domenica 5 marzo 2023

La mia Recensione: Sparkler - Big Sonic Chill

 Sparkler - Big Sonic Chill


Quando il vecchio scriba sceglie la musica di cui scrivere vi è sempre un incanto, un fatto inespugnabile che genera fascino e la certezza che tutto ciò sia l’attrazione che giustifica una recensione.

E quando si parla di un album come quello della formazione di San Diego, allora la sorpresa prende ogni vena pulsante e la intinge nella gioia. Dopo diversi singoli ecco un cataclisma, una folgore, una pennellata di luci in solchi illuminati da uno Shoegaze sognante e da un clamoroso Dreampop incandescente. Canzoni all’interno di una bolla piena di distorsioni, vibrazioni, con l’evidente dimostrazione che questi generi musicali abbiano una memoria che non permette la dispersione: un disco che protegge trent’anni è prezioso già di per sé. 

Non è per tutti, apparentemente, questo Big Sonic Chill: la melodia, presente e sinuosa, è all’interno di moti sonori che esaltano i nervi ispidi, tira i capelli con distorsioni e riverberi capaci di mettersi dentro i fulmini ed è proprio per questo motivo che vi saranno persone che faticheranno ad amarlo. Poco male: le cose migliori raramente arrivano alla massa e, quando lo fanno, la modalità è quella della lentezza.

Non vi è dubbio della validità di questo lavoro: ogni nota, ogni sincrono, ogni impeto, ogni cosa è l’avamposto di una coscienza che fa della cura del suono il senso per definire l’attitudine e la passione per un fare artistico che conduce alle porte del paradiso. Quattro cavalieri per otto schegge: il lavorio del drumming è una lacrima da baciare, la morbidezza e la forza del basso è la sintassi Psichedelica che bacia il Noise, le chitarre sono un impasto di vibrazioni con la valigia per visitare le contorsioni che si sciolgono sotto le loro dita.

Gli Sparkler sono una mitragliata di slanci, gruppo composto di frenate rese aggraziate dal salvagente delle loro struggenti melodie,  una polvere da sparo che gioca tra le nuvole: Softer Hold è qui a rappresentarlo.

Se volete contatti tra Dreampop e Shoegaze in una stretta di mani belle salde, allora ascoltate Silly Things e sarete nella storia di questi generi musicali: un feedback nella parte centrale vi spronerà e sarà la colla per legarvi a questa band per tutto il vostro futuro.

E che dire di Honeydrip? Lo Shoegaze che lotta, graffia, sommerge il sogno di melodie controvento e spazza le paure che la morte possa chiudere le ali a questo fiume ridondante di petali dalla faccia pulita.

Quello che troverete nelle altre canzoni è la certezza che apprezzare, desiderare e amare quello che ascolterete farà già di voi anime splendide come questi ragazzi.

Che sia idillio di un incontro prolifico di pensieri, perché l’album è una crema che uccide i batteri: lunga vita allo Shoegaze, lunga vita agli Sparkler!


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

5 Marzo 2023


https://sparklersd.bandcamp.com/album/big-sonic-chill








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