Mantarochen - Porzellan
Ah la fitta al cuore, la fitta al cuore!
Quando la Germania bussa, si spalanca immediatamente il cuore, la mente, le braccia e ci si fida, un verbo ormai quasi del tutto morente. Ma da quelle parti sanno ancora come fare bene le cose, perché studiano, hanno memoria, riconoscono le qualità che occorre avere e le sviluppano creando, come legittima conseguenza, la fertilità e la qualità. La dedizione è la prima manifesta capacità della band di Leipzig, roccaforte Post-Punk che non conosce l’usura del tempo. Assistiamo alle battaglie delle chitarre, alla sezione ritmica che gioca a non perdere tempo, producendo muscoli e fatica, per portare nella loro cerchia di amiche sonore tutta la fragranza di un fascino antico, credibile, massiccio. La tastiera è il colpo di frusta magico, che non ferisce, bensì produce il collante tra stili che si guardano tra loro bisognosi. Il brano è ricco del fumo fatuo di questo genere ormai bistrattato, usato malamente e sì, ci vogliono proprio i tedeschi a spazzare via copie malfatte.
Come gli spari di una mitragliatrice, i colpi della batteria raggiungono il bersaglio sorretti da una struttura cilindrica nella quale la melodia è un bisogno perfettamente oliato e capace di essere altrettanto maligno.
Uno sparo al cuore, al cuore, per morire contenti…
Alex Dematteis
Musicshockworld
Salford
3 Aprile 2023
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