lunedì 6 marzo 2023

La mia Recensione: The Hangman’s Daughter - Serafina Who Knows (ALT MIX CLEANED UP)

 The Hangman’s Daughter - Serafina Who Knows (ALT MIX CLEANED UP)


Perdersi nel vulcano del dolore per dimenticare l’illusione del piacere: Serafina tutto questo lo sa e ce lo dice attraverso un mantra bellico, devastante, fatto di deliziose cortecce gotiche, per rendere il sogno un animale morto da poco. Chitarre, Voce, Basso, Batteria, nel delirio che ammanta, agguanta, schiaccia, consuma i nervi durante la danza del respiro morente. Manifestazione di classe, innegabile, nel vortice continuo che, attraverso il cantato che a volte pare uscito dal respiro amorfo di Peter Murphy, rende il tutto completamente e piacevolmente folle. La band di New York ha il petrolio nel cervello e ci inquina il nostro con questo muro che frana dentro di noi ascolto dopo ascolto. Che sia Goth, Post-Punk o chissà cos’altro, a un certo punto non ci interessa più: gli Hangman’s Daughter hanno fatto della nostra mente un sepolcro danzante e stiamo celebrando tutto questo con la canzone che prenderà residenza nei nostri respiri spenti…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6 Marzo 2023


https://thehangmansdaughter.bandcamp.com/track/serafina-who-knows-alt-mix-cleaned-up




My Review: The Hangman’s Daughter - Serafina Who Knows (ALT MIX CLEANED UP)

 The Hangman's Daughter - Serafina Who Knows (ALT MIX CLEANED UP)


Losing oneself in the volcano of pain in order to forget the illusion of pleasure: Serafina knows this and tells us through a warlike, devastating mantra made of delicious gothic barks, to make the dream a recently dead animal. Guitars, Voice, Bass, Drums, in the delirium that cloaks, grabs, crushes, consumes the nerves during the dance of dying breath. Manifestation of class, undeniable, in the continuous vortex that, through the singing that at times seems to come out of Peter Murphy's amorphous breath, makes the whole thing completely and pleasantly insane. The band from New York have oil on the brain and pollutes ours with this wall that crumbles inside us listen after listen. Whether it's Goth, Post-Punk or who knows what else, at some point we don't care anymore: The Hangman's Daughter have made a dancing sepulchre of our minds and we are celebrating this with the song that will take up residence in our dulled breaths...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6th March 2023


https://thehangmansdaughter.bandcamp.com/track/serafina-who-knows-alt-mix-cleaned-up




La mia Recensione: Devoted Sinners - The Mediocre Goth Club

 Devoted Sinners - The Mediocre Goth Club


Un uomo solo al comando delle operazioni, forse non belliche, ma che creano quel delizioso dolore, sopportabile, che rende l’ascolto di questo brano l’apoteosi dell’attenzione. Tutto si fa concreto all’interno dello sciame gotico messo dentro una casa Post-Punk, dove l’elettricità dell’aria è palese. Il cantato è un lamento delizioso, esibito in modo perfetto con inserti elettronici che suggeriscono di percorrere il sentiero Coldwave che gli fa da base di lancio e tutto condurrà a ballare in una fuga inevitabile.

Il suono è curato, il pathos connette a tensioni pronte a esplodere, espedienti maligni escono dai synth, protagonisti, insieme al basso, di questa innegabile dimostrazione di classe. Una canzone arcobaleno, con il grigio, il nero, il marrone, il viola a riempirlo, per connettere la tensione all’emozione più effervescente, nel mare tossico di una dipendenza intelligente…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
6 Marzo 2023




My Review: Devoted Sinners - The Mediocre Goth Club

Devoted Sinners - The Mediocre Goth Club


A lone man in charge of operations, perhaps not warlike, but creating that delicious, bearable pain that makes listening to this track the apotheosis of attention. Everything becomes concrete within the gothic swarm placed inside a Post-Punk house, where the electricity in the air is blatant. The singing is a delightful wail, perfectly displayed with electronic inserts that suggest the Coldwave path that leads to dance in an inevitable escape.

The sound is polished, the pathos connects to tensions ready to explode, malignant gimmicks emerge from the synths, protagonists, together with the bass, of this undeniable display of class. A rainbow song, with grey, black, brown and purple filling it, connecting tension to the most effervescent emotion, in the toxic sea of an intelligent addiction...


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
6th March 2023




La mia Recensione: Bonnie Trash - Hail, Haile!

 Bonnie Trash - Hail, Haile!


I gemelli: che mistero infinito, un'esplorazione continua di ciò che magnetizza, sorprende, stupisce. Se poi tutto ciò lo guardiamo nel contesto musicale allora c’è da impazzire, come nel caso delle sorelle Bortolon-Vettor, che con Bonnie Trash hanno trovato modo di infettare il suono con sbarramenti, veleni continui e le loro inclinazioni a fare dell’ascolto un trauma piacevole, generando ingordigia all’insegna del trascinamento dei sensi verso le zone folli.

Dopo lo strepitoso album Malocchio dello scorso anno, arrivano tre canzoni a ispessire il caos, per generare l’estasi che seduce e che ci rende obbedienti. Spaziano nei generi musicali, adoperano soluzioni che mortificano i pensieri di sopravvivenza e fanno del loro operato artistico lapidi in cammino, con le reminiscenze che vengono messe in pausa per generare un senso di libertà totalmente cruda e vibrante. Tre brani e tre allucinazioni, per fare in modo che lo spazio diventi il luogo in cui le loro catene ci stringono i polsi ma anche la gola: la bellezza può uccidere. Che sia Post-Punk, Industrial o che contengano piume Shoegaze, poco importa: non è musica questa, ma un delizioso cratere nel quale affogare è il piacere sublime!

