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martedì 25 aprile 2023

La mia Recensione: Pigeon - Permanent Quest/Riged

 Pigeon - Permanent Quest/Riged


Alla Germania non puoi insegnare nulla, anzi puoi imparare da essa tutto il non immaginabile, ed è un respiro che contamina i polmoni dei nostri pensieri. La band produce un singolo, due canzoni, in un piano anarcho-punk con evidenti pungiglioni Post-Punk, in una immersione di chitarre roventi, voci ansimanti e urlanti, con la sensazione di una diatriba in corso.

Sono proiettili grassi, imbevuti nell’acido della storia di questa propensione artistica che sfugge alla faciloneria e cerca piuttosto, attraverso il suo impeto evidente, di rendere la pelle il luogo dove trasferire le proprie nevrosi, sublimando il tutto con episodi di sentimenti in ebollizione, mentre corrono verso la fuga, dove nessuna vittoria li attende. Loro però vincono eccome, vuoi per la loro immediatezza, vuoi per uno stile a cui non si può negare il nostro consenso…


Alex Dematteis 

Musicshockworld

Supino

25 Aprile 2023


https://pigeon4.bandcamp.com/album/permanent-quest-riged







lunedì 24 aprile 2023

La mia Recensione: Burning City - Burning City

 Burning City - Burning City


Bisogna riconoscere che spesso la musica seduce, evoca, riporta alla mente, conquista per le sue molteplici capacità. Nel caso di questa band Tedesca tutto si evidenzia, alla massima potenza, in quanto è innegabile che, seppur nulla appaia come nuovo, alla fine ci si ritrovi all’interno di un perimetro cerebrale/emotivo e sensoriale enorme, che qualifica la nostra esistenza per i richiami e i giochi di potere stabiliti dalle chitarre, dall’armonia robusta, dalla perversa e piacevole volontà di un cantato che sa essere sognante, mentre tutta la tristezza ci frena addosso. 

Un Post-Punk puro che poi si lascia contaminare da un sentimento elettronico, finendo per atterrare in un luogo che pare iniziare alla fine degli anni Settanta ed è capace di saltare gli ultimi Vent’anni. Sono cinque fili arrugginiti, con una passata di olio sulla pelle, per far diminuire il dolore di chi le ascolta ma… quanta bellezza incontenibile!

Il crooning di Don’t Get Lost sembra uscire dalle corde vocali di Stan Ridgway. Le musiche di questo EP sono eclissi di buio, la Germania ti compare in sogno, mentre tutto scivola verso la prateria del nostro privilegio…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

24th April 2023


https://burningcity.bandcamp.com/album/burning-city






giovedì 20 aprile 2023

La mia Recensione: Mantarochen - Glaza

 Mantarochen - Glaza


Il vento gelido della storia tedesca non si arresta, non può, non vuole, soprattutto non deve. In quella parte centrale dell’Europa la musica è una donna che viene presa e scaraventata sul tetto per guardarla, a debita distanza, e impararne i trucchi. Poi la si riporta giù e si riceve uno schiaffo, perché i diritti sono stati calpestati. Ascolti questo brano e capisci che Lipsia è l’emblema di quella Nazione, la madre e la figlia di ogni esercizio di crescita. Prendi la canzone, un lungo elenco di richiami, che vengono subito stoppati, mostrando una evoluzione. Il Post-Punk è ancora inesplorato, nelle sue potenzialità, il gruppo lo sa e lo dimostra: fiuta nell’acciaio delle chitarre e del basso, confida nel drumming e va via, tra le strade piene di dubbi dei nostri ascolti beati. È una voglia invasata dal desiderio di ripetersi, la voce è sottile ma nevrotica, tutto propende a ricordarci gli arpeggi Darkwave della fine degli anni Settanta (Joy Division in primis), sino ad andare in Italia con i Diaframma. Si rischia molto ascoltando Glaza: come dare un pugno a chi si ama, riconoscergli il valore ma al contempo sentirsi prigioniero della sua bellezza…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Supino

20 Aprile 2023


https://mantarochenband.bandcamp.com/track/glaza




domenica 16 aprile 2023

La mia Recensione: нат.аша - Moderne tage & au.sx

нат.аша - Moderne tage & au.sx


La divina Lipsia ci porta due nuove canzoni dei нат.аша, groviglio techno e coldwave in odore di Synthpop.

