SOFT VEIN - VIOLENTIA
Genuflesso, stordito, ammirato, il vecchio scriba applaude Justin Chamberlain che con il suo progetto solista corre sul suo cavallo alato tra le praterie, che sono zone miste gonfie di gioielli Darkwave sempre pronte a scrivere nuove storie di accoglienza alla Coldwave e una elettronica sottile, pungente, ma mai con i fari accesi su di sé.
Un singolo che inizia con un synth che poco dopo si ritrova sommerso da una teatralità sonora che rasenta la commozione più profonda: un approccio ebm spogliato dall’irruenza, ma che aleggia per stabilire che esistono confini nelle praterie che vanno cancellati. Un incedere robotico, un mantra vocale che aspira il cuore e lo getta nel vento. Una strofa infinita, la forma canzone viene frustrata e annichilita e regala un'emozione ammaestrata tipica della Germania più ruvida. L’artista di Los Angeles offre a tutti noi un nodo scorsoio su cui la nostra pelle può sorridere…
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