sabato 21 gennaio 2023

My Review: Deep Cavity - Cathedral of Tears

Deep Cavity - Cathedral of Tears


California chewing and spewing deathrock is what moves the old scribe: it's the kind of music that makes him feel at home. Here we are in Riverside, eighty kilometres from Los Angeles. Not enough distance not to feel the fascination of that black spot that saw the birth in the late 70s of many bands willing to visit the dark atrium of the soul. The quartet produce a trio of rough songs that, starting from a Post-Punk structure, arrives very quickly in the damp cave of Deathrock to devise a way to turn tears into a solid, scratchy blanket: a way to irritate the skin with a strong guerrilla warfare, to exercise, “happily”, all the characteristics of that musical genre that has eternal life guaranteed in those parts. Danny Aranda, Alejandro Aranda, Jose Argueta and Daniel Avila are the bearers of a dying verb with the voice of the former reminding us of the Supreme Priest and only recognised God of this desecrating planet. The core of the band is the acid stings of Daniel's guitar and the contortions of Jose's bass. Alejandro Aranda drumming is pagan poetry, sensual and devastating, as his drums are the embrace on which listening bodies can throw themselves into the basement of the inner cave. Esotericism becomes cruel love and this Ep will be the refuge where deluding oneself to see the light will be a bitter smile, but the only joy granted…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

21st January 2023

https://deepcavity.bandcamp.com/album/cathedral-of-tears





La mia Recensione: Deep Cavity - Cathedral of Tears

 Deep Cavity - Cathedral of Tears 


La California che mastica e vomita Deathrock è quella che commuove il vecchio scriba: è il genere musicale che lo fa sentire a casa. Qui siamo a Riverside, a ottanta chilometri da Los Angeles. Distanza non sufficiente per non sentire il fascino di quella macchia nera che ha visto nascere alla fine degli anni 70 molte band propense a visitare l’atrio oscuro dell’anima. Il quartetto produce un trio di canzoni ruvide che, partendo da una struttura Post-Punk, arriva molto in fretta nella grotta umida del Deathrock per escogitare il modo per trasformare le lacrime in una coperta solida e graffiante: un irritare la pelle con una guerriglia ferrea, un esercitare, “felicemente”, tutte le caratteristiche di quel genere musicale che da quelle parti ha la vita eterna garantita. Danny Aranda, Alejandro Aranda, Jose Argueta e Daniel Avila sono i portatori di un verbo morente con la voce del primo a ricordare il Sacerdote Supremo e unico Dio riconosciuto di questo pianeta dissacrante. Il nucleo centrale della band è dato dalle punture acide della chitarra di Daniel e dalle contorsioni del basso di Jose. Il drumming di Alejandro Aranda è poesia pagana, sensuale e devastante, perché i suoi tamburi sono l’abbraccio su cui i corpi in ascolto possono buttarsi nel basamento della grotta interiore. L’esoterismo diventa amore crudele e questo Ep sarà il rifugio dove illudersi di vedere la luce sarà un sorriso amaro ma l’unica gioia concessa…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

21 Gennaio 2023

https://deepcavity.bandcamp.com/album/cathedral-of-tears



venerdì 20 gennaio 2023

La mia Recensione: IAMTHESHADOW - The Wide Starlight

 IAMTHESHADOW - The Wide Starlight


La classe, la Dea misteriosa che non pesca mai a caso, benedice chi la riceve e invita a usarla, a scrutarne l’essenza e aggiungerci del proprio per aumentarne le dimensioni.

