La mia recensione
MORRISSEY - This is not your country
Il titolo è tratto dal film australiano sugli skinhead intitolato "Romper Stomper".
L’eleganza di un respiro che dura il tempo di una canzone è sempre un grandissimo e prezioso appuntamento, anche quando è composta di parole al vetriolo camuffate.
L’ascolto deve sempre essere un quinquennio, minimo, di studio, dove imparare non significhi solo saperne un po’ di più ma diventare intimi con essa, fiori che toccano l’eternità, l’unica concessa, perché una splendida canzone può essere infinita nel tempo e durare millenni.
Il Maestro dell’incanto, il poeta del sorriso storto, il condottiero delle cause perse ma sempre vincitore per il suo coraggio continuo ed estremo, Mr. Morrissey, da Stredford, ci ha consegnato una raccolta di ferite con saggezza in pochi minuti.
Con questo brano siamo testimoni, inermi e addolorati, principi cupi senza trono, le mani bucate che parlano del nostro incessante sbandamento, la strada che, diventata sentiero, ci disperde tutti.
Qui non troverete varianti, momenti esaltanti dove poter cantare, solo una fiumana di lacrime mute, bollenti dentro gli occhi ed una voce che farà sentire il brivido di un dolore aggiunto a questa storia che, sia che unisca o che divida, è molto più di una fotografia, è un raggio X impietoso, una tac, quello che vi fa più comodo pensare.
Rimane l’amarezza e la bellezza che si trovano contemporaneamente nello stesso posto. Moz li fa stare lì per sette minuti e ventitré secondi, un infinito che scende tra le sue note e parole per non morire…
Alain Whyte, musicista dotato di mille petali e sensibilità ormai rare, scrisse questo vento di piume con una breve successione di accordi, un arrangiamento struggente, dando così a Moz la possibilità di devastarci, di inchiodarci alla collina dei pensieri, dove fa freddo e piove tutto il giorno.
E poi lei, unica, inimitabile e qui più struggente che mai: la voce, con il suo cantato trascinato, le piccole incursioni verso saliscendi di tonalità di registro, senza però mai togliere dal suo timbro una cupezza quasi insostenibile, arriva nella mente, prima che nel cuore, per essere quel graffio che potrebbe svegliare le nostre coscienze.
Prodotta in modo magistrale da Danton Paul Supple, capace di dare brillantezza ad un suono mentre cavalca la nebbia e di completare l’arrangiamento, la canzone parte buttandoci sin da subito, nei primissimi secondi, in musica da film thriller. D’altronde siamo in quei dintorni, con le parole di Morrissey che, guardando e annotando lo schifo crescente, non può che fissare il tutto con parole con la testa bassa.
Chitarre e tastiere che cercano un richiamo alla musica popolare inglese, tintinnii a illuminare le tristi scene, sino a graffi e tamburi che prepotenti si affacciano per calcare la mano.
Quando un brano profuma di rassegnazione, il soldato britannico punta la sua arma e non ci resta che cucirci la bocca: davanti a questa canzone si può rimanere solo muti.
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
24 Luglio 2021
Road blocks and fire
Barbwire upon barbwire
This is not your country
Armoured cars, corrugated scars
Graffiti scrawls:
"This is not your country"
"Home sweet fortress"
"Gunshot" - "We hate your kind"
"Get back!"
"This is not your country"
I need some air
And I'm stopped and repeatedly questioned
Born and raised
But this is not MY country
We're old news
All's well
Say BBC scum
One child shot, but so what?
Laid my son
In a box, three feet long
And I still don't know why
A short walk home becomes a run
And I'm scared
In my own country
We're old news
All's well
Say BBC scum
Everybody's under control
Of our surveillance globes
We're old news
All's well
And thirty years could be a thousand
And this Peugeot ad
Spins round in my head
British soldier pointing a gun
And I'm only trying to post a letter
A short walk home becomes a run
And I'm scared, and I'm scared, I'm scared
Old news
All's well
BBC scum
You've got more than the dead, so zip up your mouth
Zip up your mouth
Zip up your mouth
Zip up your mouth
You've got more than the dead, so zip up your mouth
Zip up your mouth
Zip up your mouth
Zip up your mouth
You've got more than the dead, so zip up your mouth
Zip up your mouth
Zip up your mouth
Zip up your mouth
You've got more than the dead, so zip up your mouth
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