Paiono distanti tra di loro (musicalmente parlando) perché fanno apparire scenari musicali che si attaccano a noi e al desiderio di ballare con ritmi che non sono nemmeno parenti, con sentimenti diversi, con nuovi abbandoni, ma sempre all’insegna di un piacere venato di malinconia. La frenesia robotica del primo brano, Moderne Tage, è il simbolo dell’eredità di brillii antichi ma sempre validi, in un’onda melodica che trova sostegno nel ritmo.

Au.Sz è nipote dei Pankow del secondo periodo, in un incontro con l’epica ondulazione dei The Legendary Link Dots, che rende il brano una vergine in cerca di abbracci.

 A volte in pochi minuti abbiamo modo di incontrare quella forma di contatto tra gli impeti che spingono per emergere e i sogni che teniamo obbligati al buio…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Aprile 2023


https://nataxa.bandcamp.com/album/moderne-tage-au-sz






mercoledì 12 aprile 2023

La mia Recensione: Delta Komplex - Veils

 Delta Komplex - Veils 


Sono in tre, vengono da Arnstadt, Germania, e sono maghi di connessioni, distributori di polveri di bellezza da spargere dentro una fiumana di generi musicali che loro sanno ammaestrare con forza e abilità inaudita, raggiungendo l'inimmaginabile, portando la nostra fantasia a toccare con mano la realtà: San Tommaso si presenta nei corpi di questi artisti dalle mani sagge, tese e capaci. Sono spari al cuore: quasi cinquant'anni di propensioni Post-Punk e gotiche messe all'interno di otto composizioni che usano l'elettronica, il rock base di chitarre e basso, per istituire una adunata di tutto ciò che ruota dentro il bisogno di fare somme precise, un doveroso inventario. Ecco allora che electronic, coldwave, dark synthwave, dark synthpop, darkwave, goth, post-punk, synthpop non sono più un lungo elenco di modalità espressive musicali bensì un tuffo dritto, con acrobazie continue, per consegnarci la perfezione…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

12 Aprile 2023


https://deltakomplex.bandcamp.com/album/veils-2






martedì 11 aprile 2023

La mia Recensione: Glaring - Things Left In The Past

 Glarin - Things Left In The Past


Anna Nin bisogna clonarla: che faccia canzoni sue o cover, si ha sempre la certezza che una fata con i capelli scompigliati disegni poesie sulla schiena dei rami. Il suo Dark-Ambient è una culla per zone oniriche che vagano nel Post-Punk per cercare uno scuotimento, un brivido, con il Synth che pilota la musica verso la metà degli anni Novanta. La Germania ancora una volta si siede sul trono e guarda i figli continuare la storia, con esercizi precisi di dedizione al lavoro e grammi di divertimento. Quest’ultimo arriva con la seconda traccia, una cover che coccola l’originale e ci conferma come quelle mani sappiano accarezzare i nostri cuori…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
11 Aprile 2023






lunedì 3 aprile 2023

La mia Recensione: Mantarochen - Porzellan

 Mantarochen - Porzellan


Ah la fitta al cuore, la fitta al cuore!

Quando la Germania bussa, si spalanca immediatamente il cuore, la mente, le braccia e ci si fida, un verbo ormai quasi del tutto morente. Ma da quelle parti sanno ancora come fare bene le cose, perché studiano, hanno memoria, riconoscono le qualità che occorre avere e le sviluppano creando, come legittima conseguenza, la fertilità e la qualità. La dedizione è la prima manifesta capacità della band di Leipzig, roccaforte Post-Punk che non conosce l’usura del tempo. Assistiamo alle battaglie delle chitarre, alla sezione ritmica che gioca a non perdere tempo,  producendo muscoli e fatica, per portare nella loro cerchia di amiche sonore tutta la fragranza di un fascino antico, credibile, massiccio. La tastiera è il colpo di frusta magico, che non ferisce, bensì produce il collante tra stili che si guardano tra loro bisognosi. Il brano è ricco del fumo fatuo di questo genere ormai bistrattato, usato malamente e sì, ci vogliono proprio i tedeschi a spazzare via copie malfatte.

