Mother’s Son - Silence Starved EP.
Ma che belle queste incursioni a Melbourne, specialmente quando spazzano via l’idea che in quella città vivano solo persone illuminate dal sole e dalla gioia di vivere. Ascoltare queste tre canzoni è baciare una amara verità in bocca. La Coldwave lascia l’Europa e miete vittime sacrificali, meravigliose, attente, capaci di imparare che anche in quella parte del mondo vi sia modo di espandere distese di tenebra, anche se non troppo cupa. La sensazione che la veste gotica possa ispessire le plumbee atmosfere diventa certezza con Silence Starved, una principessa con la delicata propensione a divenire un mantra come conseguenza di linee di synth incantevoli. La successiva Winter’s Light mostra segnali di Post-Punk fuoriuscito da Manchester (England) nel 1983, per poi incontrare l’elettronica tedesca della Francoforte mai doma. Con l’abilità di mostrare la faccia quasi dance-pop, delle tre è quella che presenta maggiori soluzioni artistiche. La finale From Now è la chicca che incanta: piena di pathos che esce dalle nubi Coldwave Belghe, presenta una morbidezza presunta, un ghigno diabolico che è ingannato dal cantato cadenzato, mentre la musica è un sibilo nel cervello e il basso il martello che paralizza gli arti nel momento in cui provano a ballare. Un lavoro che saprà divenire miele macchiato dal sale…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
16 Marzo 2023
https://mothers-son.bandcamp.com/album/silence-starved-ep
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