci nella Germania degli anni ’80 e ’90, quando sbaragliava la concorrenza. E di proseguire la sua ricerca e la sua consequenziale consapevolezza che questa alleanza artistica abbia trovato l’oro nel buio dell’infinito…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
15 Marzo 2023

L'EP uscirà il 17 di Marzo 2023




My Review: Kill Shelter & Death Loves Veronica - The Sex Tape Sessions EP

 Kill Shelter & Death Loves Veronica - The Sex Tape Sessions EP


The old scribe adores Pete Burns: a vehicle of necessary tension, the faithful subject of the God of dirty beauty, the magnet that develops the sweetest of addictions.

With him one is always waiting, as a primary fact, for his compositions, to be able to taste the city side of living, given by the wake of acute observations that he can transform into sombre dances.

With the EP The Sex Tape Sessions, we enjoy the voice of Veronica Stich, as always the tamer, who knows how to govern and mould instincts into acts of immeasurable ardour. She and Pete establish a plan of attack and take the world of complexities, frustrations, physical contact, the register of emotions and throw it into an electronic riff that has the task of being the masterful loop on which the voice becomes a free beater, between the sensual and sweetly woozy singing and the act of inhaling wickedly, guiding our thoughts in a wild dance that, as per script, turns us into self-propelled animals.

Thus we find ourselves in a dark electro capable of suggestion, a magnet that calls to itself, in a truly attractive way (it could not be otherwise), one strand with ebm molecules and another filled with a light but concrete synthpop. A delightful whimsy is celebrated: a minimalist thought within a robotic sequence that induces the abandonment of all will, leaving us as the only possibility to be bodies in motion in search of a physical contact, which will probably be within gothic mind games.

The two create a sweet and sick perversion: we enter into a continuous listening and everything disappears, while in front of our eyes provocative images are installed, in which the song dives to establish an intense contact. We get to listen to the complexity of creations that dress up genres by trying to immerse them in a bath that makes them perfectly functional, heterogeneous, independent and at the same time able to live together. Veronica and Pete share the tasks, building an electronic wall that makes the music a continent of sounds and flows in constant patrol, with the task of enhancing the Music-Voice-Climate trinomial, succeeding in delivering a continuous wave of oiled and verified mechanics. One finds oneself with vertiginous impulses: a stunner that the artistic couple knows how to procure, without smearing. 

The Sinner is an erotic hill dripping with fluorescent robotics, with traces of Ebm that seem to come from London's hypothetical embrace with Edinburgh at the end of the last decade: Hamletic, conquering without opposition. 

The EP's title track features two versions: twins with different skins, both capable of triggering an orgasmic brawl of the senses, for it is a deluge of clouds over dance halls, a plunge into the mystery of physicality that speaks to the mind. The Remix version could be the soundtrack to a space voyage, where everything becomes deafening in an unexceptionable way. 

Death Kiss it is a triumph: musical genres are thrown into Veronica's voice and it is a windmill, synthetic in form, that bewitches and drives the dance to become robust, with a melodic piano provided by her vocal chords, which combine perfectly with the music: two suicides that bring captivating emotions to life. Synthpop and Dark Electro are united without creating silly jealousies, and it is a triumph.

With Resist perfection is read, listened to, seen, like an electronic thunderstorm that seeks poetry and finds it: splinters of Darkwave advance with flashes and flashes that illuminate this enchantment that goes beyond the sky. At the end, a synth seems to want to make Coldwave sit up and give way to perfection.


In conclusion: this work is a sublime treatise of Dark Electro that illuminates the light of mystery: Veronica's voice is a silk film that sucks in the air, while the musical wave is able to take us back to the Germany of the 80s and 90s, when she was beating the competition. And to continue her quest and her consequential awareness that this artistic alliance has struck gold in the darkness of infinity...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

15th March 2023



The EP is no 17th March 2023


https://killshelter.bandcamp.com/album/the-sex-tape-sessions-ep




La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...