Christabel Dreams - When I Close My Eyes
Il passaggio del tempo, in una città come Roma, ha l'attenzione di molte anime, soprattutto di quelle che abitano lontano dalla capitale italiana. L’unica ruota che fa quadrare le cose è proprio rappresentata dal movimento delle lancette. Nel luogo che ha conosciuto gloria e visibilità, ora vivono moti di stanchezza, distacco, nausea, e la fatica porta all’arrendevolezza, al fastidio e all’errore madornale di non tenere conto di chi ha qualità elevatissime, come i Christabel Dreams, che sin dal nome rivelano come il tempo (che vive nei sogni) sia davvero un elemento importante della loro esistenza. La loro carriera quest’anno è divenuta maggiorenne, ma ancora non ha avuto la possibilità di vivere la sua esistenza all’interno di abbracci e accoglienze che ne riconoscano i meriti: che sia un mistero o meno al vecchio scriba non interessa, perché lui considera scandaloso tutto questo.
La linea melodica, così bistrattata e mai considerata appieno dalle band italiane quando si tratta di alcuni generi musicali legati al Post-Punk, da parte dei tre romani è notevole, trascinante, e sa abilmente condurre a movimenti di struggenti emozioni. La canzone in questione (un singolo, sperando in un imminente album) cavalca le praterie degli anni ’80, ma con quei battiti armonici deliziosamente inseriti nel dna di un Paese ormai dimentico di se stesso. Delicatezza e abbandono umorale sentenziano un approccio che fruttifica secondo dopo secondo, con il basso che tiene in mano il cuore pulsando come se avesse l’infinita forza nei suoi respiri, la tastiera è camaleontica e spaziando tra le note dipinge il cielo di nuvole che, partendo dai Clan Of Xymox più intimi, si getta nella Coldwave Greca degli anni ’90, non dimenticando di costruire castelli di suono decadente senza piangere sui tasti. Ecco, la saggezza è il buon senso di non voler essere roboanti, bensì timidi portatori sani di scintille di pioggia che nella evocazione centrale accendono la bajour dell’incanto.
La forma canzone non stringe il fiato perché sia la strofa che il ritornello sanno essere capaci di rimanere fissati nella mente, non c’è bisogno alcuno di aspettare un cambio di direzione: come un’onda non si separa da se stessa, così fa questo brano, un lungo sogno d’amore che è oltraggioso in quanto non rinuncia mai a omaggiare l’antica necessità di sussurrare e non di urlare.
Si potrebbe definire il tipo di musica con un elenco di generi che essenzialmente il vecchio scriba considera inutili, in quanto non descriverebbero la bellezza e la necessità dell’ascolto di questo mantra pacifico color lacrima in volo.
Emmanuele Viola (basso e synth) scrive un testo che scorre sotto la pelle del mistero, con un linguaggio altamente onirico, delicato ma potente al contempo, mettendo in scena un insieme incredibile di movimenti insinuanti come l’attesa e i segreti, il freddo e l'egoismo, in un mix in cui i pensieri e i sentimenti vivono dentro i fili di un telefono. Così fa la musica: perlustra e apre se stessa verso la modalità di un carroarmato con i fiori sotto i cingoli, perché potrebbe ferire e invece si rivela complice perfetta del testo.
Francesco Mignogna suona la batteria, e tutto potrebbe bastare: ha il cuore di un ruscello e la potenza di un legnetto che nuota senza attrito, con la potenza misurata e la fantasia che vola tra le sue bacchette.
Christian Gatti è una strega vocale, un osso che si sbriciola nel nostro petto per accendere calore vero: sensazionale e potente, canta come se potesse spegnere gli ardori e invece ne crea di suoi, in un modo magico, facendoci strofinare gli occhi. Il suo cantato fa mutare la pelle, che diventa un raggio lunare in un giorno di coccole.
When I Close My Eyes è un sogno nel traffico dei nostri bisogni e, tramite il suo ascolto, siamo resi mansueti e votati a una introspezione sempre più necessaria: se dobbiamo essere consapevoli di ciò che non va, che sia almeno questa canzone a tenerci per mano…
Grazie Alex❤️👏👏
RispondiEliminaA te❤️
EliminaChristian Gatti è una strega vocale...solo tu riesci a trovare parole così evocative. Grazie Ale ❤ e grazie alla strega Christian 🙃👏
RispondiEliminaGrazie❤️❤️❤️
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