Visualizzazione post con etichetta Otchim - Reves Brisees. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Otchim - Reves Brisees. Mostra tutti i post

giovedì 9 febbraio 2023

My Review: Otchim - Reves Brisees

 Otchim - Reves Brises


What have we got, old scribe?
A Russian and a Frenchman: Anton Berezin and Jordi, from St Petersburg and Paris, in a project called Otchim, now in its fourth work, the second for the prestigious Label Sierpien Records.
Seven hypnotic souls encircle us between Kraftwerk, Robots, D.A.F. and more, for a temporal journey that lands at the end of the 1970s and starts again at the end of 1983. Everything is there, deposited, certified.
But then a sprinkling of contemporaneity is needed, and the duo inserts it perfectly, like splinterless cylinders, with unquestionable precision.
First of all, the soul: Post-Punk, but without overt displays, because it is kept hidden, inside notes on which electronic attitudes are placed, in which Coldwave and Synthwave play the game, in a splendid draw.
Their undoubted ability is to bring dance into a conscious space, where utility cannot be stopped by fun. Here, then, the seriousness of this record consists of microchips activated to make us become thoughts hired by them to find physicality. A miracle, and it is worth emphasising this. Jordi's singing in French offers romantic feather cells that cannot be deprived of Anton's Sarmatian bassoman, in which he lives the discipline and rigidity that blocks the music beautifully, not allowing it too much sentimentality.

Simply a dutiful and enjoyable album awaits you: don't hesitate...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

9th February 2023


https://sierpienrecords.bandcamp.com/album/reves-brisees








La mia Recensione: Otchim - Reves Brisees

 Otchim - Reves Brisees


Cosa abbiamo, vecchio scriba?

Un russo e un francese: Anton Berezin e Jordi , da San Pietroburgo e da Parigi, in un progetto chiamato Otchim, giunti al quarto lavoro, il secondo per la prestigiosa Label Sierpien Records.

Sette ipnotiche anime ci accerchiano tra Kraftwerk, Robots, D.A.F. e molto altro, per un viaggio temporale che atterra alla fine degli anni ’70 per ripartire alla fine del 1983. Tutto è lì, depositato, certificato.

Poi occorre però una spruzzata di contemporaneità e il duo la inserisce perfettamente, come cilindri senza schegge, con precisione indiscutibile.

Prima di tutto l'anima: Post-Punk, ma senza esibizioni evidenti, perché tenuta nascosta, dentro appunti su cui vengono appoggiate attitudini elettroniche, in cui Coldwave e Synthwave si giocano la partita, in un pareggio splendido.

La loro indubbia capacità è quella di portare la danza in uno spazio cosciente, dove l'utilità non può essere fermata dal divertimento. Ecco, quindi, che la serietà di questo disco consta di microchip attivati per farci divenire pensieri assoldati da loro per trovare fisicità. Un miracolo, ed è bene sottolinearlo. Il cantato in francese di Jordi offre cellule di piume romantiche che non possono essere prive del bassomano sarmatico di Anton, in cui vive la disciplina e la rigidità che blocca splendidamente la musica, non consentendole troppi sentimentalismi.

Semplicemente un album doveroso e piacevole vi attende: non esitate...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

9 Febbraio 2023


https://sierpienrecords.bandcamp.com/album/reves-brisees






La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...