False Figure - Castigations
Oakland, la città ideale per il vecchio scriba, produce tonnellate di dolore, spruzza identità in decomposizione e apre il cimitero della vita per iniettare musica tremenda e veritiera. Con simili presupposti ascoltare questo album e vedere la band in un mortale stato di forma è un piacere prelibato e infinito. Colpi di Deathrock e Post-Punk avvelenato dalla penna del leader André Ruiz, un guerriero ferito e successivamente contagiato dall'ondata necrofila degli anni ’80, che sia il nord-ovest americano o la vecchia Europa, quella Inglese dei Killing Joke, dei The Chameleons e dei Cure, o quella dei tedeschi Belfegore.
Il basso e la chitarra sono atroci delitti in essere, ciechi e irrispettosi, sparano ovunque e comunque, per sterminare la felicità. Nei versi aleggia il bisogno malinconico di dubbi in fase di resa, con la musica che dà loro una mano, anzi, si direbbe una spinta finale per il precipizio. Se questo è un disco di debutto, difficile è immaginarne altri visto il caos che regna e, se invece ne scriveranno ancora, allora si dovrà credere alla resurrezione: lo scriba tifa affinché nessuno muoia, ma sperando che non vi sia scheggia di fuoco a mancare nel loro futuro, perché questo lavoro avvicina alla fede ridotta in frammenti di ogni sconfitta, piacere sublime...
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
24 Gennaio 2023
https://transylvaniantapes.bandcamp.com/album/false-figure-castigations
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