giovedì 20 aprile 2023

La mia Recensione: Mantarochen - Glaza

 Mantarochen - Glaza


Il vento gelido della storia tedesca non si arresta, non può, non vuole, soprattutto non deve. In quella parte centrale dell’Europa la musica è una donna che viene presa e scaraventata sul tetto per guardarla, a debita distanza, e impararne i trucchi. Poi la si riporta giù e si riceve uno schiaffo, perché i diritti sono stati calpestati. Ascolti questo brano e capisci che Lipsia è l’emblema di quella Nazione, la madre e la figlia di ogni esercizio di crescita. Prendi la canzone, un lungo elenco di richiami, che vengono subito stoppati, mostrando una evoluzione. Il Post-Punk è ancora inesplorato, nelle sue potenzialità, il gruppo lo sa e lo dimostra: fiuta nell’acciaio delle chitarre e del basso, confida nel drumming e va via, tra le strade piene di dubbi dei nostri ascolti beati. È una voglia invasata dal desiderio di ripetersi, la voce è sottile ma nevrotica, tutto propende a ricordarci gli arpeggi Darkwave della fine degli anni Settanta (Joy Division in primis), sino ad andare in Italia con i Diaframma. Si rischia molto ascoltando Glaza: come dare un pugno a chi si ama, riconoscergli il valore ma al contempo sentirsi prigioniero della sua bellezza…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 Aprile 2023


https://mantarochenband.bandcamp.com/track/glaza




My Review: Mantarochen - Glaza

 Mantarochen - Glaza


The icy wind of German history does not stop, cannot, will not, and above all must not. In that central part of Europe, music is a woman who is picked up and thrown up onto the roof to watch, at arm's length, and learn her tricks. Then she is brought back down and given a slap in the face because her rights have been trampled on. Listen to this song and you realise that Leipzig is the emblem of that nation, the mother and daughter of every growing-up exercise. Take the song, a long list of recalls, which are immediately stopped, showing an evolution. Post-Punk is still unexplored, in its potential, the band knows it and proves it: it sniffs in the steel of the guitars and bass, trusts in the drumming and goes away, through the doubt-filled streets of our blissful listening. It is a craving invaded by the desire to repeat itself, the vocals are subtle but neurotic, everything tends to remind us of the Darkwave arpeggios of the late Seventies (Joy Division in primis), even going to Italy with Diaframma. You risk a lot listening to Glaza: like punching someone you love, recognising their value but at the same time feeling imprisoned by their beauty...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 April 2023


https://mantarochenband.bandcamp.com/track/glaza




La mia Recensione: NLIGHT - The Kiss Of Death

 NLIGHT - The Kiss Of Death


Come è oscena la ricerca della bellezza: da millenni si compie lo stesso errore, non si esamina lo sbaglio delle nostre attitudini sbilenche e ci si concede al gusto.

Prendete il progetto solista di questo artista Francese, capace e volenteroso di prendere una spada piena di rovi e di tracciare nell’aria note che sembrano cariche di colpe, di gravità che non si possono cancellare. Scrive un brano che ci fa immergere nell’ebbrezza di una verità che ci ucciderà, ma non possiamo che accondiscendere al tutto, perché siamo stati messi in condizione di ricevere un dono che spalanca la storia. Quasi muta, misteriosa, gotica fino al suo midollo osseo, scava e lubrifica la storia umana con saggezza inesplorata. Vive un bacio nel testo, vive un abbraccio funereo nella musica, e vive la consapevolezza che il genere, lo stile musicale (multipli e vari) siano solo uno dei mezzi per esprimere una concettualità che ci arricchisce, mentre il fiato si congeda, non prima di avere ringraziato questo miracolo delirante…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 Aprile 2023


https://nlight.bandcamp.com/track/the-kiss-of-death




My Review: NLIGHT - The Kiss Of Death

 NLIGHT - The Kiss Of Death


How obscene is the pursuit of beauty: for millennia we have been making the same mistake, not examining the error of our ways and indulging in taste.

Take the solo project of this French artist, capable and willing to take a sword full of brambles and draw notes in the air that seem laden with guilt, with gravity that cannot be erased. He writes a piece that plunges us into the intoxication of a truth that will kill us, but we can only acquiesce to the whole, because we have been placed in a position to receive a gift that opens history wide. Almost mute, mysterious, gothic to its bone marrow, it excavates and lubricates human history with unexplored wisdom. It lives a kiss in the text, it lives a funereal embrace in the music, and it lives the knowledge that the genre, the musical style (multiple and various) are only one of the means to express a conceptuality that enriches us, while the breath takes its leave, not before having thanked this delirious miracle…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 April 2023


https://nlight.bandcamp.com/track/the-kiss-of-death




La mia recensione: Ground Nero - Stars

 Ground Nero - Stars


Siano puntati i riflettori sul meraviglioso Belgio. Questa band ha scritto un miracolo temporale, stilistico, dalle indubbie qualità, in grado di graffiare l’anima anche all’acciaio. Si pensi ai Fields of the Nephilim tenebrosi, in un giorno di pioggia, ai Joy Division con l'assenza di ogni volontà di vivere, e si avrà Stars, il nubifragio del cuore, la lentezza della processione che contempla il cielo e rende assente il vivere terreno, una tristezza che cammina e causa artriti nelle mani della mente, dove nessuna arca sarà in attesa per salvarci…

Sciamanica, rigida, connette la Darkwave alla Coldwave, il Gothic Rock al Post-Punk, ma questa è solo la superficie, un fatto che non stabilisce il valore di questa ondata di fumo nerastro…

Un brano che fa male, è utile alla causa della consapevolezza, punisce, e aiuta la verità a non circondarsi di inganni. Tetra, cupa, sa analizzare l’umore sempre più nero e lo bacia…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 Aprile 2023


https://groundnero.bandcamp.com/track/stars




My review: Ground Nero - Stars

 Ground Nero - Stars


Let the spotlight shine on wonderful Belgium. This band has written a temporal, stylistic miracle of undoubted quality, capable of scratching the soul even out of steel. Think of the gloomy Fields of the Nephilim on a rainy day, of Joy Division with the absence of any will to live, and you will have Stars, the cloudburst of the heart, the slowness of the procession contemplating the sky and making earthly living absent, a sadness that walks and causes arthritis in the hands of the mind, where no ark will be waiting to save us

Shamanic, rigid, connecting Darkwave to Coldwave, Gothic Rock to Post-Punk, but this is only the surface, a fact that does not establish the value of this wave of blackish smoke...