Il meraviglioso inganno incomincia con una danza che suscita emozione come colla calda, tra i bagliori gotici e le vesti del Post-Punk che sopravvive al tempo. La voce è un semaforo delle vibrazioni, un saliscendi, con le chitarre balbuzienti e taglienti a tramortire.

Il secondo incontro sonoro  non è che un delirio ipnotico uscito dalle vene di Genesis P-Orridge in un giorno mentre i lupi sfidano le luci del giorno: un suono perverso, continuo, un recitato che annichilisce le preghiere fanno di tutto ciò un irresistibile sentiero pagano per dare alla follia il suo regno. Poi arriva il crescendo che annienta e spacca il cielo in mille pezzi…

L’EP geme, tra soffi di vento e rumori tiepidamente roventi, per trovare il suo ultimo respiro con la terza esibizione di forza cupa: la canzone che dà il titolo al progetto è un cortocircuito dei pensieri, un’esibizione di atomi Neo Folk inclini al ricovero obbligatorio in un ospedale psichiatrico, con il suo incedere che rimanda a un gregge di iene nel deserto. Lamenti, ferraglia, colpi nella notte, tensione e ipnosi per convogliare il tutto verso la ricerca sistematica della paura che si presenta: il vecchio scriba sbava dal piacere per questa marcia cacofonica che rende schiumanti i pensieri…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6 Marzo 2023


https://handdrawndracula.bandcamp.com/album/hail-hale




My Review: Bonnie Trash - Hail, Haile!

 Bonnie Trash - Hail, Haile!


Twins: what an infinite mystery, a continuous exploration of what magnetises, surprises, amazes. If we then look at all this in the musical context, then we can go crazy, as in the case of the Bortolon-Vettor sisters, who with Bonnie Trash have found a way to infect the sound with barrages, continuous poisons and their inclinations to make listening a pleasurable trauma, generating greed in the name of dragging the senses towards crazy areas.

After last year's resounding album Malocchio, three songs arrive to thicken the chaos, to generate the ecstasy that seduces and makes us obedient. They range across musical genres, employ solutions that deaden survival thoughts and make their artistic work tombstones on the road, with reminiscences being put on hold to generate a sense of totally raw and vibrant freedom. Three tracks and three hallucinations, so that space becomes the place where their chains grip our wrists but also our throats: beauty can kill. Whether Post-Punk, Industrial or containing shoegaze feathers, it matters little: this is not music, but a delicious crater in which drowning is the sublime pleasure!

The marvellous deception begins with a dance that stirs up emotion like hot glue, amidst the gothic flashes and robes of Post-Punk that survives time. The vocals are a semaphore of vibrations, an up and down, with stuttering, edgy guitars to stun.

The second sonic encounter is nothing but a hypnotic delirium spilling out of Genesis P-Orridge's veins in a day while wolves defy daylight: a perverse, continuous sound, a prayer-annihilating recitative make it all an irresistible pagan path to give madness its reign. Then comes the crescendo that annihilates and smashes the sky into a thousand pieces....

The EP groans, amidst gusts of wind and tepidly searing noises, to find its last breath with the third performance of sombre force: the title song is a short-circuit of thoughts, a display of Neo Folk atoms prone to compulsory admission to a psychiatric hospital, its gait reminiscent of a herd of hyenas in the desert. Wailing, clanking, blows in the night, tension and hypnosis to channel it all towards the systematic search for the fear that presents itself: the old scribe drools with pleasure at this cacophonous march that makes thoughts foam...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

6th March 2023


https://handdrawndracula.bandcamp.com/album/hail-hale




domenica 5 marzo 2023

My Review: Antipole • Paris Alexander / Perceptions


Antipole - Paris Alexander / Perceptions


Two absolute stars return to collaborate producing a stunning single, in anticipation of the album coming soon.

Meanwhile: the astonishment is equal to the very high appraisal that the old scribe has of these characters, who offer the art of music yet another river on which to stretch out the body of one's mind, for the immense pleasure of being inside a song that sounds like a forest moving at night, in the far north of thoughts, to conquer the dance and the conviction that Karl and Paris are souls with a scalpel in their hands and that for the umpteenth time they are operating on the mode of how a song is composed to establish the possibility of perfection, which, punctually, is revealed.

Two hundred and twenty-eight seconds of Darkwave oscillations and Coldwave aromas, among breaths shrouded in mist, to allow the electronics to play their part, like glue. The sensual movement moves forward, meeting Karl's guitar that sows tears in flight, while Alexander's voice feeds enchanting perceptions and at the same time gives a pleasant unease. All this over a carpet of keyboards that take hold of thoughts and seduce them, impact with them and bring them together. Something sad, prone to fragility, comes out of this spectacular, classy performance, making us realise that the two's art is not detached from reality but rather photographs it: a consoling act of great importance. Music, like ice with a sensual progression, crosses the North Pole, tracing trails even in the sky: it seems that this is the area for a resounding discovery, an artistic swing that brings something expected because, let's face it, one is always looking forward to the work done together by these two creatures who know how to stun us. When pleasure and pain become an embrace that makes us aware ...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

5th March 2023

https://antipole.bandcamp.com/album/crystalline




La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...