фарфоровые коты - Iron Curtain
Ma la Bielorussia che luogo incantevole è?
No, nulla a che fare con la gioia, l’amore, la possibilità di vivere un’esistenza con la massima libertà di espressione.
Ma dalle negazioni, dai limiti, dalle cose stantie nascono prodigiosi e veementi flussi termici, tendenti verso la glacialità del sentire e che confluiscono in robotiche propensioni musicali che stordiscono e, appunto, incantano.
È il caso di questo gruppo, che dopo un solo mese dalla pubblicazione di Fate, torna con due canzoni che sembrano distanziarsi non poco da quelle contenute in quell’album: un continuo perlustrare che toglie molto all’elettronica e agli abissi, per concedere invece maggior spazio a poderosi ingressi nella Darkwave più contaminabile e contaminante.
Se con la potente Iron Curtain si danza e ci si arrovella insieme a una chitarra che sembra uscita da un incubo, stremata ma ancora capace di ferire e incutere timori, con The Wall tutto si fa più lento, suggestivo in maniera diversa, perché le note paiono uscire da un geyser islandese. Pochi secondi, ma sanno diventare l’interruttore della calma da accendere per far sbollire le emozioni precedenti.
I ragazzi si rivelano prolifici, instancabili, pieni di fuoco nella terra che vorrebbe spegnere gli entusiasmi ma loro insistono, come cavalieri della caparbietà, con i loro andamenti gotici senza averne l’aspetto estetico.
Sono tornati per rimanere: una band su cui scommettere con il portafoglio del cuore pronto a gonfiarsi…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023
https://farforovyekoty.bandcamp.com/album/iron-curtain