domenica 16 aprile 2023

La mia Recensione: Veil Vitric - Veil Vitric

 Veil Vitric - Veil Vitric


Cristo Santo: come possiamo dimenticare di ascoltare questo vocabolario gotico? 

Uscito nel 2016, edizione limitata alle anime che adorano gli anfratti, le buche piene di vermi e i dolori che saltano fuori come api incazzate, queste cinque manifeste curve sanguigne di matrice Deathrock furono il sale e il pepe per ferite desiderose di essere contaminate da loro, angeli indiavolati e terribili, spudorati e tremendi. Sono canzoni di abissi e pensieri sconvolti, dentro una ferraglia che porta la band di Chicago sul podio di questo genere musicale che il vecchio scriba semplicemente adora e sublima con la propria devozione. Neanche molte band della Batcave inglese hanno avuto nei loro polsi sangue così avvelenato e conturbante, non hanno avuto il mistero dell'attrazione totale verso alcuni cantieri aperti del dolore. Gli Usa sono ancora i padroni assoluti della disperazione, dell'attrazione per i circuiti mentali che rendono dimentichi i corpi della felicità. E allora tuffatevi nelle scie avvelenate delle chitarre e della voce, ascoltate il basso fuoriclasse che pulsa vetriolo, la batteria che prende a schiaffi con i guanti di pelle e con molte borchie. Si finisce l'ascolto con il pieno di petrolio nel sangue e la macchina vita pronta a farsi un viaggio per le strade di un cimitero di notte…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
16 Aprile 2023




My Review: TETRICA - Brujeria

 TETRICA - Brujeria


Mexico City: one of the most treasured cradles of Post-Punk and Deathrock, it continues to present the world with bands thirsty for sludge and amalgamated poisons, to the point of becoming a pleasant noose around the neck.

TETRICA are souls that sweep away confusion and do so with notes watered down by winds and magic, crossing oceans to take a leap through time. They have to continue along the road of specifying what is unhealthy, crooked, contrary, and to get there they release a song that puts one in a necessary state of turmoil, a perfect summation of those two musical genres mentioned above, for a result where the voice sounds like that of a witch on the stage of a theatre in free fall. The musicians are the creators of fluids that come from the dirty side of the moon, sparks and coiled, murky impulses that convey the conviction that pain, the propensity to dwell on what really attracts the human being, should not be rejected.

In little more than four minutes we have in our hands a trained gunpowder: do not be afraid of it, it will be food for your secret thoughts...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16th April 2023


https://tetrica.bandcamp.com/track/brujer-a




La mia Recensione: TETRICA - Brujeria

TETRICA - Brujeria


Città del Messico: una delle culle più preziose del Post-Punk e del Deathrock, continua a presentare al mondo band assetate di fango e veleni amalgamati, sino a divenire un piacevole cappio al collo.

I TETRICA sono  anime che spazzano via la confusione e lo fanno con note innacquate da venti e magia, attraversando gli oceani per compiere un salto nel tempo. C'è da continuare nella strada della specificazione di ciò che è malsano, storto, contrario e per arrivare a questo pubblicano una canzone che mette addosso un necessario stato di agitazione, summa perfetta di quei due generi musicali sopra citati, per un risultato dove la voce sembra quella di una strega sul palco di un teatro in caduta libera. I musicisti sono gli artefici di fluidi che provengono dal lato sporco della luna, scintille e pulsioni arrotate e torbide che veicolano la convinzione che il dolore, la propensione a soffermarsi su ciò che davvero attrae l'essere umano, non debba essere rifiutata.

In poco più di quattro minuti abbiamo nelle mani una polvere da sparo ammaestrata: non abbiatene timore, sarà cibo per i vostri pensieri segreti…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Aprile 2023


https://tetrica.bandcamp.com/track/brujer-a




My Review: Veil Vitric - Veil Vitric

Veil Vitric - Veil Vitric


Jesus Christ: how can we forget listening to this gothic vocabulary? 

Released in 2016, limited edition to souls who worship the ravines, worm-filled pits and pains that leap out like pissed off bees, these five manifest sanguine Deathrock curves were the salt and pepper for wounds eager to be defiled by them, angels unbridled and terrible, shameless and tremendous. They are songs of abysses and shattered thoughts, inside an ironclad that brings the Chicago band to the podium of this musical genre that the old scribe simply adores and sublimates with his devotion. Not many British Batcave bands have had such poisoned and disturbing blood on their wrists either, they have not had the mystery of total attraction to some open yards of pain. The US is still the absolute master of despair, of the attraction to the mental circuits that make bodies forgetful of happiness. So dive into the poisoned trails of guitars and vocals, listen to the outrageous bass pulsing vitriol, the drums slapping with leather gloves and lots of studs. You end the listening with a full tank of oil in your blood and your life machine ready to take a trip through the streets of a cemetery at night...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16th April 2023


https://veilvitric.bandcamp.com/album/veil-vitric





My Review: нат.аша - Moderne tage & au.sx

 нат.аша - Moderne tage & au.sx


The divine Leipzig brings us two new songs by нат.аша, techno and coldwave tangle in the smell of Synthpop.

They seem distant from each other (musically speaking) because they conjure up musical scenarios that stick with us and the desire to dance to rhythms that are not even related, with different feelings, with new abandon, but always under the banner of a pleasure tinged with melancholy. The robotic frenzy of the first track, Moderne Tage, is symbolic of the legacy of ancient but still valid brilliants, in a melodic wave that finds support in the rhythm.

Au.Sz is a nephew of second-period Pankow, in a meeting with the epic undulation of The Legendary Link Dots, which makes the track a virgin in search of embrace.

