Brigitte Handley - Cyber Nation
Arriva il momento in cui si contestualizza, attraverso una precisa razionalità, una serie di malesseri e si suonano campanelli d’allarme, si getta la propria coscienza per le strade del mondo, si stimola un risveglio che possa lasciare libere le persone dalla modernità che ci rende soldatini ubbidienti, ma inconsapevoli dei drammi che il potere impone.
Brigitte Handley, la poetessa del brivido, della dolcezza, tira fuori gli artigli e, insieme a tre fedeli compagni di viaggio, scrive un brano che dalla teoria cerca di svincolarsi per essere una realtà che modifichi l’esistenza. Parte dal proprio io per trasformarsi in una voce della comunità mondiale, tra zombies e dipendenza cronica dalla tecnologia, capendo come i limiti lavorativi influiscano sulla modalità del tempo vissuto e sull’impossibilità di accorgersene.
Per farlo, musicalmente, mantiene presenti le pillole preziose delle sue melodie da cantante solista, riconfermando però la svolta creata con Köln, in cui un dark electro vibrante consente una potenza diversa da quella vissuta ai tempi della band The Dark Shadows, di cui era la voce, la chitarra e la tastiera.
Non manca la sua voce vellutata, la dolcezza, la sua peculiare propensione a rispettare gli ascoltatori con il suo garbo e i fiori nell’ugola.
Ma Brigitte è una donna che continua a maturare, in tutti gli aspetti, si mette in discussione, lo fa anche seminando caos in ogni aspetto del mondo e abitandolo con il senso di responsabilità che diventa anche il nostro.
Si danza pensando, con i nostri riti attuali che lei osserva e invita a cambiare, attraverso il moog, il theremin, il vocoder, tastiere e synth e un fascio colorato che ispira la voglia di un arcobaleno nel cervello e un rifiuto nei confronti dell’imbecillità collettiva. Colpisce duro la fata australiana e lo fa perfettamente, come donna adulta in un mondo rincoglionito dalla modalità che il Potere ha creato per renderci obbedienti.
Lei no, contesta e prende il controllo della sua obiettività, scrivendo un brano che dovrebbe essere il nostro altare pagano riconoscente, per la qualità e la profondità del messaggio trasmesso.
La sua musica vive di una modalità attuale, comprensibile, afferrabile, votata al coinvolgimento dato dalla splendida produzione che esalta la perfetta dinamica, utilizzando la velocità per non sprecare tempo, in un vortice di transistors e muscoli pettinati bene al fine di non fare male alla vista di queste movenze, testuali e sensoriali, in cui sperimenta il suono moderno solo per essere più comprensibile. La canzone, però, ha un qualcosa di antico, proviene da realtà lontane che non vogliono morire e che, nel loro lungo elenco, non desiderano perdere il desiderio di poter vivere ancora.
Un gioiello che deve arrivare a chiunque e partorire menti in grado di evolversi nel rispetto del tempo (la nostra unica stazione vitale), per poter trascorrere davvero la vita in modo sensato.
Brigitte ha colpito ancora: tocca a noi ora, attraverso l’ascolto di questo gioiello, fare altrettanto…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
13th April 2025