Pedro Code non fa altro che eseguire tutto questo, portando la sua creatura IAMTHESHADOW nella zona della perfezione con l’ultimo album della band portoghese che è coraggioso, profondo, con le dodici canzoni che sono tutte baci con il rossetto nero e il binocolo che ci fa vedere da lontano i particolari dell’animo umano. Ascoltandole qualcosa nella mente si accende e si capisce che solo nel buio dell’anima si possa vedere cosa serve per davvero in questa esistenza. La crescita del gruppo è vistosa, tutto è compatto e levigato, le lacrime che cadono sono vestite di un gusto non troppo amaro: Pedro ha calibrato perfettamente i gusti e ha dato alla Darkwave il compito di essere gentile. In realtà si nuota dentro concetti che non possono essere relegati a definizioni musicali. Ovviamente esistono allacciamenti a branche di questo genere, ma è l’ultima delle cose su cui mettere l’accento.

Ciò che conquista è che non ci sono sconti: tutto è crudo e reale, ma posto con una decadenza brillante che porta ad accettare questo vento grigio che sfiora la pelle. 

Un concept sonoro perché tutto suona come una lunga traccia, un racconto sulle illusioni e i tumulti interiori con quei desideri consapevoli nei confronti di ciò che è possibile e di cosa non lo è.

In tutto questo la musica strega: sposata ai testi, diventa una montagna che abbraccia il mare in una stretta gotica ma accessibile anche a chi non ha questo genere musicale tra i preferiti. E anche questo è un miracolo che vive dentro questo disco, un riassunto perfetto del cammino compiuto negli anni, la capacità di offrire qualcosa di diverso e la certezza che Pedro sappia come istruire la progettualità del lavoro per coniugarla al talento.

Le chitarre sono accenni di raggi, mai presuntuose, mai violente, sempre delicate, con un sorriso che tende verso il basso, dove le zone di cupezza sono appese ai lati. I synth sono i pittori del progetto, ingegneri del suono e maestri di melodie semplici e quindi umane, credibili, dove è il concetto che guida le dita a creare linee che avvolgono in un ascolto caldo. Il basso, sempre potente, è un guardiano attento, viaggia dagli anni ’80 ed è esperto, sostiene le canzoni quasi con maggior forza rispetto agli altri lavori.

Quì tutto ammalia, conquista, e gli ascolti si fanno intensi e numerosi, perché avere il bisogno di ripeterli questa volta non è dato dal piacere bensì dalla necessità. Ecco: IAMTHESHADOW produce qualcosa di vero e l’applauso diventa un nuovo play…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

21 Gennaio 2023


https://iamtheshadow.bandcamp.com/album/the-wide-starlight




My Review: IAMTHESHADOW - The Wide Starlight

 IAMTHESHADOW - The Wide Starlight


Class, the mysterious Goddess who never picks at random, blesses those who receive it and invites them to use it, to scrutinise its essence and add something of themselves to increase its dimensions.

Pedro Code does nothing more than accomplish all of this, taking his creature IAMTHESHADOW into the zone of perfection with the Portuguese band's latest album, which is bold, profound, with its twelve songs that are all kisses with black lipstick and binoculars that let us see the details of the human soul from afar. Listening to them, something in the mind lights up and you realise that only in the darkness of the soul  you can see what you really need in this existence. The growth of the band is noticeable, everything is compact and smooth, the tears that fall are dressed in a not too bitter taste: Pedro has calibrated the tastes perfectly and given Darkwave the task of being gentle. In reality, one swims within concepts that cannot be relegated to musical definitions. Of course there are connections to branches of this genre, but that is the least of the things to emphasise.

What conquers is that there are no discounts: everything is rough and real, but placed with a brilliant decadence that leads one to accept this grey wind that brushes against the skin. 

A sonic concept because everything sounds like one long track, a tale about illusions and inner turmoil with those conscious desires about what is possible and what is not.

In all of this, the music bewitches: married to the lyrics, it becomes a mountain that embraces the sea in a gothic grip but is also accessible to those who do not have this genre of music among their favourites. And this, too, is a miracle that lives inside this record, a perfect summary of the path taken over the years, the ability to offer something different and the certainty that Pedro knows how to instruct the work to combine it with talent.