Come gli spari di una mitragliatrice, i colpi della batteria raggiungono il bersaglio sorretti da una struttura cilindrica nella quale la melodia è un bisogno perfettamente oliato e capace di essere altrettanto maligno.

Uno sparo al cuore, al cuore, per morire contenti… 


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

3 Aprile 2023





venerdì 31 marzo 2023

My Review: In Mitra Medusa Inri - Home

 In Mitra Medusa Inri - Home


One song: always difficult to write in such a situation, everything seems partial, imprecise, sometimes unhelpful, but no, this hypnotic dance is a caress for the listener, it cleanses and detoxifies. For all its simplicity Home is not egotistical, not even swaggering, it is a beautiful woman who advances in seconds without expecting to fall in love: she will probably slip away quickly.

The co-ordinates are those of dark beams with a darkwave appearance, with its patterns, its inclinations, its dark smell on an afternoon devoid of enthusiasm. The track is not meant to give you any, but rather to make you feel lost in your homes, like a punishment, a scolding, a setback. Enchanting because of this magnetic aura given by the bass (Post-Punk school), the voice that magnetises the veins to slap loneliness into them and a synth that takes the clouds and brings them close to your feet: you will dance with tears full of wind...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

31st March 2023


https://in-mitra-medusa-inri.bandcamp.com/album/home




La mia Recensione: In Mitra Medusa Inri - Home

 In Mitra Medusa Inri - Home


Una canzone sola: sempre difficile scrivere in una situazione del genere, tutto sembra parziale, impreciso, a volte poco utile e invece no, questa danza ipnotica è una carezza per gli ascolti, fa da spartitraffico, pulisce e disintossica. Per la sua semplicità Home non è egoista, nemmeno spavalda, è una donna bellissima che avanza nei secondi senza pretendere l'innamoramento: probabilmente vi scivolerà via velocemente.

Le coordinate sono quelle di fasci cupi dalla fattezza Darkwave, con i suoi schemi, le sue inclinazioni, il suo odore scuro in un pomeriggio privo di entusiasmi. Il brano non ha il compito di darvene, bensì quello di farvi sentire persi nelle vostre case, come una punizione, una sgridata, un contrattempo. Incantevole per via di questa aurea magnetica data dal basso (scuola Post-Punk), la voce che magnetizza le vene per schiaffarci dentro la solitudine e un synth che prende le nuvole e le porta nei pressi dei vostri piedi: ballerete con le lacrime piene di vento...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

31 Marzo 2023


https://in-mitra-medusa-inri.bandcamp.com/album/home




domenica 26 marzo 2023

La mia Recensione: Deus Ex Lumina - Fight Black

 Deus Ex Lumina - Fight Black


Nascere a Buenos Aires, spostarsi a Berlino.

Suonare in diverse band per poi desiderare un progetto solista, riuscendoci.

Gonzalo Schwindt è il protagonista di questa vicenda e la sua musica è una piramide dalle punte gotiche con il cuore EBM al suo interno: muove i generi musicali come beve probabilmente qualche liquore, come da ordinanza. Per un risultato che è estasi danzabile, con venature Dark-Synthpop come alberi che circondano il suo casolare, situato bene in mezzo agli anni Novanta. Deciso, con un buon gusto ormai raro quando si parla di queste situazioni artistiche, il suo è un brano che riesce a spiazzare per la morbidezza delle parti che scivolano dentro il piacere nero, combattendo con mantelli che sconfiggono l’ignoranza dell’avversario di turno. Lancia la sfida e ci riesce Gonzalo, perché tutto si sistema nel cervello come un piacevole tormento, vincendo sicuramente quando un ascoltatore mediocre accosterebbe al cantato un paragone con Andrew Eldritch dei Sisters Of Mercy, specialmente nel ritornello: colpevole ignoranza! Siamo in zone diverse, con disegni diversi. Non vi resta che danzare e indossare pure voi un sogno armato di forza, perché il Nero deve prima o poi lasciare questo mondo…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

