sabato 17 giugno 2023

My Review: Catalogue - Modern Delusion

Catalogue - Modern Delusion


The Marseille band's third album is a chaotic journey into the 80s, to put discord inside our convictions, to create doubts, to make us experience nostalgia but slaughtering it all with their devastating irony. Post-Punk, the dirtiest kind, infects us with Noise, as a fun way of disorienting us, but then we immediately realise their methodology, pungent and complete, to lead us to evaluate well what is left of that decade. And here's how they jump back and forth, in and out of references that are multiple but never able to make us realise how much is the real basis for them. This aspect makes them wonderfully and damnably interesting: the delirium of a necessary fervour dwells in these songs, there is an awareness that bumps and teaches, over and over again. Here, then, we are tampered by their art, without a refuge, because they make us dance under the stars, without the need for a future, except to be accompanied by their incredible mastery of being lions roaring over our bored brains...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

17th June 2023



https://catalogue.bandcamp.com/album/modern-delusion





La mia Recensione: Catalogue - Modern Delusion

Catalogue - Modern Delusion


Il terzo album della band di Marsiglia è un caotico viaggio negli anni ’80, per mettere zizzania dentro le nostre convinzioni, per creare dubbi, per farci vivere la nostalgia ma massacrando il tutto con la loro devastante ironia. Il Post-Punk, quello più sporco, si infetta con il Noise, come un divertimento che possa spiazzarci, ma poi si intuisce subito la loro metodologia, pungente e completa, per condurci a valutare bene che cosa è rimasto di quella decade. Ed ecco allora come si salti in avanti e indietro, dentro e fuori i riferimenti che sono multipli ma mai capaci di farci capire quanto sia per loro la vera base di partenza. Questo aspetto li rende meravigliosamente e dannatamente interessanti: il delirio di un fervore necessario abita in queste canzoni, c’è una consapevolezza che urta e insegna, in continuazione. Ecco, quindi, che veniamo manomessi dalla loro arte, senza un rifugio, perché loro ci fanno ballare sotto le stelle, senza la necessità di un futuro, se non quella di farci accompagnare dalla loro incredibile maestria nell’essere dei leoni che ruggiscono sui nostri cervelli annoiati…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

17 Giugno 2023


https://catalogue.bandcamp.com/album/modern-delusion








My Review: Désar - Into the Sun

Désar - Into the Sun  


A record born while listening to a Toronto radio station, for this Brooklyn-based artist, a man of truly remarkable personal and musical culture.

Listen to his presentation of the album and you will be really pleased. The old scribe could keep quiet, no problem.

But no.

The ten compositions deserve a little comment.

The general atmosphere is that of an exploration of problems, a breathing space that illuminates thoughts with a new form. It counts for a lot to identify the musical zones crossed, used, squeezed like lemons from the juice that is needed to make the palate change. The recitative and the overlapping of voices are magic that comfort and often make us forget that without the singing we would probably be hypnotised and wounded

Lucien Désar is a composer of music with the intention of bringing to mind the Darkwave of the 90s, and I think he has succeeded, but I would add that he has done so by making a few changes that guarantee a caress towards the 80s, while greatly annihilating that of recent years, as his eclecticism is measured but powerful, allowing a flexibility that in the end turns out to be his real trump card.

Exhale's piano is a delirium: the breathing experiences a sudden tremor, the blood swerves and the words are further thorns that drive the throat to writhe. 

This track is enough (don't think it is an unexpected, something different from the rest of the album, because instead it fully represents it), to be in love with an unexpected flutter of wrinkled truths. He is like that: a surprise like a postage stamp with saliva that makes you fall in love with his gems as if you were a child in front of the lightning in the sky.

With Die, sandpaper under the wings of a tank, he packs a punch, and you can hear how the American artist knows how to converse between musical genres, slipping in a siren that sounds like an angry ambulance.

But the art project is really conceived to be an extraordinary repository of chains that touch and create freedom. That of not seeing the time that had disappeared. And this is a credit to him.

If that's not enough for you: the beginning of the resounding Travel to Mars (amidst classical music impetuses, Star Wars cheers, and electronics performing a perfectly successful intervention) will perfectly show you his universe, made up of qualities that know no end.

Grab yourself a glass, fill it with patience and you will drink a record with a unique taste...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

17th June 2023


https://desar.bandcamp.com/album/into-the-sun






La mia Recensione: Désar - Into the Sun

Désar - Into the Sun  


Un disco nato ascoltando una radio di Toronto, per questo artista di Brooklyn, uomo dalla cultura personale e musicale davvero notevole.

Ascoltatevi la sua presentazione dell’album e rimarrete davvero soddisfatti. Il vecchio scriba potrebbe tacere, senza alcun problema.

Invece no.

