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lunedì 19 settembre 2022

La mia Recensione: Tina & The Hams - Wake the Babies


Tina & The Hams - Wake the Babies




Melbourne al tempo del Covid 19: probabilmente la città più severa con le restrizioni, quando normalmente è una radura accogliente e dinamica, ma, si sa, l’impatto della pandemia ha cambiato giocoforza le cose anche in quello splendido agglomerato urbano.

Tre anime piene di sentimenti vistosi, dalla pelle robusta e acida ma in modo sano, esordiscono con un album al vetriolo, con scorribande psichedeliche e l’attitudine a rendere compatto il cammino di testi pieni di esperienza personale, per poter conferire al tutto l’impressione di trovarsi all’interno di una roccia piena di brillanti e di incantevoli misteri.

Il gioco di incastri delle chitarre, la tastiera, il basso e la batteria sono notevoli, permettendo al ritmo e alle melodie di stabilire un patto che unisce il tutto e lo trasporta dentro l’intimo convincimento di una piacevolezza dilagante. Sono brividi di sudore e riflessione, per quarantadue minuti di amplessi, vibranti, stimolanti dove ciò che si ascolta conforta e stimola. 

Chitarre come lame, cantati e cori pieni di freschezza, in cui atomi di tristezza non possono limitare la dirompente propensione a fare della musica un atto di aggregazione, perché queste dieci composizioni hanno il pregio di convogliare le persone nel medesimo spazio.

I ritmi spesso sono spirali di frenesia che attirano e spingono i corpi a divenire catapulta (su tutte valga la prodigiosa Way), ma anche quando i ritmi e le condizioni del suono rallentano si vivono tensioni necessarie (Minou Granuleux, Hanging Rock, per intenderci), facendo sì che l’insieme ci avvolga donandoci ciò di cui necessitiamo.

Nel caso di Still on You, siamo davanti a suggestioni e suggerimenti attitudinali della nostra mente davvero coinvolgenti, perché la quasi intima propensione a un suono rarefatto concede respiri intensi e pieni di stupore.

Waves from the Sea, nella parte iniziale, ci porta agli scozzesi Man of Moon, per poi attraversare il post-punk infarcito di cellule psichedeliche che trascinano e conquistano.

Un album che ascolto dopo ascolto semina necessità, donando semi di gratitudini perché le canzoni sono generose, eleganti seppur nella loro dirompente intensità, e si diventa sognatori in grado di rivedere la realtà come una possibilità di baciare il benessere che sembrava ormai scomparso, date le vicende a cui ho accennato all’inizio.

E il momento più elettrizzante e capace di contaminare la gioia del nostro esserci è l’intrigante Suicide Girls, che con le sue diverse diramazioni e i riferimenti di qualità scende nel letto come un fulmine buono, senza far danni ma nella condizione di accendere la passione che diventa una piacevole dipendenza.

Con Ice troviamo una nuvola di suono col basso a spingere le dita nel nostro addome, con un cantato quasi sognante, che sembra suggerirci di stare dentro le corsie della nostra intimità.

Per concludere: consiglio vivamente l’ascolto di questo insieme di notevoli composizioni perché abbiamo bisogno di freschezza, di luce e del coraggio di vivere…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

20 Settembre 2022


https://tinaandthehams.bandcamp.com/album/wake-the-babies


https://open.spotify.com/album/0MxXIdoZe1SOawP7QGetfa?si=ZE-SAR88QLyP2C2ZwhhnEQ









My Review: Tina & The Hams - Wake the Babies


 Tina & The Hams - Wake the Babies




Melbourne at the time of Covid 19: arguably the strictest city with restrictions, when normally it is a welcoming and dynamic clearing, but, you know, the impact of pandemic has inevitably changed things even in that beautiful conurbation.

Three souls full of considerable feelings, with a skin tough and sour in a healthy way, debut with a vitriolic album, with psychedelic raids and an aptitude for making the path of lyrics full of personal experience compact, in order to give the whole thing the impression of being inside a rock full of brilliance and enchanting mysteries.

The game of joints of guitars, keyboards, bass and drums are remarkable, allowing the rhythm and melodies to establish a pact that unites everything and transports it into the intimate conviction of rampant pleasantness. These are chills of sweat and reflection, for forty-two minutes of sexual intercourses, a vibrant and stimulating state where what is heard comforts and inspires. 

Guitars like blades, vocals and choruses full of freshness, in which atoms of sadness cannot limit the disruptive propensity to make music an act of aggregation, since these ten compositions have the virtue of channeling people into the same space.

The rhythms are often spirals of frenzy able to attract and push bodies to become catapults (of all of them the prodigious Way stands out in this respect), but even when the rhythms and conditions of sound slow down we experience necessary tensions (Minou Granuleux, Hanging Rock, for instance), causing the whole to envelop us giving us what we need.

In the case of Still on You, we are in front of truly captivating ideas and attitudinal suggestions of our mind, because the almost intimate propensity for a rarefied sound grants intense and awe-filled breaths.

Waves from the Sea, in the opening part, takes us to the Scottish Man of Moon and then through post-punk infused with psychedelic cells that drag and seduce.

An album that listening after listening sows necessity, giving us seeds of gratitude because the songs are generous, elegant albeit in their disruptive intensity, and one becomes a dreamer able to see reality as a chance to kiss the well-being that seemed long gone, given the events I mentioned at the beginning.

And the most electrifying moment capable of contaminating the joy of our being is the intriguing Suicide Girls, which with its different branches and quality references descends into bed like good lightning, doing no damage but in a condition to ignite passion that becomes a pleasant addiction.

With Ice we find a cloud of sound with the bass pushing its fingers into our abdomen, with almost dreamy vocals that seem to suggest we are inside the lanes of our intimacy.

In conclusion: I highly recommend listening to this set of remarkable compositions since we need freshness, light and the courage to live..


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

20 September 2022


https://tinaandthehams.bandcamp.com/album/wake-the-babies


https://open.spotify.com/album/0MxXIdoZe1SOawP7QGetfa?si=VETOdm5rTJ-RNcaSfmiYhg









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