mercoledì 19 aprile 2023

La mia Recensione: Wieze Fabryk - Doskonaly świat

 Wieze Fabryk - Doskonaly świat


Ancora Polonia, ennesima dimostrazione di potenza unita a una grazia pelvica che distrugge i sogni, finalmente!

L'album è un passaggio nevrotico nel Post-Punk di matrice tedesca, con l’evidente capacità di rendere il tutto un grido strutturato, a partire dalle chitarre piene di fango sino alla voce che sentenzia con le sue vibranti corde rese secche dal vento dell’orrore. Oscuro, terrifico, maestoso, si insinua sotto la pelle e ci fa divenire sudditi rassegnati alla sua prepotente bellezza: i ragazzi polacchi hanno fatto centro nel cuore del vecchio scriba…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

19 Aprile 2023


https://hasiokrecords.bandcamp.com/album/wie-e-fabryk-doskona-y-wiat








My Review: Wieze Fabryk - Doskonaly świat

 Wieze Fabryk - Doskonaly świat

Poland again, yet another demonstration of power combined with a pelvic grace that shatters dreams, at last!

The album is a neurotic passage into Post-Punk of the German matrix, with the evident ability to make everything a structured cry, starting with the guitars full of sludge up to the voice that sentences with its vibrating strings made dry by the wind of horror. Dark, terrifying, majestic, it creeps under the skin and makes us become resigned subjects to its overbearing beauty: the Polish boys have struck a chord in the heart of the old scribe...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

19th April 2023


https://hasiokrecords.bandcamp.com/album/wie-e-fabryk-doskona-y-wiat








My Review: KORUS - Prostracja

KORUS - Prostracja


A meteorite born above the Polish sky is falling on the heart: cold from a body painted with Coldwave, grey from a sidereal Post-Punk, the song hypnotises and overrides time, draws a trajectory that engulfs the breath and with its evident propensity to obscure the sun settles with its singing, which soon becomes concussive, combined with dry drum rolls and the jaunty guitar of ancient Darkwave memories. A punch that makes us sick but also dance, rightly so, in total lack of balance....


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

19th April 2023


https://pegaz111.bandcamp.com/album/prostracja





La mia Recensione: KORUS - Prostracja

 KORUS - Prostracja


Un meteorite nato sopra il cielo Polacco sta precipitando sul cuore: fredda per via di un corpo pitturato di Coldwave, grigia per via di un Post-Punk sidereo, la canzone ipnotizza e scavalca il tempo, disegna una traiettoria che ingolfa il respiro e con la sua evidente propensione a oscurare il sole si deposita con il suo cantato, che diventa presto concitato, unito a rullate di batteria secche e alla chitarra sbarazzina di antiche memorie Darkwave. Un pugno che ci fa ammalare ma anche danzare, giustamente, in totale mancanza di equilibrio…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

19 Aprile 2023


https://pegaz111.bandcamp.com/album/prostracja








martedì 18 aprile 2023

My Review: Love my science - Worn out people

 Love my science - Worn out people


One loves Bratislava, for its acid tails that flow down the Danube river, giving us the notes of this explosive band, determined and associated with a logical, mental beauty, created in the circuit of that electro punk that has distant, decades-old origins here.

This EP is the rush of people who want to rush through grooves tainted with urgency and consummate skill in keeping the flame of youth burning. Harsh guitars (The Fall teach at every latitude), chunks of electronics and sweat-drenched disco rhythms are the first emerging elements of five springs, bent and tossed through dry melodies, like feathers caressing as they wear out the eyes. Madness and brilliance, improvisation and a marked propensity to make their music a sky open to Jupiter, where everything rises to find a soul liberated from a place that has contributed so much to the sinking of fun.

Here we have it in different forms, with the mood in an embryonic state within the electronics controlling and scattering chips so that the guitars can do the bare minimum. Vocals often adapt to be tired, sensual wails.

Stay close to this youthful delirium: sometimes the contagion is a splendid madness...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

18th April 2023


https://lovemyscience.bandcamp.com/album/worn-out-people






My Review: Psychic Hearts & El Ojo y la Navaja - Holy Blood

 



Psychic Hearts & El Ojo y la Navaja - Holy Blood



Something indefinite flays the Mexican sky: it will surely be the result of the power of some soul driven by a creative, honest, vital madness.

Yes, it is, and it has two names: Eric Arevalo and Javier Mejia, gurus absent from our earthly affairs and busy instead making the sky shiver with their nine compositions.

The last one on this LP is the result of a small, momentary separation by Eric, and it is a splendid gesture that it has been included here.

Holy Blood is venom, chaos perfectly instructed to travel from black Industrial roots to Darkwave, never forgetting Postpunk, to ensure that the music has raw, unfolded vitamins: there is something to keep the South American country, which seems to aspire to forms close to dance music, busy. 

Instead, Eric and Javier establish that there is a need to keep in mind how many bands remain anchored to these modes, between gothic and desperation.

And first they put their instruments in the vicinity of something turbulent, fast, swollen with spectres, they play with the fire of the hardest Coldwave to trace, in a hunt for beauty with a dark veil.

Songs like funerals in time to Latin ceremonies, robotic litanies and the impression that they know how to fall in love with what must be eternal through creations that trade beauty for death...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

18th April 2023


https://squallrecordings1.bandcamp.com/album/holy-blood




La mia Recensione: Psychic Hearts & El Ojo y la Navaja - Holy Blood

 Psychic Hearts & El Ojo y la Navaja - Holy Blood



Qualcosa di indefinito scortica il cielo messicano: sarà sicuramente frutto del potere di qualche anima pilotata da una follia creativa, onesta, vitale.