Le dieci composizioni meritano un piccolo commento.

L’atmosfera generale è quella di una esplorazione dei problemi, un respiro che illumini i pensieri di una nuova forma. Conta moltissimo individuare le zone musicali attraversate, usate, spremute come limoni dal succo che serve per far cambiare il sapore al proprio palato. Il recitativo e le sovrapposizioni delle voci sono magie che confortano e ci fanno dimenticare spesso che senza il cantato saremmo probabilmente ipnotizzati e feriti…

Lucien Désar è un compositore di musiche che hanno l’intenzione di far ricordare la Darkwave degli anni ’90 e credo che ci sia riuscito, però aggiungerei che l’ha fatto apportando alcune modifiche che garantiscono la carezza verso gli anni ’80, annichilendo di molto quella degli ultimi anni, in quanto il suo eclettismo è misurato ma potente, permettendo una flessibilità che alla fine risulta essere la sua vera carta vincente.

Il piano di Exhale è un delirio: la respirazione conosce un tremolio improvviso, il sangue sbanda e le parole sono ulteriori spine che spingono la gola a contorcersi. 

Basterebbe questo brano (non crediate sia un imprevisto, un qualcosa di diverso dal resto dell’album, perché invece lo rappresenta pienamente), per essere innamorati di un inatteso sventolio di verità rugose. Lui è così: una sorpresa come un francobollo con la saliva che ti fa innamorare delle sue gemme come se fossi un bambino davanti ai lampi del cielo.

Con Die, carta vetrata sotto le ali di un carro armato, si prende un pugno, e si nota come l’artista americano sappia dialogare tra i generi musicali, infilando una sirena che pare una ambulanza inferocita.

Ma il progetto artistico è davvero concepito per essere un deposito straordinario di catene che sfiorandosi creano la libertà. Quella di non vedere scomparire il tempo che fu. E questo è un merito che gli dobbiamo riconoscere.

Se non vi basta: l’inizio della clamorosa Travel to Mars (tra impeti di musica classica, Star Wars che applaude, e l’elettronica che compie un intervento perfettamente riuscito) vi mostrerà perfettamente il suo universo, fatto di qualità che non conoscono fine.

Prendetevi un bicchiere di vetro, riempitelo di pazienza e berrete un disco dal gusto unico…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

17 Giugno 2023


https://desar.bandcamp.com/album/into-the-sun





venerdì 16 giugno 2023

My Review: HANN * Saddle - Billed Stork

HANN * Saddle - Billed Stork


Once upon a time there was Pop that filled afternoons with excited radios and listeners watching the time slip by towards dinnertime, with intimate satisfaction.

Listening to the latest song by Hannah, aka HANN, takes us back to that time, with the seventies dancing happily like children. Maybe it's because of the funky guitar, or because of a keyboard gently resting on the keys, or because of the Mancunian songwriter's sweet-toned teenage voice, but the feeling that one can really refrain from leaden thoughts becomes an absolute truth, as well as a pleasant one. Delicate, sunny, joyful, at least in its music, the single seems to be a revisitation of what the city, which was a beacon in the 1960s, 1970s and 1980s, had forgotten to be.

Huge hype would need to be built up for this girl so intensely capable of using politeness and lustre in her singing.

Listen to these two hundred and eight seconds and a sudden beach pervaded with peace will place itself in the busy centre of listeners effectively whisked away to melody…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16th June 2023


https://hann.bandcamp.com/album/saddle-billed-stork




La mia Recensione: HANN * Saddle - Billed Stork

HANN * Saddle - Billed Stork


C’era una volta il Pop che riempiva i pomeriggi con radio eccitate e ascoltatori che vedevano scivolare il tempo verso l’ora di cena, con intima soddisfazione.

Ascoltando l’ultima canzone di Hannah, in arte HANN, si ritorna a quel periodo, con gli anni Settanta che danzano felici come bambini. Sarà per la chitarra funky, o per via di una tastiera che si posa con delicatezza sui tasti o per la voce da adolescente piena di dolcezza dell’autrice Mancuniana, ma la sensazione che ci si possa davvero astenere da pensieri di piombo diventa una verità assoluta, oltre che piacevole. Delicata, solare, gioiosa, almeno nella musica, il singolo pare essere frutto di una rivisitazione di ciò che la città, che fu il faro negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, aveva dimenticato di essere.

Occorrerebbe costruire un hype enorme per questa ragazza così intensamente capace di usare il garbo e di dare lustro alle sue diverse forme nel cantato.

Ascoltate questi duecento e otto secondi e una spiaggia improvvisa pervasa di pace si piazzerà nel centro trafficato di ascolti efficacemente sbalzati via a colpi di melodia…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Giugno 2023


https://hann.bandcamp.com/album/saddle-billed-stork






My Review: Girlfriends and Boyfriends - Fallacy of Fairness

Girlfriends and Boyfriends - Fallacy of Fairness


How much do you like Canada's overlook on England, with songs that seem to have been inspired by the old land of Albion?