26 Marzo 2023


https://deusexlumina.bandcamp.com/track/fight-back






mercoledì 22 marzo 2023

La mia Recensione: Yakima Jera - Capture

 Yakima Jera - Capture



Lo shock di vedere la Natura solo di notte fa entrare la mente nella camicia di forza: i fautori di questo prodigio sono gli Yakima Jera, tedeschi di nazionalità ma abitanti dei mostri sacri del terreno scosceso della foresta bavarese che gli dona anime da concupire, ferire, uccidere. I ritmi che baciano la Coldwave con il drumming pesante, fanno da base a chitarre Darkwave con la bava sulle corde, e le tastiere si prestano a fare della Minimal Wave una schiava ubbidiente. Sei pepite nere estratte dal bosco conducono le nostre orecchie a essere attaccate dalla violenza magnetica, a cui non c’è modo di sfuggire. Bello e snervante sorridere mentre le gambe sanguinano e la mente vede i riflessi della Manchester degli anni '80 bussare come un piacevole incubo. La voce è una Dea senza pudore: ci annette e ci butta per terra.  


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
22 Marzo 2023



sabato 18 marzo 2023

La mia Recensione: Worn Out - The Unknown Demo

Worn Out - The Unknown Demo

 

Riuscite a immaginare una melodia con le impronte gotiche uscire frastornata ma felice da una visita psichiatrica da parte di una band tedesca?

Il risultato è dentro l'ascolto di The Unknown Demo, quattro spavalde scorribande Post-Punk piene di attitudine Darkwave, che sono l'evidente forma di espiazione dei peccati di molti individui e che i Worn Out hanno riassunto e spiegato in queste tracce così intense, dalla commozione assicurata, mentre il corpo, danzando, rimbalza tra la polvere di tristezze magnificamente cucite insieme.

Cantano dellala solitudine, di percorsi fatti di danni inevitabili, di urla e di anime affogate, di lettere incompiute, mentre la musica fa da altare, da invocazione, da sussulto, da bacino per accogliere spiriti in spegnimento. 

Sentirsi avvolti da queste atmosfere è trovare continuità con ciò che si è sempre amato: chi è predisposto a questo tipo di musica sorride tenendo uno scheletro in mano. I Worn Out hanno scritto quattro cunei gelidi e lanciati nelle nostre attese, perché da queste parti la gioia è grigia tendente al nero, irresistibile…


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

18 Marzo 2023


https://wornoutwave.bandcamp.com/album/the-unknown-demo




giovedì 16 marzo 2023

La mia Recensione: Her Absence Fill the World - Neon Arabesque

 Her Absence Fill the World - Neon Arabesque


È tempo di dare uno sguardo alla Cultura che esala i suoi ultimi respiri, che non riesce più a girare il mondo seminando se stessa nelle menti sempre più atrofizzare dal consumismo e dalla fretta di possedere il nulla pensandolo e vive solamente come fosse il tutto che certifica il senso delle esistenze. Per farlo adoperiamo un’opera tematica che sa coinvolgere anche per la modalità espressiva di incursioni perfettamente riuscite di generi musicali all’interno di quella elettronica che riesce ad essere efficace come un tempo lo fu il rock. Una coppia residente a Berlino si prende l’onere di mostrare una progettualità che conduce l’ascoltatore ad avere elementi per tornare ad abitare la coscienza. Si danza (chi può negare che si possa riflettere con il corpo in movimento) con viaggi sperimentali di Dark Electro e Synthwave sino alle porte di frammenti Ebm, che rendono più massicci i concetti e le elaborazioni espresse. Synth come frane di neve che cerca il ghiaccio ma trova il calore, finendo a valle del nostro pensiero: è poesia malinconica questo Ep, in una triste giornata di sole. Una delle voci più espressive degli ultimi anni, un’aquila nera scesa in città per affettare con il suo canto la nostra pelle e afferrare i nostri cuori, capace di planare sul registro basso con grazia e sensualità, per poi spiccare il volo su quello alto, lasciando nella sua scia lacrime che escono da esercizi elettronici che sono uno sballo nel quale perdersi per ritrovare la lucidità. L’Ep mostra i muscoli, sempre però con quella volontà di concedere al movimento corporeo confini di accesso, per non conoscere troppo la tristezza. Tra i lavori più ammalianti del 2022, Neon Arabesque è destinato a rimanere una pillola che non si scioglierà, ma continuerà ad avere una grande solidità dentro chi lo ascolterà con attenzione.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