Sì, è così, e ha due nomi: Eric Arevalo e Javier Mejia, guru assenti dalle nostre vicende terrene e occupati invece a far scendere i brividi del cielo con le loro nove composizioni.

L’ultima di questo LP è il frutto di una piccola separazione, momentanea, di Eric, ed è un gesto splendido che sia stata inserita in questo contesto.

Holy Blood è veleno, caos perfettamente istruito per viaggiare da radici nere Industrial sino alla Darkwave mai dimentica del Postpunk, per assicurare alla musica vitamine crude e spiegate: c’è da tenere impegnato il paese Sudamericano, che sembra ambire a forme prossime alla dance Music. 

Invece Eric e Javier stabiliscono che c’è da tener presente quante band rimangano ancorate a queste modalità, tra il gotico e la disperazione.

E per prima cosa mettono gli strumenti nei pressi di qualcosa di turbolento, veloce, gonfio di spettri, giocano col fuoco della Coldwave più difficile da tracciare, in una caccia alla bellezza con il velo scuro.

Canzoni come funerali a tempo di cerimonie latine, litanie robotizzate e l’impressione che loro sappiano come innamorarsi di ciò che deve essere eterno attraverso creazioni che spacciano la bellezza con la morte…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

18 Aprile 2023


https://squallrecordings1.bandcamp.com/album/holy-blood






La mia Recensione: Love my science - Worn out people

 Love my science - Worn out people


Si ama Bratislava, per le sue code acide che scendono lungo il fiume Danubio, regalandoci le note di questa band esplosiva, determinata e associabile a una bellezza logica, pmentale, creata nel circuito di quell’electro punk che qui ha origini lontane, decennali.

Questo EP è la fretta di persone che vogliono correre all’interno di solchi contaminati di urgenza e consumata abilità nel tenere accesa la fiamma della giovinezza. Chitarre aspre (i The Fall insegnano ad ogni latitudine), pezzi di elettronica e ritmi da discoteche sporche di sudore sono i primi elementi emergenti di cinque molle, piegate e lanciate attraverso melodie secche, come piume che accarezzano mentre sfiancano gli occhi. Pazzia e genialità, improvvisazioni e una spiccata propensione a rendere la loro musica un cielo aperto verso Giove, dove tutto sale per trovare un’anima liberata da un luogo che molto ha contribuito ad affossare il divertimento.

Qui ne abbiamo in diverse forme, con il mood in stato embrionale dentro l’elettronica che controlla e sparge chip, affinché le chitarre possano fare il minimo indispensabile. Le voci spesso si adattano per essere lamenti stanchi, sensualissimi.

State nei pressi di questo delirio giovanile: qualche volta il contagio è una pazzia splendida…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

18 Aprile 2023


https://lovemyscience.bandcamp.com/album/worn-out-people







La mia Recensione: Hoffen - La noche de la tempestad

 Hoffen - La noche de la tempestad 


Hoffen - La noche de la tempestad 


Dopo 8 anni dall'inizio del suo progetto artistico denominato HOFFEN, Dalí Lantzeta ci regala una nuova perla, una miscela cupa che accende la testa di mille pensieri, sconnessi e condizionati da implorazioni e preghiere che provengono dal cuore della notte, in una corsa Darkwave che sospende ogni desiderio di luce. Perché in questa zona si sta bene, ci sentiamo protetti dal cantato quasi straziante, una scossa pelvica che sale dal ventre per arrivare ai nostri respiri inquieti.

In questi quattro minuti precisi, gli strumenti pianificano una entrata strategica, per convogliare il nostro ascolto verso una pace colorata di tenebra.

Dove il basso e la chitarra si giocano il centro del palco, ma il ritmo alla fine gioca bene la sua possibilità per conferire al brano lo stato di perfetto esempio di come questi generi musicali, per quanto, forse, impediti da un passato ingombrante e dalle poche possibilità di potersi sviluppare ancora, alla fine sappiano ancora donare tantissime emozioni.

Viva Mexico, viva Goth, siempre!


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

18 Aprile 2023


https://hoffen.bandcamp.com/album/la-noche-de-la-tempestad









My Review: Hoffen - La noche de la tempestad

 Hoffen - La noche de la tempestad 


Eight years after the start of his artistic project called HOFFEN, Dalí Lantzeta gives us a new gem, a dark mixture that lights up our heads with a thousand thoughts, disconnected and conditioned by pleas and prayers that come from the heart of the night, in a darkwave rush that suspends all desire for light. Because in this zone it feels good, we feel protected by the almost heartbreaking singing, a pelvic jolt that rises from the belly to reach our restless breaths.

In these four precise minutes, the instruments plan a strategic entry, to channel our listening towards a peace coloured by darkness.

Where the bass and guitar play centre stage, but the rhythm eventually plays its part well to give the track the status of a perfect example of how these musical genres, although, perhaps, hindered by a cumbersome past and by the few possibilities of being able to develop further, in the end still know how to give so many emotions.

Viva Mexico, viva Goth, siempre!


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

18th April 2023


https://hoffen.bandcamp.com/album/la-noche-de-la-tempestad




La mia Recensione: Auge - Spazi Vettoriali

  Auge - Spazi Vettoriali Il tempo viene archiviato solo dalla massa ignorante di chi ha fretta, quella che stringe gli spazi e divaga nel n...