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venerdì 25 marzo 2022

La mia Recensione: Lital Hagayan - Like I Remember You

 La mia Recensione 


Lital Hagayan  - Like I remember You


Le distanze nel cuore sono viali che raccolgono ferite, sorrisi, ricordi.

Quando vorresti avere le persone accanto e vivi invece di impedimenti ecco che la memoria offre il suo palmo gentile, bianco, caldo.

Terzo singolo per la ragazza di Tel Aviv che conferma le sue qualità di saper miscelare dolcezza e profondità, portandoci nel suo nido interiore abitato da immagini e delicatezze perfettamente compattate.

Con un brano che spazia nei generi e nei riferimenti, tutto pare essere nato per potersi far ricordare con semplicità e desiderio di riascolto.

La musica è generosa: contempla la modalità di pennellate che Vini Reilly apprezzerebbe moltissimo, un dolore evidente che attraverso le note rende visibile il processo di accoglienza e di sviluppo di questa situazione. E lei il dolore lo trasforma in poesia con un velo che rivela tutta la sua maturità. 

Siamo accolti da parole e suoni che aprono le braccia mentre raccontano di come ci sia sempre il desiderio di guarire. A volte appaiono i Pink Floyd nel cantato, ma con rispetto e non per plagio. Si finisce inevitabilmente per sentire tutta la classe di questa donna, che mostra la sua forza e la sua fragilità con voli di piume senza sosta. 

Se il dolore va lavato ecco che nel cuore di Lital la musica sembra farlo in modo incantevole.

Tre anni fa l’Università di Tel Aviv scoprì che anche le piante soffrono. E Lital è una di loro, mentre guarisce creando la sua musica celestiale.

E se esistono zone fragili lei le conduce alla vittoria: questo brano è una culla dolorosa, ma che porta ad addormentare tutto ciò che è contrario al benessere con la capacità di trasformazione che deve esserle costato molto.

Si sogna ad ogni modo, si può ballare la canzone trasportati da un vento gentile; si può piangere con dignità quando queste betulle sonore sono cariche di luci invernali, con la voce che sembra arrivare sulla coda del vento per non spaventarci.

Un’altra ala piena di classe ci avvolge: la ragazza di Tel Aviv saprà ammaliare con il suo album chi ha la gentilezza nel cuore.


Alex Dematteis

Musicshockworld 

Salford

25 Marzo 2022


https://litalhagayan.bandcamp.com/track/like-i-remember-you


https://open.spotify.com/track/0BsWiHJECpnrsOlOvcldmF?si=dWaZVn-uRs66QcbYqmJOgw






My Review: Lital Hagayan - Like I Remember You

 My Review 


Lital Hagayan - Like I Remember You


Distances in the heart are avenues that gather wounds, smiles, memories.

When you would like to have people near you but you live of impediments, here is where memory offers its gentle, white, warm palm.

This is the third single for the girl from Tel Aviv, who confirms her ability to mix sweetness and depth, taking us into her inner nest inhabited by perfectly compacted images and sensitivity.

With a track that ranges through genres and references, everything seems to have been created to be remembered with simplicity and a desire to listen to it again.

The music is generous: it contemplates the kind of brushstrokes that Vini Reilly would greatly appreciate, an evident pain that through the notes makes visible the process of acceptance and development of this situation. And she turns pain into poetry with a veil that reveals all her maturity. 

We are greeted by words and sounds that open our arms as they tell of how there is always a desire to heal. Sometimes Pink Floyd appear in the vocals, but with respect and not as plagiarism. One inevitably ends up listening to all the class of this woman, who shows her strength and fragility with non-stop feather flights. 

If pain has to be washed, then in Lital's heart music seems to do it charmingly.

Three years ago, Tel Aviv University discovered that plants also suffer. And Lital is one of them, healing by creating her heavenly music.

And if there are fragile areas, she leads them to victory: this song is a painful cradle, but one that brings to sleep all that is contrary to well-being, with the capacity for transformation that must have taken a lot out of her.

You can dream anyway, you can dance to the track carried by a gentle wind; you can cry with dignity when these sonorous birches are loaded with winter lights, with the voice that seems to come on the tail of the wind so as not to frighten us.

Another wing full of class envelops us: the girl from Tel Aviv will know how to bewitch with her album those who have kindness in their hearts.


Alex Dematteis

Musicshockworld 

Salford

25 March 2022


https://litalhagayan.bandcamp.com/track/like-i-remember-you


https://open.spotify.com/track/0BsWiHJECpnrsOlOvcldmF?si=dWaZVn-uRs66QcbYqmJOgw




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