16 Marzo 2023


https://detritirecords.bandcamp.com/album/her-absence-fill-the-world-neon-arabesque





venerdì 10 marzo 2023

La mia Recensione: Xenia Beliayeva - Words

 

Xenia Beliayeva - Words


Ebbene sì, il vecchio scriba non si stacca da Amburgo, ma credetemi non sbaglia, perché ascoltare il singolo di Xenia Beliayeva è un delirio che tutti dovrebbero vivere.

La sua voce, con il cantato che è un graffio di sale in mezzo ai raggi solari indecisi della città tedesca, è ciò che può scuoterci e farci intendere perfettamente come i Synth possano colorare la comunicazione con parole che precedono quelle vere e proprie, che qui offrono un saggio delle sue doti di visionaria in cerca di un luogo dove portare le nostre paure. Queste espressioni lessicali sono il passo successivo per completare l’intenzione di averla nei nostri ascolti, danzando nel desiderio di capire finalmente di che tessuto siano composte queste sillabe di cui ci circondiamo e cibiamo. Una canzone che ammalia e spaventa, rendendola perfetta e piena di muscoli tonici e spavaldi. Tutto all’insegna di una produzione perfetta (in Germania non si scherza, mai, abbiamo solo da imparare da questa Nazione Madre del Suono e della Professionalità), che consente di far  scorrere  nella fabbrica stilistica di Synthwave, Industrial-Techno, Synthpop il sangue contento di intossicarci le gambe con una danza leggera in apparenza…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023









Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023

La mia Recensione: Billy Zach - A Momentary Bliss

 Billy Zach - A Momentary Bliss


L’Amburgo adorata dal vecchio scriba torna, in modo potente, prepotente, perfetto, inequivocabile, attraverso una band che è un prodigio da diffondere, il non farlo sarebbe un reato mortale, visto il talento, la dedizione, la bravura e la propensione a scrivere fogli di note musicali piene di graffi che esaltano gli occhi.

Nove sciabolate, nove fabbriche dal suono gracido, nove pugni nello stomaco, con lo stile di chi indossa il genio per negare la distanza tra chi lo è davvero e chi non può nemmeno sognarlo.

Un disco eccellente, nervoso, pieno di spine, sputi, calci, complesso ma semplicemente perfetto per godere dei suoi composti che si sciolgono nei nostri pensieri e nelle nostre gambe che danzano come schegge senza coscienza. Le canzoni fanno tutto loro magnificamente, connettono e disconnettono la tensione emotiva, dimostrando come il Post-Punk e il Noise abbiano qualcosa da spartirsi, un dialogo che rivela fiamme di godimento e annichilisce i tentativi dell’Alternative di provare a mangiare dallo stesso piatto. 

Si ha la sensazione netta che il sistema nervoso centrale della band sia sintonizzato con il desiderio di dimostrare come altre, che stanno avendo successo, forse non posseggano questo range di possibilità sonore, compositive, in cui il bilanciamento tra il talento e la progettualità finisce con un bel pareggio. Non ci sono brani da preferire ma un ascolto continuo, un mangiare il piombo tedesco nei giorni di fatica…


Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
10 Marzo 2023




martedì 28 febbraio 2023

La mia Recensione: Some Ember - Held a Fragment of the Moon

 Some Ember - Held a Fragment of the Moon


Prendi un Americano di Oakland e portalo a Berlino: qualcosa di intrigante succederà di sicuro, dai, non scherziamo, due grandi realtà che coabitano è una bella notizia.