The guitars are hints of rays, never boastful, never violent, always delicate, with a smile that tends downwards, where areas of gloom hang on the sides. The synths are the painters of the project, sound engineers and masters of simple and therefore human and believable melodies, where it is the concept that guides the fingers to create lines that wrap around a warm listening experience. The bass, always powerful, is a careful guardian, travelling from the 80s and experienced, supporting the songs almost more strongly than in other works.

Here, everything charms, seduces and our listening becomes intense and numerous, because the need to repeat it this time is not from pleasure but from necessity. Here: IAMTHESHADOW produces something real and the applause turns into a new play...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

21st January 2023


https://iamtheshadow.bandcamp.com/album/the-wide-starlight















giovedì 19 gennaio 2023

La mia Recensione: Dead Myth - Shores

Dead Myth - Shores


Tre normanni di istanza a Parigi, artefici di una canzone meravigliosa come Love Awakts, dall’Ep #1, arriva all’Lp Shores con dosi massicce di garage psichedelico, noise e spiragli di luce Shoegaze per un risultato che gratta e graffia il cuore con devastanti incursioni piene di acidi e sparatorie sonore, un incubo che conosce e si appropria di trame melodiche in frenetiche agitazioni motorie. A tratti si evidenziano fascinazioni  Rockabilly che ispessiscono i territori delle loro scorribande. Come dei  New Model Army dall’accento francese, con legami evidenti con una ricerca sonora che guarda alla Germania e che ridefinisce la spettacolare nuova stagione alternativa Francese, questo disco è un miracolo vista la fatica che molte band compiono nell’agglomerare stili musicali e periodi diversi. Loro ci riescono benissimo diventando una eccellenza, una novità da cui apprendere. Il rumore qui è una donna spavalda, elegante ma sempre potente nel creare gittate di fango, dove sporcarsi è un privilegio. Fate posto all’intelligenza: ascoltate questo album e la stagione del tumulto splenderà dentro il vostro stupore…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

20 Gennaio 2023

https://timeroomrecords.bandcamp.com/album/dead-myth-shores



My Review: Dead Myth - Shores

 Dead Myth - Shores


Three Normans stationed in Paris, creators of a marvellous song like Love Awakts, from Ep #1, arrive to the Lp Shores with massive doses of psychedelic garage, noise and glimmers of shoegaze light for a result that scratches and scrapes the heart with devastating acid-filled incursions and sonic gunfire, a nightmare that knows and takes possession of melodic textures in frenetic motor agitations. At times there are Rockabilly fascinations that thicken the territories of their raids. Like New Model Army with a French accent, with obvious links to a sound research that looks to Germany and redefines the spectacular new French alternative season, this record is a miracle given the effort that many bands make in agglomerating different musical styles and periods. They succeed very well, becoming an excellence, a novelty from which to learn. Noise here is a swaggering woman, elegant but always powerful in creating mudslides, where getting dirty is a privilege. Please make room for intelligence: listen to this album and the season of turmoil will shine inside your amazement…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

20th January 2023

https://timeroomrecords.bandcamp.com/album/dead-myth-shores



mercoledì 18 gennaio 2023

My Review: TTSSFU - Remember

 TTSSFU - Remember


My beloved Manchester remembers a not so distant past and returns to ride an Alternative wave with Shoegaze stains, reviving an association between musical genres that have many points of contact. An amazing single that brings linen cloths to thoughts and caresses bodies, a collaboration with tenderness that makes the traffic of gloomy souls clearer, since these guys are messengers of goodness and with their superfine class induce new expansions, of calm and respect. A simple but sprawling bass line, coupled with a guitar that does the same, gives magic and lightness. One dreams of a better world and the song is already capable of creating it: Manchester, please welcome these children as a necessary redemption after years of grey because we all need it…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