 Sometimes in just a few minutes we get to meet that form of contact between the impulses that push to emerge and the dreams we keep forced in the dark...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16th April 2023


https://nataxa.bandcamp.com/album/moderne-tage-au-sz





My Review: DegHerl - No Moon

 DegHerl - No Moon


Bologna-based DegHerl entrust their No Moon to European Ghost for a remix that enhances the song's already enormous quality. 

The atmosphere comes out of a dilapidated factory, it could be Berlin or Frankfurt, to stir up vibes like seismic, nervous glue, and to penetrate the 80s with the new voracity of this young but already bone-weary millennium.

It dances, amidst electro flashes of a psychedelia that floats on the gothic epidermis of the track, in an orderly, sweaty bustle, with Synthwave hisses and Industrial gimmicks to give it all a solid, alienating body. One can become succubus to this remix, which should not end after almost five minutes, but continue....

Then play, again and again, and go, for dancing on the ashes of a factory produces a mocking smile...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16th April 2023


https://degherl.bandcamp.com/track/no-moon




La mia Recensione: DegHerl - No Moon

 DegHerl - No Moon


I Bolognesi DegHerl affidano la loro No Moon agli European Ghost per un remix che esalta la già enorme qualità della canzone. 

L'atmosfera esce da una fabbrica in rovina, potrebbe essere Berlino come Francoforte, per suscitare vibrazioni come colla sismica, nervosa, e per penetrare gli anni ’80 con la nuova voracità di questo millennio giovane ma già con le ossa stanche.

Si danza, tra bagliori elettro di una psichedelia che fluttua sull'epidermide gotica del brano, in un trambusto ordinato e sudato, con sibili Synthwave ed espedienti Industrial per conferire al tutto un corpo solido e straniante. Si può divenire succubi di questo remix, che non dovrebbe finire dopo quasi cinque minuti, ma continuare...

Allora play, again and again, e via, ché danzare sulle ceneri di una fabbrica produce un sorriso beffardo…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Aprile 2023


https://degherl.bandcamp.com/track/no-moon





La mia Recensione: нат.аша - Moderne tage & au.sx

нат.аша - Moderne tage & au.sx


La divina Lipsia ci porta due nuove canzoni dei нат.аша, groviglio techno e coldwave in odore di Synthpop.

Paiono distanti tra di loro (musicalmente parlando) perché fanno apparire scenari musicali che si attaccano a noi e al desiderio di ballare con ritmi che non sono nemmeno parenti, con sentimenti diversi, con nuovi abbandoni, ma sempre all’insegna di un piacere venato di malinconia. La frenesia robotica del primo brano, Moderne Tage, è il simbolo dell’eredità di brillii antichi ma sempre validi, in un’onda melodica che trova sostegno nel ritmo.

Au.Sz è nipote dei Pankow del secondo periodo, in un incontro con l’epica ondulazione dei The Legendary Link Dots, che rende il brano una vergine in cerca di abbracci.

 A volte in pochi minuti abbiamo modo di incontrare quella forma di contatto tra gli impeti che spingono per emergere e i sogni che teniamo obbligati al buio…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Aprile 2023


https://nataxa.bandcamp.com/album/moderne-tage-au-sz






sabato 15 aprile 2023

My Review. Blogie Milczenie - Przykro mi

 Blogie Milczenie - Przykro mi


A Polish duo crosses the threshold of laziness and throws themselves into the creation of pills capable of specifying territory and thought, testing mood and attitude. The result, clearly evident, is positioned in the four tracks: the space becomes boundless, but filled with gothic migrations expertly packaged within a Post-Punk scheme that spreads its arms wide to accommodate succulent dishes of Coldwave trained in transvestitism. In this context, Podowidoki perfectly illuminates every idea drawn from the dark: he sweeps and collects with his guitar that sounds like a remote-controlled broom. The other three compositions often look back to the England of the Cure of Seventeen Seconds (Aniol Stróz above all, even though he broadens his range, but those guitars are enough to convince us), but they are only moments, magnificent little spiteful reprisals. Enjoy these sips of the East, because there is always a need for not too much cold...

Alex Dematteis

Musicschockworld

Salford

15th April 2023


https://blogiemilczenie.bandcamp.com/album/przykro-mi










La mia Recensione: Blogie Milczenie - Przykro mi

 Blogie Milczenie - Przykro mi


Un duo Polacco supera la soglia della pigrizia e si getta nella creazione di pillole in grado di specificare il territorio e il pensiero, testando l’umore e l’attitudine. Il risultato, ben evidente, si posiziona nelle quattro tracce: lo spazio diventa sconfinato, ma colmo di migrazioni gotiche confezionate sapientemente, con cura, all’interno di uno schema Post-Punk che allarga le braccia per accogliere pietanze succulente di Coldwave ammaestrata al travestitismo. In questo contesto Podowidoki illumina in modo perfetto ogni idea attratta dal buio: spazia e raccoglie con la sua chitarra che pare una scopa telecomandata. Le altre tre composizioni spesso guardano all’Inghilterra dei Cure di Seventeen Seconds (Aniol Stróz su tutte, pur allargando il suo raggio di azione, ma bastano quelle chitarre a convincerci), però sono solo attimi, piccole e magnifiche rappresaglie dispettose. Godetevi queste sorsate dell’Est, perché vi è sempre bisogno di un freddo non eccessivo…


Alex Dematteis

Musicschockworld

Salford

15 Aprile 2023


https://blogiemilczenie.bandcamp.com/album/przykro-mi







La mia Recensione: Auge - Spazi Vettoriali

  Auge - Spazi Vettoriali Il tempo viene archiviato solo dalla massa ignorante di chi ha fretta, quella che stringe gli spazi e divaga nel n...