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giovedì 20 aprile 2023

La mia recensione: Ground Nero - Stars

 Ground Nero - Stars


Siano puntati i riflettori sul meraviglioso Belgio. Questa band ha scritto un miracolo temporale, stilistico, dalle indubbie qualità, in grado di graffiare l’anima anche all’acciaio. Si pensi ai Fields of the Nephilim tenebrosi, in un giorno di pioggia, ai Joy Division con l'assenza di ogni volontà di vivere, e si avrà Stars, il nubifragio del cuore, la lentezza della processione che contempla il cielo e rende assente il vivere terreno, una tristezza che cammina e causa artriti nelle mani della mente, dove nessuna arca sarà in attesa per salvarci…

Sciamanica, rigida, connette la Darkwave alla Coldwave, il Gothic Rock al Post-Punk, ma questa è solo la superficie, un fatto che non stabilisce il valore di questa ondata di fumo nerastro…

Un brano che fa male, è utile alla causa della consapevolezza, punisce, e aiuta la verità a non circondarsi di inganni. Tetra, cupa, sa analizzare l’umore sempre più nero e lo bacia…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 Aprile 2023


https://groundnero.bandcamp.com/track/stars




venerdì 24 marzo 2023

La mia Recensione: Pothamus - Varos (vinyl version)

 Pothamus - Varos (vinyl version)


C'è un Belgio meno conosciuto, non quello della bici, non quello della Coldwave, bensì rappresentato da questa band stratosferica, un camaleonte musicale dalla pelle dorata, capace di irradiare energie e di provocare  sani effetti collaterali .

Il vecchio scriba qui prende in considerazione un singolo, prestissimo vi parlerà dell’album di tre anni addietro.

Cupo l’inizio, su un terreno colmo di nebbia e di palpiti stralunati, come usciti da un terremoto, per creare suspense e fremiti controllati. La voce produce un cantato di matrice lontana, psichedelica, zona Londra 1966. La musica è un meteorite lento, Post-Rock, con impronte Doom tenute sapientemente a freno. Ci sarà un atterraggio lunare per fare rifornimento di quell’energia che porterà a uno slancio essenziale per il drumming, in un crescendo di celestiale intensità.  

L’incedere del brano costruisce un piano immaginario capace di agglomerare pulsioni e riferimenti che sono qui ammaestrati in modo delizioso: ci si perde, ci si trova, si compatta il bisogno di trovare nella musica una culla sognante che tenga sveglia l’adorazione per pensieri sottili…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

24 Marzo 2023


https://pothamus.bandcamp.com/track/varos-vinyl-version-ft-stefan-de-graef







mercoledì 20 aprile 2022

La mia Recensione: CRYPTOCHROMA - Crépuscule (Featuring Leila Venus)

 CRYPTOCHROMA - Crépuscule (Featuring Leila Venus)


Il Belgio, terra a me cara e preziosa, sia per la musica che per il ciclismo, sta vivendo un momento molto fertile ma, come accade spesso da quelle parti, i riflettori sembrano spenti.

Ed è un peccato perché se pensiamo a Cape Sidereal e al suo side project chiamato CRYPTOCHROMA potremmo davvero beneficiare delle sue atmosfere sognanti non prive della possibilità di farci danzare.

Dopo l’album di esordio Numb del 2020, eccolo tornare con un singolo magnetico, sensuale, liberatorio. Per farlo si è avvalso della collaborazione di Leila Venus, la cantante parigina dalla voce piumata, calda e serpeggiante.

Il brano in oggetto è un flusso Minimal Wave inzuppato di una elettronica sottile, quasi nascosta ma efficace.

Cape Sidereal trova una melodia contagiosa, un getto di aria fredda che attraversando il deserto rimane intatto perché la canzone sembra davvero affacciarsi sulle colline di sabbia al tramonto, con il synth che gonfia questa sensazione atrabile.

Tutto si appiccica sofficemente alla pelle,  facendo sentire il passare del tempo e i movimenti nomadi della mente come un qualcosa di estremamente semplice.

Lo spettacolare uso della voce di Leila distribuisce rose blu nel cuore con il suo forte e intenso accento francese sino a cantare nella sua lingua madre nel ritornello.

Ed è pura estasi perché nella semplicità la canzone non abbisogna di null’altro: rimane inchiodata nella testa procurando il bisogno di ripetuti ascolti.

Un quasi buio davanti agli occhi sembra condurci realmente dentro un crepuscolo che connette il sogno e la realtà in un limbo ipnotico.

Accoppiata vincente: c’è solo da augurarsi che altre brani vengano scritti, perché questa coperta amniotica che si chiama Crépuscule ci ha avvolti dentro sensazioni che ci fanno sentire la piacevolezza della prigionia…


Alex Dematteis

Musicshockworld 

Salford

19 Aprile 2022





La mia Recensione: Aursjøen - Strand

  Aursjoen - Strand “La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono a caso” - Ital...