A track that hurts, serves the cause of awareness, punishes, and helps truth not surround itself with deception. Bleak, sombre, it can analyse the increasingly black mood and kiss it...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 April 2023


https://groundnero.bandcamp.com/track/stars





My Review: Grey Gallows - The Cage

Grey Gallows - The Cage


At the time of writing, the whole world already knows this track, which will be part of the Greek combo's eagerly awaited new album, but the old scribe does not want to avoid the joy of giving credit to this duo and the satisfaction of certifying that their prowess, their state of grace, the quality of their path is destined to know both heaven and the deepest darkest zone. This leaden sonic arrow is a stage where their new inclinations are displayed, the fruit of commendable work in search of a mode that expresses all the density of a feeling of art as an absolute quest, where what is learned is not kept hidden. Generous and credible, the band explores a plethora of musical genres, not by extrapolating what could be useful, but rather by bringing it all towards a stratospheric manipulation, improving, producing in the listening the sensation of a house walking in the fog, through hungry synths, capable of caging freedom and making us discover the privilege of a truly useful and necessary sensorial and motor imprisonment. One dances worriedly, attentively, developing circuits of attention that decree the success of this song: let the record show that this duo is incapable of writing nonsense and vulgarity, while, on the contrary, making us grow with awareness…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 April 2023


https://greygallowsgr.bandcamp.com/track/the-cage




La mia Recensione: Grey Gallows - The Cage

 Grey Gallows - The Cage


Al momento della scrittura tutto il mondo già conosce questo brano, che farà parte dell’atteso nuovo album del combo greco, ma il vecchio scriba non vuole esimersi dalla gioia del rendere merito a questo duo e dalla soddisfazione di certificare che la loro bravura, il loro stato di grazia, la qualità del percorso sia destinato a conoscere sia il cielo che la più profonda zona oscura. Questa plumbea freccia sonora è un palcoscenico dove vengono mostrate le loro nuove inclinazioni, il frutto di un lavoro encomiabile alla ricerca di una modalità che esprima tutta la densità di un sentire l’arte come una ricerca assoluta, dove ciò che si impara non lo si tiene nascosto. Generosa e credibile, la band esplora una fiumana di generi musicali non estrapolando ciò che le potrebbe essere utile, bensì portando il tutto verso una stratosferica manipolazione, miglioria, producendo nell’ascolto la sensazione di una casa che cammina nella nebbia, attraverso synth affamati, capaci di mettere in gabbia la libertà e di farci scoprire il privilegio di una prigionia sensoriale e motoria davvero utile e necessaria. Si danza preoccupati, attenti, sviluppando circuiti di attenzioni che decretano il successo di questa canzone: sia messo agli atti che questo duo è incapace di scrivere sciocchezze e volgarità, mentre, al contrario, ci fa crescere con consapevolezza…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 Aprile 2023


https://greygallowsgr.bandcamp.com/track/the-cage




mercoledì 19 aprile 2023

My Review: Leroy Se Meurt - La Chute

 Leroy Se Meurt - La Chute


Almost three years have passed since this Ep: it is unforgivable to linger any longer to describe it. We are inside a neurotic corollary of Electro Punk waiting for your dancing steps, which will end up being a genuflecting lava of sweat. Vibrant, effervescent, the four tracks really show Paris snubbing snobs, and going all out to produce dark-faced magnets. The result is a sublime nervous breakdown, real, contrived by human beings rightly corrupted by exaggerating in quality: they are irrepressible, they take ebm and pluck it, to inject its chromosomes into this exaggerated, perfect electronics.

The singing is a series of polite screams, classy lashings on notes trained to make a rag out of you: chapeau!


Alex Dematteis
Musicshockworld
Supino
19th April 2023





La mia Recensione: Leroy Se Meurt - La Chute

 Leroy Se Meurt - La Chute


Sono passati quasi tre anni da questo Ep: non è perdonabile indugiare oltre per farne una descrizione. Siamo dentro un corollario nevrotico di Electro Punk in attesa dei vostri passi danzanti, che finiranno per essere una lava di sudore in genuflessione. Vibranti, effervescenti, i quattro brani sono realmente in grado di mostrare la Parigi che snobba gli snob, e si dà da fare per produrre magneti dalla faccia cupa. Il risultato è un esaurimento nervoso sublime, reale, escogitato da esseri umani corrotti giustamente dal fatto di esagerare in qualità: sono incontenibili, prendono l’ebm e la spolpano, per iniettare i suoi cromosomi in questa elettronica esagitata, perfetta.

Il cantato è una serie di urla educate, frustate di classe su note ammaestrate a fare di voi uno straccio: chapeau! 


Alex Dematteis
Musicshockworld
Supino
19 Aprile 2023





La mia Recensione: Auge - Spazi Vettoriali

  Auge - Spazi Vettoriali Il tempo viene archiviato solo dalla massa ignorante di chi ha fretta, quella che stringe gli spazi e divaga nel n...