Lumiere Froide - Lumiere Froide
Toh, il Galles! Toh, Cardiff!
La capitale del Galles è una voce che non urla mai, disciplinata, discreta, vive affacciata sul fiume Taff e si fa i fatti suoi. I suoi cittadini sono elegantemente votati alla discrezione, senza privarsi di ciò che vivono gli altri cittadini del mondo. Ma per scelta e vocazione esistono senza clamori.
Così è anche per la musica.
Prendiamo i Lumiere Froide.
Misteriosi ma raffinati, immettono nel mercato discografico un Ep di quattro canzoni e rimaniamo a bocca aperta, per la somma di elementi che ci mostrano, i loro incroci verbali e sonori, le loro impronte dentro la bellezza dal cappello, il cappotto e la sciarpa grigia che proteggono la loro arte, istantanea di un luogo ancora prima che dei generi musicali proposti. Prendono la Coldwave e la rendono romantica con spasmi Post-Punk sapientemente velati.
Double Take è una nevrotica danza dall’umore Synthwave che correndo ci fa sentire un cantato tenebroso tenuto quasi a distanza.
Con Peace il ritmo cede, i primi secondi ci donano i Cure più sperimentali, ma poi velocemente si entra nel tepore della Coldwave, quella pura, capace di abbondanti dosi ipnotiche.
Slip Away è un sogno intrigante che ci consegna le nuvole su cui ascoltarla muoversi con rintocchi di Synth che stregano.
La conclusiva Intimate Blood è la più aggressiva: una spinta Electro Dark e un drumming robusto ci concedono un cantato meno presente ma sul registro basso che conquista. E poi è delirio con una tastiera che entra in un loop meraviglioso.
Lunga vita Cardiff: continua così e abbraccia per me la band!
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