It's been two years but this album endures, still acerbic and melodic, with virtues that don't wither because it bears witness to a time that cannot be forgotten.

This Post-Punk is a river, a lake, a cool square that blows on the dust of the 80s and moves everything towards Manchester, London, Sheffield, as a bow to the history those cities were able to create. The songs flow fast, impetuous and robust, kilos and kilos of drumming full of bones, with the bass pushing, the guitars full of asbestos and well articulated to arouse continuous emotions, the keyboard is always melancholic and the melodies are so easily welcoming, generating tumult and looks full of thoughts, like a torrent full of colours that can enchant even if they are yellowing...

There are many, many moments in this overflowing work where one has the feeling that the best of those memorable years have been summed up and explained in a perfect way.

All you have to do is start listening and you will be in the midst of the poetry of a cloud that eternity will not be able to sweep away...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16th June 2023


https://girlfriendsandboyfriends.bandcamp.com/album/fallacy-of-fairness




La mia Recensione: Girlfriends and Boyfriends - Fallacy of Fairness

Girlfriends and Boyfriends - Fallacy of Fairness


Quanto piace il Canada che si affaccia sull’Inghilterra, con canzoni che sembrano essere state ispirate dalla vecchia terra di Albione?

Sono passati due anni ma questo album resiste, sempre acerbo e melodico, con virtù che non appassiscono perché è testimone di un tempo che non si riesce a dimenticare.

Questo Post-Punk è un fiume, un lago, un piazzale fresco che soffia sulla polvere degli anni ’80 e sposta tutto verso Manchester, Londra, Sheffield, come un inchino alla storia che quelle città hanno saputo creare. Le canzoni scorrono veloci, irruenti e robuste, chili e chili di drumming pieno di ossa, con il basso che spinge, le chitarre che sanno essere piene di amianto e ben articolate per suscitare emozioni continue, la tastiera è sempre malinconica e le melodie sono così facilmente accoglienti, generando tumulti e sguardi pieni di pensieri, come una fiumana piena di colori che possono incantare anche se in fase di ingiallimento…

Molti, tantissimi i momenti nei quali, in questo straripante lavoro, si ha la sensazione che il meglio di quei memorabili anni siano stati riassunti e spiegati in un modo perfetto.

Non vi resta che iniziare l’ascolto e sarete in mezzo alla poesia di una nube che l’eternità non riuscirà a spazzare via…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Giugno 2023



https://girlfriendsandboyfriends.bandcamp.com/album/fallacy-of-fairness






giovedì 15 giugno 2023

My Review: Lila Ehjä -yö

Lila Ehjä -yö


An extraordinary talent, Lila: capable of having precise ideas, of knowing how to choose the right instruments, how to play them, and of being precise in the structure of her songs, so full of intensity and that seductive penumbra that galvanises the listener. A refined display of a methodicalness that absolutely needs strong and emblematic themes, the album reveals a darkness that admits to our gaze. The French nature of the plot is beautifully preserved and everything becomes minimalist in these Post-Coldwave flashes of great generosity, where the electronic part keeps everything compact. It's lashings of overflowing Synth, a series of stimuli that shake and then there's her voice that perfectly sums up the contrast with the musical side. After almost two years, yö is still a clear spark in the darkness of a music that struggles to be a clean mirror...

Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

15th June 2023

https://lilaehja.bandcamp.com/album/y

https://youtu.be/CjnW7v5khZs






My Review: Vincent Christ - The Gift Of Tears

Vincent Christ - The Gift Of Tears


A delight in the absence of oxygen: Vincent takes our breath away, scrambling us with his guitar that reminds us so much of Robert Smith in his best days, with his focus on associating the Post-Punk movement with a singing mode that brings a smile to our face, to drag it all into the conviction that the lyrics are the key to understanding the meaning of this single that swirls around a room, bouncing, unstoppable, again and again. One hundred and fifty-six seconds: it may not seem like much for a song, but here we are in front of a work of art that will stand the test of time, if only we are able to notice some novelty, the ability to shake up the tired attitude of clichés that kill musical genres. Let us celebrate the freshness of a decadent expression that will eventually leave on our face the smile of someone who loves pain and prefers it to fake joy...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

15th June 2023


https://vincentchrist.bandcamp.com/track/the-gift-of-tears



La mia Recensione: Auge - Spazi Vettoriali

  Auge - Spazi Vettoriali Il tempo viene archiviato solo dalla massa ignorante di chi ha fretta, quella che stringe gli spazi e divaga nel n...