sabato 11 marzo 2023

La mia Recensione: GHOST COP - A SHOT IN THE DARK

 GHOST COP - A SHOT IN THE DARK


New York sta bene, almeno musicalmente, e ce lo dimostrano questo paio di canzoni che arrivano dai GHOST COP, per attraversare con geometrica eleganza il Cyberpunk, la Coldwave e briciole succulente di Post-Punk tenuto volontariamente sotto pelle.

Il risultato è un accattivante gioco con le ombre sotto l’ombrello in un giorno di pioggia, dove l’elettronica sospende la noia e la paura e ci conduce nel salotto a danzare. 

A SHOT IN THE DARK è il sequestro dei pensieri leggeri, tutto buttato via, per arrivare alla consapevolezza che ciò che mina la nostra sicurezza è proprio uno sparo nel buio, in cui tutta la fragilità si consolida. Un brano che diventa un loop a cui si può imparare a cedere, conducendo la nostra mente a fare fuoco a sua volta. Che sia il rapimento dei nostri godimenti in attesa allora, perché questa vibrazione musicale sa mettere insieme gioia, ansia, curiosità e paura..


USING WITCHCRAFT AGAINST A WITCH è la tenebra, il dolore antico che pare arrivare dalle inseminazioni dei Cabaret Voltaire nei pressi di un sepolcro. Tetra, scura, paralizzante, è una canzone che mostra una architettura fatta di incroci di synth in cerca di uno schianto: si sta in attesa della drum machine. Arriva con un lavoro di tam tam elettronico tribale e questo alla fine si dimostra essere la carta vincente per la band Newyorkese.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

12 Marzo 2023


https://ghostcopnyc.bandcamp.com/album/a-shot-in-the-dark




venerdì 10 marzo 2023

My Review: Xenia Beliayeva - Words

 Xenia Beliayeva - Words


Yes, the old scribe does not leave Hamburg, but believe me he is not wrong, because listening to Xenia Beliayeva's single is a delirium that everyone should experience.

Her voice, with a vocal that is a scratch of salt amidst the indecisive sun rays of the German city, is what can shake us and make us understand perfectly how Synth can colour communication with words that precede the actual words, which here offer an essay of her skills as a visionary in search of a place to take our fears. These lexical expressions are the next step to complete the intention of having her in our listening, dancing in the desire to finally understand what fabric these syllables we surround and feed on are made of. A song that bewitches and frightens, making it perfect and full of toned and swaggering muscles. All under the banner of a perfect production (in Germany we don't joke, never, we have only to learn from this Mother Nation of Sound and Professionalism), which allows the stylistic factory of Synthwave, Industrial-Techno, Synthpop to let the blood flow contentedly to intoxicate our legs with a dance that is light in appearance...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

10th March 2023


https://xeniabeliayeva.bandcamp.com/track/words





La mia Recensione: Xenia Beliayeva - Words

 

Xenia Beliayeva - Words


Ebbene sì, il vecchio scriba non si stacca da Amburgo, ma credetemi non sbaglia, perché ascoltare il singolo di Xenia Beliayeva è un delirio che tutti dovrebbero vivere.

La sua voce, con il cantato che è un graffio di sale in mezzo ai raggi solari indecisi della città tedesca, è ciò che può scuoterci e farci intendere perfettamente come i Synth possano colorare la comunicazione con parole che precedono quelle vere e proprie, che qui offrono un saggio delle sue doti di visionaria in cerca di un luogo dove portare le nostre paure. Queste espressioni lessicali sono il passo successivo per completare l’intenzione di averla nei nostri ascolti, danzando nel desiderio di capire finalmente di che tessuto siano composte queste sillabe di cui ci circondiamo e cibiamo. Una canzone che ammalia e spaventa, rendendola perfetta e piena di muscoli tonici e spavaldi. Tutto all’insegna di una produzione perfetta (in Germania non si scherza, mai, abbiamo solo da imparare da questa Nazione Madre del Suono e della Professionalità), che consente di far  scorrere  nella fabbrica stilistica di Synthwave, Industrial-Techno, Synthpop il sangue contento di intossicarci le gambe con una danza leggera in apparenza…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023









Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023

My Review: фарфоровые коты - Iron Curtain

 фарфоровые коты - Iron Curtain


But what enchanting place is Belarus?

No, nothing to do with joy, love, the possibility of living an existence with maximum freedom of expression.

But from negations, from limits, from stale things come prodigious and vehement thermal flows, tending towards the glaciality of feeling and flowing into robotic musical propensities that stun and, indeed, enchant.

This is the case with this band, who, only a month after the release of Fate, return with two songs that seem to distance themselves not a little from those contained in that album: a continuous scouring that removes much of the electronics and abysses, to instead concede more space to powerful entrances into the most contaminable and contaminating Darkwave. 

If, with the powerful Iron Curtain, we dance and reel along with a guitar that seems to have come out of a nightmare, exhausted but still capable of wounding and instilling fear, with The Wall everything becomes slower, suggestive in a different way, because the notes seem to come out of an Icelandic geyser. A few seconds, but they know how to become the calm switch to turn on to let the previous emotions fade away.