19th January 2023

https://ttssfu.bandcamp.com/track/remember



La mia Recensione: TTSSFU - Remember

 TTSSFU - Remember


La mia adorata Manchester si ricorda di un passato non così lontano e torna a cavalcare un’onda Alternative con macchie Shoegaze, ridando spazio a un sodalizio tra generi musicali che hanno molti punti di contatto. Un singolo strepitoso che porta stoffe di lino nei pensieri e accarezza i corpi, un approccio con la tenerezza che rende il traffico di anime cupe maggiormente sgombro, dal momento che questi ragazzi sono messaggeri di bontà e con la loro classe sopraffina inducono a nuove espansioni, di calma e rispetto. Una linea di basso semplice ma tentacolare, unita a una chitarra che fa lo stesso, regala magia e leggerezza. Si sogna un mondo migliore e il brano è capace già di crearlo: Manchester, accogli questi figli come un riscatto necessario dopo anni di grigio perché ne abbiamo tutti bisogno…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

19 Gennaio 2023

https://ttssfu.bandcamp.com/track/remember



martedì 17 gennaio 2023

My Review: Nyte Skye - Vanishing

 Nyte Skye - Vanishing


Every new record release is always a moonbeam that envelops the old scribe, but when it is a sunbeam then it jolts him with the noblest flood of feelings he can experience.

The Californian band's album is a collection of colours, attitudes, propensities and qualities that give strength and warmth. The sublime quality of surrounding the mind's day and giving it affection and strength. Songs that suspend oxygen to give poetry, guitars that are placed gently and then go away dynamically without ever offending, always respectful, the bass that is an example of entrancing sensuality (Guided by a Hand), bridges and refrains that mingle, without rules, lively, verses that dilate and make this record blue silk, to be worn in every season. The quartet take their study, their planning and with talent they do more than just mix musical genres: they create their own identity, their own effective style to stir up oscillating vibes capable of creating addiction, of the refined type. Shoegaze particles sewn on intelligent Indie Rock certainly present themselves to the listener, and we have the impression that a progressive spirituality hovers in the work: the songs mutate and deepen sparks of inspiration that the band from San Rafael perfectly indulges. But what reigns supreme is the spirit of Dreampop, which does not need to manifest itself at all because it dominates the scene repeatedly, giving the record that delicacy that literally conquers...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

https://nyteskye.bandcamp.com/album/vanishing



La mia Recensione: Nyte Skye - Vanishing

 Nyte Skye - Vanishing


Ogni nuova uscita discografica è sempre un raggio lunare che circonda il vecchio scriba, ma quando è solare allora lo fa sobbalzare con la fiumana di sentimenti più nobili che può provare.

L’album della band Californiana è un insieme di colori, di atteggiamenti, di propensioni e di qualità che danno forza e calore. La qualità sublime di circondare la giornata della mente e di darle affetto e forza. Canzoni che sospendono l’ossigeno per regalare poesia, chitarre che delicatamente si posano e poi se ne vanno dinamiche senza mai offendere, sempre rispettose, il basso che è un esempio di sensualità avvolgente (Guided by a Hand), bridge e ritornelli che si mescolano, senza regole, vivaci, strofe che si dilatano e che fanno di questo disco seta blu, da indossare in ogni stagione. Il quartetto prende il proprio studio, la progettualità e con il talento fa molto di più che miscelare generi musicali: crea una sua identità, un suo stile efficace per suscitare vibrazioni ondivaghe in grado di costruire dipendenza, di quella raffinata. Certamente si presentano all’ascolto particelle Shoegaze cucite su un Indie Rock intelligente e l’impressione che aleggi nel lavoro una spiritualità progressive: le canzoni mutano e approfondiscono scintille di ispirazione che la band di San Rafael asseconda perfettamente. Ma a regnare è lo spirito del Dreampop che non ha bisogno di manifestarsi del tutto perché domina la scena ripetutamente, dando al disco quella delicatezza che conquista letteralmente…

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

18  Gennaio 2023

https://nyteskye.bandcamp.com/album/vanishing



La mia Recensione: Auge - Spazi Vettoriali

  Auge - Spazi Vettoriali Il tempo viene archiviato solo dalla massa ignorante di chi ha fretta, quella che stringe gli spazi e divaga nel n...