martedì 13 giugno 2023

Le mie Recensioni: Noromakina - Luna (singolo) e Vile Vortex (album)

Noromakina  – Luna

Era il 2009 e nella Bogotà piena di contrasti, Juan Manuel, A.k.a Mel Zb., cominciava la sua stabile permanenza artistica che lo condusse a esordire l’anno successivo con il singolo Despair. Nulla può fermare questa mente ricoperta di polvere sudamericana: il calore e il freddo come la piantina di una sofferenza che dilata il suo battito per avvolgere ciò che si imbatte nel suo campo gotico. 

L’ultimo drink alcolico è Luna, manifesto elettronico, imbevuto di liquidi Retrowave, EBM e la consueta abilità di portare il mix di Post-Punk e Synthwave nel suo cantato, il recitativo che immobilizza ogni distrazione. Musica avvolgente, trascinante, davvero un cocktail sublime di liquidi color porpora, in grado di annebbiare ogni resistenza e conquistare un ascolto che si genuflette di fronte alla potenza perfettamente allacciata alla melodia minimalista. Una serie di chiodi elettronici che vengono martellati dalla sua volontà, regina unica di un brano in odore di perfezione. 



Noromakina - Vile Vortex

Un album può avere la capacità di raccogliere i passi di un percorso, di esibire i segnali di bisogni comparabili a movenze attitudinali piene di costellazioni magiche e non sempre buie. Mel Zb scalda la notte con valanghe di beats, di scorciatoie sensoriali per far irrigidire i nostri corpi in danze nervose ma stabili. Un Maestro di eleganza che fortifica i crateri dei generi musicali in forte bisogno di essere rivitalizzati. Puntuale, preciso, il musicista Colombiano sferra l’attacco alla mediocrità con dodici vascelli, con intorno a loro la sintomatologia di un'estasi che cerca di procurarsi cibo con i nostri ascolti e di contagiare ogni nostro desiderio. Con la perfetta masterizzazione di Pedro Code (il geniale Principe della macchina darkwave IAMTHESHADOW), si assiste a una prodigiosa corsa nel cuore dei primi anni Duemila, con manciate di sguardi verso l’EBM più colta della fine degli anni Ottanta. Il sincrono perfetto di strumenti analogici e il moderno campionario digitale, mette l’artista nella condizione di poter oscillare nelle onde lunghe delle possibilità, mischiando le carte, mentre la dance floor non smette di ricevere stimoli e creare piacevoli e cupi intasamenti. Una dimostrazione di forza, una condensa di ispirazioni e conflittualità ammaestrate per poter sviluppare una notevole ricerca. Un disco che odora di internazionalità, libero di spargere le sue spine, con in aggiunta un notevole lavoro di liriche gonfie di mistero, come una ferita incomprensibile ma che si rivela piacevole. L’album accende ricordi, fa visitare zone della mente come una necrosi che produce vitamine, una gamma infinita di contraddizioni incredibilmente scaltre nel divenire gemme, per oscurare maggiormente la notte, per celebrarne la bellezza e il senso, mentre il fiato viene sparso nella zona danzante…

Alex Dematteis

Musicshockworld

  Salford
  14 Giugno 2023


Noromakina - Luna

https://noromakina.bandcamp.com/track/luna


Noromakina - Vile Vortex

https://noromakina.bandcamp.com/album/vile-vortex


https://coldtransmissionmusic.bandcamp.com/





Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

La mia Recensione: The Cure - Songs Of A Lost World

  The Cure - Songs Of A Lost World “La vita dei morti dura nella memoria dei vivi” - Cicerone Fa male. Potrebbe bastare così. Si entra nel m...