The boys prove to be prolific, indefatigable, full of fire in the land that would like to extinguish enthusiasm but they insist, like knights of stubbornness, with their gothic gaits without having the look of it.

They are back to stay: a band to bet on with your heart's wallet ready to swell...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

10th March 2023

https://farforovyekoty.bandcamp.com/album/iron-curtain



La mia Recensione: фарфоровые коты - Iron Curtain

 фарфоровые коты - Iron Curtain


Ma la Bielorussia che luogo incantevole è?

No, nulla a che fare con la gioia, l’amore, la possibilità di vivere un’esistenza con la massima libertà di espressione.

Ma dalle negazioni, dai limiti, dalle cose stantie nascono prodigiosi e veementi flussi termici, tendenti verso la glacialità del sentire e che confluiscono in robotiche propensioni musicali che stordiscono e, appunto, incantano.

È il caso di questo gruppo, che dopo un solo mese dalla pubblicazione di Fate, torna con due canzoni che sembrano distanziarsi non poco da quelle contenute in quell’album: un continuo perlustrare che toglie molto all’elettronica e agli abissi, per concedere invece maggior spazio a poderosi ingressi nella Darkwave più contaminabile e contaminante. 

Se con la potente Iron Curtain si danza e ci si arrovella insieme a una chitarra che sembra uscita da un incubo, stremata ma ancora capace di ferire e incutere timori, con The Wall tutto si fa più lento, suggestivo in maniera diversa, perché le note paiono uscire da un geyser islandese. Pochi secondi, ma sanno diventare l’interruttore della calma da accendere per far sbollire le emozioni precedenti.

I ragazzi si rivelano  prolifici, instancabili, pieni di fuoco nella terra che vorrebbe spegnere gli entusiasmi ma loro insistono, come cavalieri della caparbietà, con i loro andamenti gotici senza averne l’aspetto estetico.

Sono tornati per rimanere: una band su cui scommettere con il portafoglio del cuore pronto a gonfiarsi… 


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

10 Marzo 2023


https://farforovyekoty.bandcamp.com/album/iron-curtain











Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023

My Review: Billy Zach - A Momentary Bliss

 

Billy Zach - A Momentary Bliss


The Hamburg worshipped by the old scribe is back, in a powerful, overbearing, perfect, unequivocal way, through a band that is a prodigy to spread, not to do so would be a mortal offence, given the talent, dedication, skill and propensity to write sheets of musical notes full of eye-popping scratches.

Nine sabre-rattling, nine croaky-sounding factories, nine punches in the stomach, with the style of those who wear genius to deny the distance between those who really are and those who cannot even dream of it.

An excellent record, nervous, full of thorns, spits, kicks, complex but simply perfect for enjoying its compounds that melt into our thoughts and our legs dancing like splinters without consciousness. The songs do it all beautifully, connecting and disconnecting emotional tension, showing how Post-Punk and Noise have something to share, a dialogue that reveals flames of enjoyment and annihilates Alternative's attempts to try and eat from the same plate. 

One gets the distinct feeling that the band's central nervous system is tuned up with the desire to demonstrate how others, who are succeeding, perhaps do not possess this range of sonic, compositional possibilities, where the balance between talent and design ends in a nice draw. There are no tracks to be preferred but a continuous listening, an eating of German lead on days of fatigue...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

10th March 2023

https://lapochettesurpriserecords.bandcamp.com/album/a-momentary-bliss




La mia Recensione: Billy Zach - A Momentary Bliss

 Billy Zach - A Momentary Bliss


L’Amburgo adorata dal vecchio scriba torna, in modo potente, prepotente, perfetto, inequivocabile, attraverso una band che è un prodigio da diffondere, il non farlo sarebbe un reato mortale, visto il talento, la dedizione, la bravura e la propensione a scrivere fogli di note musicali piene di graffi che esaltano gli occhi.

Nove sciabolate, nove fabbriche dal suono gracido, nove pugni nello stomaco, con lo stile di chi indossa il genio per negare la distanza tra chi lo è davvero e chi non può nemmeno sognarlo.

Un disco eccellente, nervoso, pieno di spine, sputi, calci, complesso ma semplicemente perfetto per godere dei suoi composti che si sciolgono nei nostri pensieri e nelle nostre gambe che danzano come schegge senza coscienza. Le canzoni fanno tutto loro magnificamente, connettono e disconnettono la tensione emotiva, dimostrando come il Post-Punk e il Noise abbiano qualcosa da spartirsi, un dialogo che rivela fiamme di godimento e annichilisce i tentativi dell’Alternative di provare a mangiare dallo stesso piatto. 

Si ha la sensazione netta che il sistema nervoso centrale della band sia sintonizzato con il desiderio di dimostrare come altre, che stanno avendo successo, forse non posseggano questo range di possibilità sonore, compositive, in cui il bilanciamento tra il talento e la progettualità finisce con un bel pareggio. Non ci sono brani da preferire ma un ascolto continuo, un mangiare il piombo tedesco nei giorni di fatica…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023




La mia Recensione: Midas Fall - Cold Waves Divide Us

  Midas Fall - Cold Waves Divide Us La corsia dell’eleganza ha nei sogni uno spazio ragguardevole, un pullulare di frammenti integri che app...