Second Layer - Courts Or Wars
Londra ci ha chiamato e quella volta non si poteva scappare: quella band ha scritto un album assolutamente capace di portarci nelle sue derive Post-Punk, allucinate e abbagliate da artefizi che comprendono l’elettronica selvaggia e un impianto gotico per scurire i pensieri, con l’atteggiamento Industrial senza lasciarne troppo evidenti le tracce, in un gioco perfetto di equilibri. Ma sapete la cosa più importante? Era il 1979, poi anche il 1980, ed era un gruppo composto da Adrian Borland e Graham Bailey, che contemporaneamente hanno iniziato a scrivere le pagine della storia dei Sound.
Ma questo insieme è maestoso, un portale di novità assolute, perfezionando il Post-Punk che in quei mesi scoppiava nelle vene degli artisti di mezzo mondo. Calibrato, vulcanico, spigoloso, è un duello continuo tra le chitarre e il basso, che prendono l’apparato uditivo e lo educano al mistero e alla forza. Quei due non avrebbero mai più composto brani così taglienti, disturbanti, come cubetti di ghiaccio lanciati violentemente nella stiva della nave del rock. Minimalista, convulso, con l’intenzione di scandagliare possibili movimenti alienanti, il tutto soffoca in generosità, sviluppando il sentimento della paura dalla faccia pulita. Undici episodi, un barcollare più dentro la scena più di Sheffield che in quella di Londra, in cui i ritmi conoscono accelerazioni e l'emergenza delle parole si trasferisce sulle note per un lavoro crepuscolare ma ribelle, nel mare magnifico di contraddizioni odoranti di perfezione.
Amaro, ribelle, con lampi continui di genialità non trattenibile, Courts or Wars è il manifesto della bellezza che graffia il futuro…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
12 Aprile 2023
https://secondlayer.bandcamp.com/album/courts-or-wars
Insomma, viene voglia di ascoltarlo
RispondiEliminaNe vale la pena.
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