Due singoli e due Ep dopo ci troviamo a parlare del terzo Ep, Held a Fragment of the Moon, che è un monolite Synthwave satanico, morde e non fugge, risiede nei suoi programmi elettronici, si scaglia dentro la Darkwave con deliziosa leggerezza, mentre i ritmi pulsano e si viene trasportati nei tacchi a spillo della notte danzante. Raffinate, generose, romantiche, ma sempre ritmiche, le canzoni dell'Ep sono un portale immaginifico dove raccogliere informazioni su cosa è accaduto e accade in quei territori musicali. Così come un libro di poesia messo sotto la sabbia rimane tale, ciò accade anche per questo lavoro: per quanto lo neghiate emergerà...


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

28 Febbraio 2023


https://someember.bandcamp.com/album/held-a-fragment-of-the-moon?from=search&search_item_id=910108731&search_item_type=a&search_match_part=%3F&search_page_id=2455117289&search_page_no=0&search_rank=1&logged_in_menubar=true





lunedì 27 febbraio 2023

La mia Recensione: Isolationsgemeinschaft - Der Tanz geht weiter!

 Isolationsgemeinschaft - Der Tanz geht weiter!


La potenza del ballo con il pilota automatico: non devi prestare attenzione a nulla, solo essere un getto di muscoli nell’aria, volando e disperdendo ogni preoccupazione.

A farci divenire esattamente tutto questo ci pensa l’elettronica irresistibile del duo tedesco Isolationsgemeinschaft, sceso sul pianeta Terra per riportarci nel loro: un caos ordinato di suoni che arrivano dai satelliti di Urano, il Dio greco del cielo. Ed è lì che si diventa glaciali ballerini in evoluzione. Partiti dai DA.F., i due hanno sicuramente pensato che nulla vada dimenticato, che sia legittimo rubare solo ciò che è valido e perfetto e direi che l’operazione è perfettamente riuscita. 

Loop di microchip lanciati nella mente assenteista producono sudore e metallo nei muscoli: quando l’Ebm spinge sull’acceleratore il Minimal Synth si assenta, quando i brani si fanno più lenti la Coldwave mostra il petto, con fierezza.

Un album davvero utile, maestoso e mai fuori tempo.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

27 Febbraio 2023


https://isolationsgemeinschaft.bandcamp.com/album/der-tanz-geht-weiter





martedì 21 febbraio 2023

La mia Recensione: Luftschloss - Kollektion

 Luftschloss - Kollektion


Tutto il mistero del mondo è  in questa band tedesca, capace di ridurre al minimo ogni tipo di accessibilità: le basta la sua musica che contempla il furore e l’indagine, in un insieme di produzioni sempre di altissimo livello. Avete, in questo caso, una raccolta di lampi lacrimevoli ma robusti, torsioni e tensioni in abbondanza, nel monastero dove si prega la divinità del buio, il vuoto che riempie il nulla, di cui loro celebrano l’inutilità con zampate Postpunk intossicate dall’attrazione per la sfera emotiva della Darkwave. Il basso e la chitarra sono gli Dei che regnano incontrastati, ma il supporto della tastiera e della batteria è notevole e necessario. Le canzoni ci danno la misura della insoddisfazione, del disagio, di una frattura che conduce all’incomunicabilità. È fascino metallurgico, è terapia che ferisce e non cura: Luftschloss è un appuntamento immancabile, laddove tutti guardano all’Inghilterra, avreste modo di avere una mappatura più concreta e reale di una nazione che ha creato e sviluppato come nessun altro e questa band ne è la dimostrazione.


Alex Dematteis

Musicshockworld

Salford

22 Febbraio 2023


https://luftschloss1.bandcamp.com/album/kollektion





La mia Recensione: Sinéad O’Connor - The Lion and the Cobra

  Sinéad O'Connor - The Lion and the Cobra In un mondo che cerca la perfezione, i capolavori, lo stupore garantito senza dover fare fati...